Capitolo 1.

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Essere un'adolescente nel 2019 non é affatto semplice. Feste, alcool, droga e cuori infranti...non fanno per me. Dico io, la gente non può accontentarsi di un pomeriggio a passeggiare sulla riva del mare, di un bel film al cinema o di un amore vero?

Credo di essere l'unica persona al Mondo a pensarla così, forse é proprio per questo che non ho ancora trovato il ragazzo perfetto.
Non il principe azzurro, sia chiaro, ma qualcuno che sappia cosa significhi "tenere ad una persona", che abbia la testa a posto ma, soprattutto, che sappia farmi ridere anche nei momenti peggiori.

Per fortuna, questo periodo della mia vita sta per terminare.

Mi chiamo Alison Stewart, ho 17 anni e frequento l'ultimo anno dell'high school, e onestamente non vedo l'ora di trasferirmi a Buffalo per iniziare la mia nuova vita al college.

Non mi é mai dispiaciuta la mia scuola, anzi, ho sempre avuto buoni voti senza essere ritenuta una secchiona, ho degli amici stupendi e credo di essere anche una ragazza carina. Sono abbastanza alta, ho dei capelli biondi ondulati, le curve al posto giusto e degli occhi azzurri come il mare, come mi disse Susan poco prima di morire.

Susan era la mia migliore amica. Ricordo bene come successe tutto, anche se non l'ho mai raccontato.

Qualche mese fa, finita la scuola, andammo a Los Angeles per festeggiare. Supplicammo i nostri genitori per mesi, prima di ottenere il consenso...e vorrei non averlo mai fatto.

L'ultima notte prima di tornare a casa, decise di andare a casa di un ragazzo che conobbe il pomeriggio stesso in spiaggia mentre stava ordinando qualcosa al bar. Io non sapevo nulla di questo tizio, ma mi fidai. Di solito lei parlava solo con ragazzi per bene.
Finita la serata, data la tarda ora, la chiamai per sapere che fine avesse fatto.

Qualche mese prima...

"Ali, ciao! Sto uno sballo! Questo ragazzo é la fine del Mondo, é così bello, penso che perderò la verginità con lui!"

"Susan, ma cosa succede? Sei ubriaca? Ti prego, ho una strana sensazione, torna all'hotel."

"Te lo puoi scordare! A domani, ti voglio bene!"
Dice, prima di chiudermi il telefono in faccia.

Non so perché, ma ho un brutto presentimento. Lo scaccio, mi fido di lei.

Sento un telefono squillare.
Controllo l'ora...sono le tre del mattino, chi diavolo può mai essere?

"Pronto?" Rispondo, più assonnata che mai.

"Alison, ti prego aiutami."

"Susan? Susan, cosa cazzo succede?"

"Ti prego, di a tutti che li amo e che é solo colpa mia. Lui...non è come credevo. Ora mi sto nascondendo, ma non ci vorrà molto prima che mi trovi. Sappi che ti voglio bene, sei la persona migliore che abbia mai..." Dice, prima di urlare.

Poi il silenzio più assoluto.

Oggi

Da quel giorno ho incubi continui, ma non posso dirlo a nessuno. Finirei di nuovo dallo psicologo, e io odio dover raccontare i miei problemi ad un perfetto sconosciuto.

Comunque, oggi é il mio primo ultimo giorno di scuola, e non sono mentalmente pronta. So che mi verranno fatte molte domande sull'accaduto, ma io devo mantenere la calma. In più, non so nulla sull'assassino, non l'hanno mai preso. Venne trovato solo il suo corpo, per strada...nudo.

Solo a ripensarci, mi esce una lacrima.
Ma devo essere forte, tra poco sarà tutto finito.

Mi faccio forza e mi alzo dal letto.
Mi vesto con un semplice top corto a righe e dei jeans a vita alta, abbinando il tutto con delle scarpe bianche e un trucco leggero.
Faccio colazione con i soliti pancakes che mi lascia mia madre prima di andare a lavoro insieme a mio padre (sì, sono entrambi a capo della stessa azienda) ed esco di casa.

Ad aspettarmi, come sempre, c'è il mio migliore amico Louis. Non so cosa farei senza di lui, è l'unico che c'è sempre stato per me.

"Ciao, nanetto!" lo saluto, come al mio solito, con un nomignolo che gli calza a pennello!

"Ciao mia splendida Alison, come vanno le cose? Sei pronta per quest'ultimo anno insieme?" Louis é un ragazzo d'oro, ha da poco fatto coming out e credo che l'unico motivo per il quale sia felice di tornare a scuola sia proprio questo: vuole conoscere qualche bel ragazzo!

"Diciamo di sì...anche se sono abbastanza in ansia!"

Ci avviamo verso l'edificio, e notiamo il gran numero di persone che si trova già all'interno.
Raggiungiamo le nostre amiche Sam, Cara e Madison ed entriamo tutti e cinque insieme.

Senza Susan che mi mette di buon umore di prima mattina, però, non è più la stessa storia.
Mando via i pensieri tristi e cerco di trovare il mio armadietto: quest'anno é il numero 155.

Sono talmente concentrata che non mi accorgo del ragazzo davanti a me, così da andargli addosso. Alzo lo sguardo, pronta per chiedere scusa, ma lui mi precede.

"Guarda dove cammini, cazzo!" Impreca.

"Harry, amico, calmati!" Dice il ragazzo, che credo si chiami Zayn, accanto a lui. Come mai non ho mai né visto né sentito questo Harry?

"Scusa, non l'ho fatto apposta!" Cerco di rimediare, ma lui sembra ancora più incazzato.

Senza dire una parola, prende e se ne va.

Sarà un anno di merda.


Spazio autrice.

Ciao a tutti!
Se siete arrivati fino a qui, vi ringrazio. Spero continuerete a leggere questa mia storia e che vi lascerà con il fiato sospeso, proprio come me, mentre la scrivevo!
Aggiornerò davvero molto spesso! Condividetela con chi volete, e fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
Elisa x

WHY ME? // H.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora