Il vento soffiava impetuoso fra gli alberi, il suo sibilo intento a rieccheggiare nel silenzio della notte.
La luna, saggia portatrice di consigli e madre delle ombre, con i suoi raggi lunari che risplendevano nell'oscurità donava un'aria sinistra alle case del quartiere.Da una piccola finestra socchiusa di una casa giallo canarino e dai muri sverniciati, era possibile scorgere una cameretta con vari arredi di legno, e le pareti viola.
Una ragazza dai capelli lisci come seta e cremisi giaceva sul soffice letto posizionato al centro della stanza, i suoi occhi scuri come gocce d'inchiostro cadute da un calamaio scrutavano la stanza, le occhiaie evidenti, il suo petto che si innalzava dolcemente con ogni boccata d'aria che inspirava.
Jisoo era recentemente tornata a Seoul. Purtroppo, per affari, l'agenzia di suo padre aveva deciso di spostarlo a New York, dove avrebbe potuto fare più affari.
Era la prima notte che la ragazza passava nella nuova casa, non riusciva a chiudere occhio, i suoi pensieri vorticavano con una furia disarmante nella sua testa, era sovrappensiero.
Sarebbe dovuta andare in una nuova scuola adesso, e la cosa che più la faceva fremere di gioia, e che, allo stesso tempo le provocava una nostalgia immensa, era quella di dover tornare faccia a faccia con tre spettri del passato.
Tre volti che nella sua mente apparevano sfocati, come un'ombra al lume di candela...
Volti che però continuava a ricordare, quelli delle sue migliori amiche.Jennie Kim, la sua prima migliore amica.
Dio solo sapeva quante volte lei e Jisoo avevano parlato al telefono delle loro cotte, di quante volte avevano bisbigliato segreti che dovevano rimanere tra di loro.
Jennie era sempre stata la sua spalla destra, sempre al suo fianco, pronta a darle conforto e dolci parole di incoraggiamento.
A prima vista sarebbe sembrata pure una vipera, ma Jennie era tutto fuorché quello.Era solo una ragazza a primo impatto riservata, ma una volta superato lo scudo che ella poneva dinanzi a sé, vi era una ragazza dolce e altruista.
Jennie era anche l'unica a saper mantenere in maniera impeccabile un segreto, e così Jisoo le aveva confessato che sarebbe tornata, dandole l'indirizzo di casa.
La castana fremeva di eccitazione, e aveva detto che le sarebbe saltata in braccio appena l'avesse vista, dio, quanto le mancava.Un altro volto, un'altra persona essenziale nella sua vita.
Park Chaeyoung.
Fecero conoscenza alle elementari, erano entrambe due bambine spaventate dall'enorme cancello di ferro che le separava dalla grande scuola dalle pareti consumate.
Chaeyoung era sempre stata una ragazzina dolce ed introversa, una persona timida e dal cuore dorato.
Jisoo l'aveva sempre considerata una sorellina, aveva sempre cercato di difenderla da tutto e da tutti, poiché la dolcezza e la generosità di Chae andavano preservate ad ogni costo.Infine, l'ultimo volto, forse quello che si ricordava meglio, le divenne più nitido.
Lalisa Manoban.
Lisa...
Come per Chaeyoung, fecero amicizia alle elementari, la risata adorabile della mora era in grado di alleggerire anche il cuore più freddo, questo aveva fatto si che Jisoo venisse trascinata da lei come una calamita.
Lisa era solare, senza dimenticarci il suo essere una ragazzina estremamente socievole, non aveva problemi a stringere amicizia con le persone con cui entrava in contatto.
Jisoo non sapeva come sentirsi nei confronti di Lisa, insomma, erano sempre state migliori amiche, quelle che facevano cose strane in continuazione, che non provavano vergogna a comportarsi in maniera immatura davanti ad altre persone.
Erano sempre state questo, soltanto migliori amiche.
Ma Jisoo avrebbe mentito se avesse detto che Lisa non era stata quella che fra tutte le era mancata di più...La rossa sospirò, cercando di mettersi in una posizione più comoda per poter cogliere qualche ora di sonno.
Diete una fugace occhiata al cellulare, guarando il selfie idiota che lei e Lisa avevano scattato poco prima della partenza di Jisoo.Un piccolo sorriso si fece strada sul pallido viso della ragazza, dopo lo scatto della foto, Lisa le si era lanciata addosso, dicendo che avrebbe aspettato pazientemente il ritiro della sua "altra idiotica metà".
Erano state parole sciocche, dette per far ridere Jisoo, ma il pensiero di essere l'altra metà di Lisa le faceva perdere un battito.
Per non parlare di quell'abbraccio, l'aroma di Lisa le aveva pervaso completamente i sensi, il modo in cui i capelli della tailandese solleticavano il volto di Jisoo, di quanto Lisa fosse calda e morbida, proprio come un peluche.
Jisoo non poté far altri che ricambiare, stringendo Lisa a sé come un bambino fa con il proprio pupazzo quando ha paura.Scosse bruscamente la testa, erano solo ricordi, e ora, sicuramente, Lisa aveva nuove amiche, perché le sarebbe dovuto importarle di lei? Diavolo, probabilmente se ne era anche dimenticata, erano passati anni dall'ultima volta che si erano viste.
Jisoo posò il cellulare sul comodino in legno di quercia affianco al suo letto dal colore bianco panna, per poi mettersi adagio tra i soffici cuscini che la circondavano.
Chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dolcemente fra le braccia di Morfeo, o almeno, questi fu il suo intento, poiché dopo poco sentì qualcuno bussare alla sua finestra.
Le si gelò il sangue, decise di continuare a pretendere di dormire, se c'era una cosa che aveva imparato dagli horror è che non si dovevano mai fare mosse stupide.
«Ah cazzo, perché Chichoo deve avere la finestra proprio vicino alla pianta di ortiche» mugolò una voce femminile.
Gli occhi della rossa si spalancarono di colpo.
Soltanto tre persone l'avevano soprannominata in questa maniera.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
N.A.
Questi capitolo è stato scritto da admin Tosky, e revisionata da admin Sici uwu.
Credo che tutti abbiano capito chi sia la vice che con molta grazia ha espresso il suo odio per l'ortica che cresce vicino alla finestra della nostra Chichoo.
Alla prossima, commentate e lasciate stelline perfavore.
Also, siate clementi che è la prima storia seria che scriviamo HAHA, non ammazzateci, e se notare errori grammaticale fateci sapere ^^ <3Jagbyeol insa uwu~
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
STAI LEGGENDO
[사랑해//𝚒 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞]
FanfictionLisa le sfiorò delicatamente le guance con fredde dita fragili, l'ombra di un sorriso appena percepibile sulle sue soffici labbra, per poi sussurrarle con un filo di voce... "Saranghae Kim Jisoo"