Filastrocca del milite abbattuto (V.M.18)

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Mi prude, mi rode, mi preme e freme
E mi c'incazzo del cazzo più nero!
Ti dico merda secca, e vecchia e lercia!
Ti dico sbrigati, cercalo, forza,
E trovalo tremando il mio perdono!
Ti dico voglio il vino, e birra e rutti
E dico brindo al sollazzo del cazzo!

Dico stronzo, dico imbroglia troia
E dico leccalo un po', dico imbriglia,
Ingoia il latte marcio della gioia!

Fottimi ti dico, e fotti il prossimo
Il massimo, e fottiti tu per primo
O un altro fotterà te stesso, fesso!
Rischia e raschia ti dico, ruba amico,
Intimo incula tua madre, fidati!

Né premi, né remi, ti toccano qui:
Esule è il cielo, e tristo e mesto.
Inculatevi voi, finché ci siete!

Voi che dormite, che dannate, che non
Ordite trame ma trite tregue. Che,
Senz'altro, è più scaltro un vetro, temo,
Tanto è timido il vostro credo, e tetro.
Rendimi indietro il cazzo o io t'ammazzo,
Integro lo voglio, e duro che duri!

C
A
N
N
O
N
I

Diario d'un personaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora