WHY ME? // H.S.

Capitolo 3.

Non riesco a smettere di pensare a quello stupido messaggio. Chi mai potrebbe essere?

Nessuno sa la vera storia della morte di Susan, ed io ne sono certa. Me ne sono assicurata tempo fa! Qualcosa dev'essere andato storto, oppure è solo uno scherzo da parte di qualche idiota.

Farò finta di niente, se è vero che sa qualcosa, non esiterà a contattarmi per la seconda volta.

"Ali, che fine hai fatto ieri sera? Ti stavamo aspettando!" Mi rimprovera Sam.

"Scusate, ragazzi, non mi sentivo molto bene e mi sono addormentata." Mento, in realtà la paura di uscire di casa era troppa.

Suona la campanella e corro nell'aula di letteratura inglese. È la mia materia preferita, e sono sempre stata in primo banco, non vorrei che qualcuno mi fregasse il posto!
Entro, e con grande sorpresa trovo Styles seduto al mio banco.
Mi faccio forza, e gli parlo.

"Ehm, ciao. Potresti cambiare posto? Sono seduta qui da anni..." Cerco di mantenere la calma, chi si crede di essere?

Mi ignora completamente.

"Scusa, mi senti?" Mi guarda e ride.

"Siediti in un altro posto, non ho intenzione di alzarmi." Alzo gli occhi al cielo e lo maledico mentalmente. Prendo il posto accanto al suo e aspetto in silenzio l'inizio della lezione.

Ogni tanto, sentivo il suo sguardo su di me, e questa cosa mi mandava in tilt il cervello.

Alla fine dell'ora, ricevo un messaggio.

"Sei così carina e innocente con quegli occhi e quella gonnellina corta, se solo tutti sapessero...non é vero, Alison?" È di nuovo lo sconosciuto. Resto pietrificata, dev'essere per forza in questa scuola.

L'adrenalina e la paura di essere scoperta sono troppe, che svengo.

Mi risveglio poco dopo in infermeria, e accanto a me trovo l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di trovare.

"Finalmente ti sei svegliata, cazzo, ma dovevi svenire proprio accanto a me?" Borbotta Harry. Ora capisco perché è qui.

"Scusa..puoi andare, adesso." Mi guarda negli occhi, sospira e se ne va dopo aver detto qualcosa all'infermiera.

Dopo qualche domanda fatta da quest'ultima, sono libera di andare, e passo la giornata non seguendo le lezioni, cercando di capire chi possa essere stato.

Durante la pausa pranzo, incontro tutti i miei amici, che stranamente sono al corrente del mio svenimento.

"Cos'è successo Ali? Perché sei svenuta? Sul giornalino parlano solo di te e di come quel figo di Harry ti abbia portata in infermeria questa mattina!" Chiede Louis. Non posso raccontare il vero motivo, quindi mi tocca mentire ai miei migliori amici, per la seconda volta.

"Un calo di zuccheri, tutto qui. Ed Harry era accanto a me quando è successo, è stato obbligato a portarmi lì!" Li rassicuro.

"Tu non ce la racconti giusta signorina! Era tutta una scusa per stare con lui, non è così?" E si mettono a ridere.

"Che schifo, no!" Ridono ancora più forte. Per fortuna ci sono loro, che mi fanno dimenticare dei miei problemi.

Mi squilla il telefono, ed è di nuovo lo stesso numero di prima.

"Come sei bella, quando ridi. Peccato che questo sorriso non durerà a lungo. Goditi i tuoi amici finché puoi." Metto subito a posto il cellulare e mi guardo intorno, per cercare di capire chi possa essere stato, ma ci sono talmente tante persone che sarebbe impossibile.

Tra di tutti, noto Harry che mi sta fissando, e appena ricambio il suo sguardo si alza e se ne va. È così strano quel ragazzo... vorrei sapere di più su di lui, neanche dal giornalino sono riuscita a capire qualcosa, perché evidentemente nessuno sa niente, proprio come me.

Aspetto con ansia la fine delle lezioni per poter tornare a casa.

Faccio la strada con Louis, e sono così tentata di raccontargli tutto. Vorrei che qualcuno potesse aiutarmi. Inizio ad avere tanta paura.
Lo saluto davanti casa, e appena entrata mi sdraio sul letto, nella speranza di non ricevere più alcun messaggio.

Come se mi avesse sentito, ecco il mio telefono che vibra, di nuovo.

"Incontriamoci alle 22 al parco dove vai di solito a correre, e non portare nessuno. Devo parlarti. Se non vieni, te ne pentirai."

Ora cosa faccio?