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Changbin's pov

-Aspetta cosa?!- esclamò splancando gli occhi per la sorpresa.
-Hai capito bene- sospirai passandomi una mano tra i capelli.
-Senti, io non posso permettermi di pagare più del prezzo sul contratto.-
gli dissi chiaro e diretto.

-Sai ho visto un telefilm dove succedeva la stessa identica cosa e i due protagonisti finivano per vivere insieme, divertente non trovi?-
-Niente affatto! Devo vivere con uno sconosciuto capisci?!-
-Mi chiamo Felix, piacere- sorrise allungando la mano verso la mia.

Ma è un idiota?

In una situazione del genere lui... Aish.

-Changbin- mi limitai a dire stringendo la sua mano.
-Perfetto!- battè le mani entusiasta -Ora non siamo più sconosciuti, detto questa vado a dormir-
-No no no. Tu ora non vai a dormire dobbiamo sistemare tutto. Metà casa mia, metà casa tua. Possiamo condividere solo il soggiorno, la cucina e il bagno.-
-Zitto e dammi un po' di tregua, ho viaggiato per ore. E alzati quei pantoloni- sbadigliò ignorando la mia predica, per poi andare in una stanza e chiudere la porta a chiave.
Imbarazzato mi alzai i jeans e mi buttai sul divano.

La mattina dopo

Mi alzai dal divano tutto dolorante quando sentii il citofono suonare più e più volte.
-Chi rompe i coglioni a l' una di pomeriggio, la gente dorme!- sbraitai ai tizi che avevano suonato al citofono.
-Siamo quì con il camion per i traslochi.-
-Ho finito di traslocare ieri- dissi infine, chiudendo in faccia a quei poveracci.

Ma forse era per Felix.

Corsi di nuovo verso il citofono.
-Sono a nome di Felix?- urlai alla cornetta in modo che potessero sentirmi nel caso se ne fossero andati.
-Sì.-
Mi diressi verso camera mia dove aveva dormito Felix la sera precedente.
Non feci troppe storie, tanto gli sarebbe arrivato il letto.

-Svegliati- nessuna risposta.
-SVEGLIATI!!- ancora niente.
-PORCA PUTTANA TI ALZI!?- imprecai e dopo pochi secondi venne ad aprirmi.
Aveva la mascherina per dormire leggermente alzata, i capelli biondi tutti spettinati e indossava una maglietta oversize a manicorte.
Si poteva scorgere la fine dei boxer dalla maglietta, ma il resto delle gambe erano totalmente scoperte.

Io sono gay, idiota, copriti.

Deglutii per poi avvertirlo dell' arrivo dei traslocatori.
-Dormi ancora con i pupazzi?- indicò Gyu steso sul letto.
-Hai dormito con Gyu!?- arrossii.
-Era nel letto- fece spallucce, uscendo di casa.

Passamo il resto del pomeriggio a buttare scatoloni e a montare mobili.
Alla fine mi ero rispreso la mia camera e Felix era impegnato a sistemare la sua.
Gli avevo chiesto di venire in salotto per decidere varie cose sulla condivisione dell' appartamento.

-Ricapitoliamo, nessuno può mangiare il cibo che ha comprato l' altro senza chiedere il permesso.
Non invitare amici senza avvisare.
Non andare l' uno in camera dell' altro.
Qualsiasi cosa che venga rotta va pagata da chi l' ha rotta.
Ognuno butta la sua spazzatura.
Tenere gli spazi condivisi puliti.
Alternarsi di settimane per le faccende di casa.- gli spiegai appiccicando il foglio con delle calamite sul frigo.
-Capito?- gli domandai e lui in risposta sbuffò mettendosi le scarpe.

-Vado a fare la spesa, non c'è niente per cena. Vuoi qualcosa?- mi chiese con fare gentile.
Feci no con la testa e lui uscì di casa.
Appena sentii la porta chiudersi tirai un sospiro di sollievo.

L' immagine di lui in pigiama non mi si toglieva dalla testa.


-by Pruu

~𝑯𝒐𝒎𝒆~ 𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora