1981

Spiegazioni necessarie.

Questa è la seconda fanfiction HarryxLouis che scrivo, la prima in italiano, e anche per inciso, la prima AU. Ovviamente non possiedo i ragazzi degli One Direction. Se così fosse, sarei ricca, nettamente più soddisfatta della mia vita e Harry e Louis avrebbero già fatto coming out, ma sarebbe anche illegale. Sapete com'è, con la schiavitù.

Questa è una one shot divisa in tre parti. Come inizia, come continua, e come finisce.

In ultimo, dico solo: non avrei dovuto guardare The normal heart.

1981

1.

SI LA MUERTE ES LA MUERTE

¿Si la muerte es la muerte,

qué será de los poetas

y de las cosas dormidas

que ya nadie las recuerda?

— Federico García Lorca.i

And it seems to me you lived your life

Like a candle in the wind

Never knowing who to cling to

When the rain set in

— Elton John, Candle in the wind.ii

Il 30 Marzo 1981, John Warnock Hinckley tenta d'assassinare Ronald Regean nel suo ultimo, grandioso e deviato tentativo di impressionare l'attrice Jodie Foster. Tredici giorni dopo, lo space shuttle Columbia viene lanciato per il suo primo volo orbitale. Appena un mese dopo, il 13 Maggio, papa Giovanni Paolo II viene colpito da due colpi di pistola sparati da Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, mentre attraversa piazza San Pietro a Roma a bordo della sua Papamobile. Qualche centinaio di chilometri più su, superate le Alpi, la Selva Nera tedesca e la Manica, è il 29 Luglio dello stesso anno quando Carlo d'Inghilterra e Diana Spencer convolano a nozze nella cattedrale di St. Paul a Londra: “Sembra una favola,” commenta la voce piatta e monocorde del telecronista, mentre la carrozza che trasporta Lady Diana sfila davanti alla marea di curiosi che spingono, e sgomitano, e schiamazzano per poter intravedere anche solo di sfuggita un cenno del suo volto, una traccia dei suoi capelli biondi o del suo velo, e poi infine si ferma davanti alla cattedrale, davanti alla folla, e lei può scendere – il largo vestito bianco di taffetà che svolazza quando lei si gira, sistema il lungo strascico, sorride schivamente e poi, finalmente, sale su per le scale ed entra in chiesa, di fronte a duemila invitati e settecentocinquanta milioni di di telespettatori che stanno seguendo il matrimonio in mondo visione.

Tra questi spettatori, a migliaia di chilometri di distanza, c'è un ragazzo inglese che si è trasferito a New York per studiare alla Juilliard: è nel salone dell'appartamento che divide col suo migliore amico, con le gambe incrociate sul pavimento, una tazza di caffé fumante accanto a lui. Pensa a quanto sia bella Diana – e non perché lui ne sia attratto, perché ha capito ormai da tempo che non vede le donne in quel modo, che non vedrà mai nessuna donna in quel modo: Diana è bella quanto può esserlo un dipinto, un quadro senza tempo coi colori sgargianti di una città italiana, o il chiaroscuro di una natura morta; è bella quanto eterea, delicata come un petalo nei suoi movimenti schivi, nei sorrisi gentili, nello stesso apparente candore del suo bouquet di fiori bianchi; ha la bellezza delle cose fragili, pensa questo ragazzo, la bellezza delle foglie d'autunno, degli alberi spogli, delle poesie: la bellezza delle cose che stanno per morire – e che, nonostante tutto, continuano a vivere: come le foglie, ogni volta che tornano a riempire gli alberi; come raccolte di poesie – d'amore, vecchie, alcune dimenticate – che certe volte solo a stento continuano a vivere dopo la morte di chi le ha composte. Pensa: è bellissima. Non guarderebbe altro per tutta la giornata. Forse dopo chiamerà sua madre, per dirle quanto è bella Diana, per dirle, guardala, mamma, qualunque cosa succeda, la ricorderanno sempre come è oggi.