Mi hai cambiato la Vita (Bakugou x reader)

Stelle cadenti

  Erano passati un paio di giorni dall'attacco dei Villains. E in quei giorni gli studenti della Yuei rimasero a casa.
Quella mattina a scuola, Kirishima mi si avvicinò e mi chiese se mi andava dopo scuola di uscire insieme a lui e Bakugou, a vedere le stelle cadenti. Visto che era da tanto tempo che non uscivamo insieme, accettai.

Così dopo scuola decisimo di andare su una collina, e incontrammo Midoriya, Iida, Uraraka e Todoroki.
Così andammo con loro. Mentre stavamo camminando, io inciampai su un sasso. Todoroki mi prese per braccio prima che io potessi cadere.

"Devi fare più attenzione." Mi disse con quella voce priva di emozioni.

"Hai ragione. Grazie."

Lo guardai negli occhi, ma lui distolse subito lo sguardo.

Arrivati in cima alla collina ci sdraiammo sull'erba. Il cielo aveva assunto una tonalità blu.
Mentre ero assorta nei miei pensieri vidi una luce attraversare il cielo.

" Una stella cadente!" Urlai.

Todoroki, che era accanto a me, disse:

"Esprimi un desiderio."

Un desiderio.
Chiusi gli occhi e lo espressi.

Voltai la testa a sinistra e guardai Bakugou. Lui osservava il cielo assorto nei suoi pensieri, e per tutto il pomeriggio non aveva aperto bocca.

"Bakugou."

Lui si voltò verso di me. I suoi occhi rossi mi guardavano.

"Stai bene?"

"Sì."

E poi guardò di nuovo il cielo.

***

Scesi dalla collina ci salutammo. Mentre stavo tornando a casa sentii qualcuno chiamarmi.

"Okada!"

Mi voltai. Era Todoroki.

"Anche io devo fare questa strada."

"Anche tu abiti da queste parti?"

"Sì."

Così camminammo una accanto all'altro senza parlare.

Arrivati ad un bivio, Todoroki mi disse che doveva andare a destra. Così lo salutai.

"Aspetta Ayame."

Mi voltai. Mi aveva chiamato per nome.

"Ecco..." Esitò. "... Ci vediamo domani."

"Ah, sì. A domani."

Mentre camminavo, iniziai ad avere una brutta sensazione. Così camminai più in fretta. E più mi avvicinavo a casa mia, più quella sensazione cresceva. Così alla fine mi misi a correre.
Arrivata a casa dissi:

"Sono tornata!"

Ma non ricevetti nessuna risposta. Iniziai ad avere paura.

"Hisashi?"

Andai in salotto. E il cuore mi si fermò nel petto.

Ero arrivata tardi.