"quindi Liam ha accettato di venire a casa con voi due, nonostante Scott lo abbia morso?" chiesi dubbiosa una volta salita sulla jeep di Stiles.
Credo voglia più bene alla macchina che a me, che a detta sua sono come una sorellina.
"esatto, come mai così poca fiducia in noi?" ridacchiò nervosamente, spostando per un attimo lo suardo dalla strada.
"perché ti conosco fin troppo bene, e non sai mentire"
"ok hai ragione, è probabile che Liam non fosse del tutto convinto nel venire con noi"_______________________________________
"Scott!"
"siamo su".Chiusi la porta salendo al piano superiore seguita da Stiles e mi diressi nel bagno della camera di mio fratello.
"dov'è Liam?" chiesi trovando Scott davanti la vasca da bagno con la tendina chiusa.
"emh è stata un idea di Stiles, lo giuro!" portò le mani avanti Scott spostandosi dalla vasca.
"Cosa?! no non è vero" mentre i due continuavano a battibeccare spostai la tendina della doccia.
"ma siete completamente impazziti?!" urlai girandomi verso i due ragazzi.
Avevano legato Liam con del nastro isolante e lo avevano lasciato nella vasca.
"è stata una sua idea!" esclamarono in contemporanea indicandosi.
Sono dei bambini.
Mi girai verso il ragazzo che mi guardava spaventato, le parole bloccate dal nastro isolante.
"se io lo tolgo tu mi prometti di non urlare?" chiesi riferita allo scotch, sedendomi sul bordo della vasca da bagno.
Liam annuì in modo frenetico, probabilmente non respirava neanche bene con quell'affare.
Posai una mano sulla sua guancia e con l'altra afferrai un lato dello scotch cercando di fargli meno male possibile.
Un gemito di dolore lasciò le sua labbra.
È solo ora mi accorgevo di quanto carino fosse.
Mi abbassai per slegarlo ma una fitta mi colpí dove si trovava il morso del wendigo.
"stai bene?" chiese Scott con un filo di preoccupazione nella voce, mentre si avvicinava a me.
"Si si, non è nulla" borbottai piegandomi di nuovo per slegare Liam.
Ma nuovamente una fitta mi colpí, più forte della prima facendomi accasciare a terra.
Subito Stiles e Scott corsero ad aiutarmi.
Mio fratello mi alzò mettendo un braccio sulla mia schiena e un altro dietro le mie ginocchia, alzandomi come se non pesassi nulla.
Mi sdraió sul letto mentre Stiles finiva il mio lavoro in bagno.
"perché non me l'hai detto?" chiese Scott mentre scostava la mia maglia.
"ma lo sapevi già, cosa ti dovevo dire?" borbottai.
Non credevo che i licantropi soffrissero anche di amnesia.
"perché non mi hai detto che ti faceva male?" chiese lui ovvio.
"perché non mi faceva male prima".
"Scott, vieni mi serve il tuo aiuto!" gridò il mio amico nell'altra stanza.
Si sentí un susseguirsi di rumori, e poi vidi la figura di Liam uscire dalla stanza di Scott, accanto alla mia, per correre fuori dalla casa.
"siete due idioti" borbottai appena la figura di mio fratello, accompagnata da quella affannata di Stiles, fecero capolino nella mia stanza.
Stiles gira la testa bella mia direzione e apre la bocca con l'intento di parlare, ma le parole gli muoiono in gola.
Una fitta, più forte delle precedenti mi fa urlare, portò la mano sulla ferita, ed accade di nuovo, come un dejavú, la mia vista si fa appannata.
Sento Scott stringere la mia mano, con l'intento di assorbire il mio dolore.
Poi, cado di nuovo nel buio.
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The Girl And The Werewolf || Liam Dunbar
Fanfiction"Sono un mostro" esclamò lui accasciandosi a terra "No, non lo sei" cercai di rassicurarlo mentre mi avvicinavo a lui "Si lo sono, ho cercato di ucciderti cazzo!" sbottò puntando i suoi occhi nei miei "Non sei stato tu, è colpa della luna piena" ris...