capitolo 1

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Sono Aria Smith, ho 21 anni e lavoro presso la Prigione di New York.

Ho studiato anni per potermi permettere questa carriera e devo dire che tutto il sudore e lo studio faticoso sono stati ripagati. Amo tantissimo il mio lavoro e, al contrario di ciò che si può pensare, non è per niente pericoloso!

Ciò che faccio é illustrare ai nuovi detenuti le loro celle, accompagnarli e visionarli durante la pausa pranzo e delle volte riesco anche a scambiare qualche chiacchiera con alcuni di loro.

Certo, io non lavoro con gente malata o con persone arrestate per omicidi. Ho solo a che fare con qualche ladro o con chi ha commesso crimini di poca importanza.

Chi si occupa dell'altro campo, ha una zona riservata a parte. Vi é un corridoio che porta li, ma nessuno ci é mai andato. Sono tutti spaventati da ciò che potrebbero trovare dopo la porta alla fine del buio e lungo corridoio.

Comunque, io sono sempre riuscita a scappare dalla tentazione di avventurarmici e mi sono guadagnata anche la stima di molte persone.

Le giornate qui dentro passano tranquillamente e lentamente, non succede mai nulla di che. Anche se, lo ammetto, delle volte vorrei che fosse il contrario.
Poi mi rendo conto che mi trovo in una prigione e forse non dovrei desiderare che accadesse qualcosa, e lascio i miei pensieri da parte.

Finita la pausa pranzo mi ritrovo ad accompagnare il signor Brown nella sua cella e, all'improvviso, compare un uomo.
Le guardie lo portano nella cella proprio accanto a quella dov'ero diretta io, e lo lasciano lì.

"Cameron!" Richiamo l'attenzione di una delle guardie.

"Dimmi tutto, Aria."

"Chi é quell'uomo e perché è qui? Non avete portato la sua scheda?" Mi guarda confuso, come se avessi detto la stronzata del secolo.

"Ma io credevo te l'avessero portata...te ne farò avere una copia. Comunque, si chiama Harry Styles, ha 25 anni ed è appena stato arrestato per omicidio colposo. So che ti starai chiedendo perché l'abbiamo portato qui, te lo spiego subito: abbiamo terminato le celle nell'altra zona del carcere. Stiamo aspettando che i lavori finiscano nell'ala Nord e poi sposteremo tutti lì. Ma non preoccuparti, non sarai mai da sola con lui." Dentro di me sto facendo i salti di gioia. Finalmente non mi annoierò più! Ma poi mi rendo conto che potrei avere a che fare con un assassino e mi vengono i brividi.
Ma posso farcela, è ciò che ho sempre voluto!

"Va benissimo, allora vado a presentarmi!" Gli sorrido e se ne va dopo avermi salutato.

Cameron ha sempre avuto una cotta per me, da quando siamo al college insieme! Però io gli ho specificato che non mi interessa avere una relazione, rischierei di non impegnarmi più a lavoro e non vorrei mai deludere mio padre, che mi guarda da lassù... era un poliziotto, il migliore fra tutti, ma morì durante una sparatoria qualche anno fa. Avrebbe sempre voluto vedermi lavorare in questo campo.

Prendo tutto il mio coraggio e mi avvio verso la cella del nuovo arrivato...Styles, se ricordo bene.

Appena i miei occhi si scontrano con i suoi, sento come le farfalle nello stomaco. É davvero l'uomo più bello che abbia mai visto. Sembra un angelo...peccato che non lo sia! Cristo, é un assassino, non posso fare pensieri del genere su di lui!

Schiarisco la mia voce, e mi presento da davanti le sbarre.

"Salve Signor Styles, mi chiamo Aria e mi occupo di tutti i deputati del reparto." Sorrido, cercando di essere cordiale ma non troppo.

Mi guarda da testa a piedi, e si sdraia sul letto, ridendo.

"Cosa c'é da ridere?" Sono confusa, é davvero matto o mi prende in giro?

"Tu, così piccola e indifesa, vorresti dirmi che da oggi ti occuperai di me? Non hai capito proprio un cazzo." Rimango letteralmente a bocca aperta, ma come si permette?

"Che le piaccia o no, é cosi. E le conviene non fare lo stronzo se vuole mangiare ad ogni pasto!" Dico, seriamente.

"Sisignora!" E riprende a ridere. Iniziamo bene.

Decido di andarmene, ma lo sento chiamarmi.
"Aspetta! Vieni qui!" Non so perché, ma faccio come dice.

"Voglio solo che tu sappia che non sono un assassino." Dice mentre mi guarda dritto negli occhi, e mentre lo fa, mi sento come se potessi leggergli nell'anima. Il suo sguardo si abbassa sulle mie labbra, e un sorriso si forma sul suo volto.

Sono talmente confusa, che l'unica cosa che riesco a fare é andare via.

Non so cosa mi è preso, ma non deve capitare mai più.


Spazio autrice.

Ciao a tutti e benvenuti nella mia nuova storia! Intanto, grazie se siete arrivati fin qui.
Vi chiedo solo un favore, fate passa parola, condividete questa mia piccola fan fiction con i vostri amici ma soprattutto votate e fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
Els.

Amore in prigione // HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora