erano passate due settimane dall'ultima volta che jiyong rivolse la parola a seunghyun e quasi ne stava per morire nel non poter parlare e confidarsi con quest'ultimo.
scosse la testa per cacciare via dalla testa strani pensieri, prendendo il cellulare dal comodino accanto al letto su cui era steso, sbloccandolo.
Nessun messaggio.
cosa si aspettava?
scosse la testa con un sorriso apatico sulle labbra, alzandosi in fine dal letto per andare in cucina dagli altri.
youngbae stava servendo la colazione in delle ciotole mentre daesung e seungri stavano borbottando qual cosa tra di loro riguardando l'aspetto di jiyong; insomma, non aveva dormito granché la scorsa notte.
si volta intorno ma nessuna traccia di seunghyun in cucina.
"Seunghyun hyung dov'è?"
chiede a quel punto, sapendo per certo la risposta mentre si accomoda a tavola, afferrando un cucchiaio.
"è uscito presto questa mattina, credo sia con la sua ragazza fashion!"
risponde seungri con la bocca piena di cibo spazzatura e con lo sguardo fisso sulla ciotola strapiena di latte e cereali.
sente il cuore fermarsi per un nano secondo, sospirando subito dopo.
"qualcosa non va?"
a quel punto chiede youngbae, seduto accanto a jiyong.
"con seunghyun, intendo.
ho notato il vostro allontanamento"
"è ok"
risponde semplicemente jiyong mentre si alza dalla sedia.
"continuate anche senza di me, tornerò dopo"
-
sentiva un macigno, anzi, un enorme macigno al petto, giorno dopo giorno.
non era abituato ad essere ignorato in quel modo, sopratutto da parte del maggiore che, giorno dopo giorno vedeva e sentiva poco.
qualcosa dentro jiyong stava cambiando e di certo non i sentimenti.
-
il suono della porta automatica che si sblocca attira l'attenzione di jiyong, che quella sera si era riunito e tenuto in compagnia con il resto del gruppo, seduti sul divano mentre seungri, il più piccolo era seduto a terra con una manciata di popcorn in bocca a commentare ogni scena del drama che stavano guardando.
daesung si era addormentato con la guancia appoggiata alla spalla di youngbae mentre quest'ultimo sorrideva alle battute del maknae.
jiyong, invece se ne stava sulle sue a mangiare ad uno a uno il resto dei popcorn che aveva diviso con youngbae e daesung.
"sono tornato"
la voce di seunghyun attira persino l'attenzione di daesung, poco prima dormiente che spalanca di botto gli occhi.
lo sguardo di jiyong si sposta dalla tv a seunghyun e subito dopo focalizza l'attenzione sullo schermo della televisione.
"hyung hai bevuto?"
domanda seungri dopo che si fu alzato di scatto e avvicinato al più grande del gruppo.
"no ri, la mia ragazza non me lo permette."
quasi jiyong scoppia a ridere per l'affermazione di seunghyun.
quest'ultimo era un amante del vino, rosso o bianco che sia amava bere, anche se si trattava di bere da solo e in tarda notte.
davvero permetteva a quella ragazza di avere il suo intero mondo fra le mani?
lo sguardo di seunghyun si sposta su jiyong e subito il più piccolo fra i due nota lo sguardo malinconico di seunghyun su di se e questo gli fa rabbia.
jiyong è veloce ad alzarsi dal divano per dar posto al più grande, iniziando a incamminarsi nella propria stanza.
sente dei passi dietro di se e subito dopo un tocco delicato sulla spalla.
"ji"
il cuore di jiyong perde un battito e il respiro gli si blocca immediatamente.
seunghyun.
"sei dimagrito tantissimo, cosa dovranno toccare le ragazze in te? ossa?"
cerca di scherzare seunghyun per fare ridere almeno un po' il più piccolo, ma nessuna risata arriva alle sue orecchie.
jiyong, dopo essersi voltato in sua direzione gli dedica un mezzo sorriso, inclinando appena il viso in un lato.
"se mi amano mi accetteranno per quel che sono"
il tono di voce di jiyong è pacato e la sua espressione fa intuire che fosse irritato da qualcosa.
seunghyun fece per avvicinarsi e abbracciare finalmente jiyong ma quest'ultimo dopo aver chinato appena il capo come saluto, semplicemente aprì la porta della stanza e vi entrò, richiudendola lentamente dietro di se e lasciando seunghyun come uno scemo davanti alla porta della sua stanza.
seunghyun si sentiva come se avesse appena ricevuto un ceffone in pieno volto, oltre che una porta sbattuta in faccia.
