Sono stufa della monotonia.
Sì, inizio a raccontare così la mia vita, perché ad oggi non ho alle spalle imprese particolari o racconti epici, perché sono una ragazza comune.
Non ho nessun dono particolare, se non quello di fare sempre le scelte sbagliate, funziono come questa citazione:Ecco, questo è il riassunto perfetto.
Comunque, giusto per farvi avere un quadro generale, vi descrivo brevemente chi sono: mi chiamo Sara, vivo a Torino e ho 26 anni (mi sento un'anziana ogni volta che dico quanto anni ho). Le uniche cose del mio fisico che apprezzo un po' sono i miei occhi azzurri e il colore dorato dei miei capelli (ma neanche troppo, dato che tingo la parte sotto -si può dire "la parte sotto"?- di rosso).
Non fatevi illusioni, se avete una faccia da culo come la mia e i capelli sempre un disastro con un taglio discutibile e sciatto non serve proprio a nulla avere un bel colore di entrambi.
Basta, mi scoccia descrivere il mio aspetto.
Veniamo al dunque, ho iniziato a parlarvi della mia vita perché a parte il mio ragazzo e mia madre mi sento molto sola.
Nel senso che non ho molti amici, anzi, si può dire serenamente che ho un paio di conoscenti di cui mi fido, chi più e chi meno ovviamente.
E poi mi sto annoiando a morte, è il 30 Giugno ed io sono in pieno centro a lavoro, c'è un caldo che si muore e nemmeno un'anima viva.
Spesso penso: "Ma perché diavolo non sono nata con un talento?". Tipo il canto. Non è a caso, amo cantare e penso che darei un pezzo della mia anima per saper cantare bene. Invece no, pezza di disgraziata che sono, non so fare proprio un cazzo. Disegnare, ballare, NULLA.
Per questo ho un lavoro banale (meglio di niente eh, per carità) e non un lavoro nel mondo dello spettacolo. Per questo sono qui che scrivo.
In base alle domande che mi farà qualche anima annoiata come me scriverò i capitoli successivi. Baserò un paragrafo o un capitolo (dipende ovviamente da quanto c'è da rispondere) su una singola domanda.
ATTENZIONE: essendo io la contessa delle scaricatrici di porto avviso i gentili signori che potrei usare un linguaggio scurrile e talvolta bestemmie. Ciao.