Capitolo 13

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Sono le 7:00 e mi sono appena svegliata, ieri mi sono subito addormentata dopo una doccia , ero stanca.
Mi alzo dal letto mi vesto mettendo un pantalone nero e una maglia a mezze maniche bianca con le mie amate vans, mi trucco mettendo solo un po' di mascara e del burracacao senza fondotinta ne niente perche ormai sanno tutti che ho dei lividi e credono che siano tutti di Stephen ma non è così. Esco presto così tutti dormono e nessuno mi vede senza fare colazione ovviamente dato che non riesco a mangiare nulla. Mentre cammino accendo il tel che avevo spento ieri sera e trovo due messaggi di Stephen
Stephen
▪Ciao , allora tutto bene?
-22:30
▪È successo qualcosa ? Allison? Dove sei?
-00:40
In quel momento leggendo i messaggi sorrisi.. Stephen si è preoccupato per me.. decisi di risponderlo
Io
▪Buongiorno Stephen. Tutto bene. Adesso sto andando a scuola, grazie per il pensiero :)
-7:36

Posai il telefono in tasca e andai a scuola, arrivata a scuola andai in classe direttamente senza aspettare il suono della campanella.

Le lezioni passano e di Stephen nessuna traccia, è assente
Mentre sto andando via lo vedo fuori al cancello che si bacia con una.. non so chi sia, ma dai suoi modi si capisce che di certo non è una per bene.. a vederlo mi viene una cosa allo stomaco non so il perché.. forse sono io che mi sono fatta false speranze..
Una voce, quella maledetta voce, mi fa uscire da quei pensieri...
"Allison cara vieni dobbiamo andare da una parte"dice urlando sorridendo ovviamente un sorriso finto ma poi perché cavolo urla? Non sono mica sorda
Mi sento fissare e vedo che Stephen mi fissa .. mo che vuole? Prima non si fa vedere per tutta la giornata e non risponde nemmeno al messaggio e adesso mi fissa bah..
"Allison dai vieni in macchina altrimenti facciamo tardi" dice di nuovo urlando. Non ci voglio andare sicuramente mi vorrà portare con se per fare qualcosa di brutto.. no.. già ho provato e no.. ricordo le mazzate che presi quel giorno solo perché non volevo farmi far trattare male dagli amici..
Così faccio segno di no con la testa facendogli capire che non voglio andare
Lui incazzato si avvicina mi prende per il polso stringendolo forte e mi trascina alla macchina
"Mi devi ascoltare!" Dice sottovoce ringhiando chiudendo lo sportelo e poi arrivare al suo lato da poter guidare e mette in moto partendo veloce.

Il bullo che..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora