Cerco di prendere un atteggiamento normale.
"Oh, capisco.... Lo farò sapere ad Afrodite." dico semplice e Ares fa un grosso sorriso, lui ha una cotta enorme per la mia capa ma non lo dirà mai.... Be' io però non mi metto in queste faccende, perché è una cosa loro.
"Gufo, vieni qua un attimo." mi sento chiamare dala voce dolcemente seducente di Afrodite.
"Datemi un secondo per finire di servire i drink e sono da voi" rispondo mentre sto posando l'ultimo davanti ad Achille che non mi ha staccato gli occhi di dosso da quando sono arrivato.
"Wow!! Sei uno splendore! " dice Afrodite dietro di me che mi fa sobbalzare dallo spavento, mi giro e noto che lei sta guardando con non poco interesse Achille mentre Ares rode dalla gelosia però non lo ammetrebbe neanche sotto tortura. "Gufo, vai a servire gli altri tavoli... Qui ci penso io." dice mentre fa un sorriso ammiccante verso Achille e io semplicemente annuisco per poi fare ciò che mi è stato detto ma vengo fermato da una mano sulla spalla.
"Scusami, volevo chiederti come ti chiami?" sento la voce di Achille e io mi giro, è bello come sta mattina forse è ancora più bello con volto rosso dal imbarazzo.
"Gufo, il mio nome è Gufo." dico cercando di sembrare normale anche se le mie gambe sono di gelatina in questo momento, lui semplicemente sorride e io credo che non esista niente che possa anche solamente o lontanamente essere paragonato bellezza di come quel sorrido.
"Io Sono Achille Sun." si presenta lui è io faccio un cenno con la testa perché non so cosa dire, ci sono alcuni momenti di puro imbarazzo mentre ci guardiamo nei gli occhi.
"Gufo, senti... Mi... Chidevo.... Se..." incomincia lui sembra quasi a disagio ma proprio in quel momento arriva Afrodite che ci guarda.
"Gufo, cosa ci fai ancora qui?" mi chiede con una punta di rabbia nella voce, a lei non piaci quando perdiamo tempo sul posto di lavoro quindi cerco di non farla arrabbiare e Sto per rispondere ma vengo preceduto da Achille.
"Scusa è colpa mia , lo fermato perché gli volevo chiedere una cosa ma non pensavo che avrei introdotto il suo lavoro. Mi dispiace davvero tanto." si scusa lui e Afrodite cambia subito espressione ed diventa dolce quasi come se si fosse mangiata un my little pony. Dice che non fa niente e io vado a servire gli altri tavoli mentre loro ritornano al tavolo che viene subito raggiunto da due mie colleghe per poi far partire i diversi shows.
Grida, soldi ovunque roba da far venire il mal di testa ma ci sono abituato ormai infondo lavoro nel night club più famoso al mondo anche se che ne sono diversi sparsi in tutto il mondo ma io lavoro nel più piccolo di tutti .
Non le tre di notte, mi sento toccare la spalla da qualcuno che si rivela essere la mia capa.
"Patroclo vai a casa è tardi, Domani hai scuola." mi fa con voce dolce quasi materno. Io le voglio un bene del anima anche se non ha un una personalità facile e si preocuppa sempre per me, io cerco di ricambiare cercando di svolgere il mio lavoro in modo in impeccabile i faccio un sacco di ore in più.
"No c'è un sacco di lavoro da fare." gli rispondo ma lei mi strappa il vassoi dalle mani e io so perfettamente cosa sta per succedere, lei possa il vassoi sul bar poi mi strassina nel suo ufficio chiudendo a chiave.
"Patroclo non puoi andare avanti così." mi riprende senza troppi giri di parole, io mi tolgo la maschera ma non dico niente.
"Sei sempre qui fino a tardi, dormi poco, hai le occhiaie che si vedono da qui, sei diventato ancora più magro..." comica ad elencare lei rabbiata e io la fermo con la mano.
"Sto bene e la scuola non ne risente molto."cerco di rassicura io, lei mi osserva per qualche minuto.
"Pat, da quanto non hai contato con tuo padre?" mi chiede brucia pelo, non voglio provare neanche a mentire, anche perché per lei sono come un libro aperto.
"Oggi pomeriggio prima di venire al lavoro." gli rispondo sparando che gli vada bene la mia risposta.
"E visto?" mi richiede ancora e io semplicemente alzò le spalle. Non lo vedo praticamente mai e alcune volte mi dimentico di avere un padre ma sinceramente mi sta bene cosi. La bionda capisce e il suo sguardo si addolcisce di botto.
"Dai vai a casa è tardi, qui me la posso cavare anche senza di te." mi incita lei e io mi avvicino al porta.
"Notte." gli dico semplicemente mentre mi rimetto la maschera, lo so che per fare venti metri non ci sarebbe bisogno visto che i clienti non mi vedrebbero ma e meglio non rischiare.
"Gufo, domani pomeriggio andiamo a fare shopping." mi informa la donna prima che io posso chiudere la porta. Io sorrido e poi mi dirigo verso il mio camerino per cambiarmi, torno ad essere lo sfigato Patroclo ed esco dalla parte posteriore. Fa freddo, mi stringo più nel cappotto e mi affretto a tornare a casa.Dormo solo tre ore e mezza, mi sveglio ancora stordito dal nottata e mi preparo un litro di caffè mentre aspetto che il caffè venga su mi dirigo in bagno per fare una doccia poi dopo essermi vestito mi guardo allo specchi.
Ora capisco perché Afrodite ieri so era preoccupata tanto, ho un aspetto orribile. Ho le occhiaie profondamente, il volto scavato la mia pelle di solito color caramello è quasi bianca, i capelli marroni sono sbiaditi....
Così a scuola non ci posso andare, tiro fuori dei trucchi e comici a truccharmi in modo da avere un aspetto decente ma se a scuola si venisse a sapere che mi trucco verrei presso ancora più di mira.
Funisco e viene su il caffè che io vado subito a spegnere, verso in una grande tazza poi la poso sul tavolo. Torno in bagno e sistemo tutto poi noto che ii cesto dei panini da lavare è quasi pieno e decido di fare la lavatrice quando torno.Bevo il caffè con calma mentre disegno qualcosa che non so nemmeno io cosa sia, lavo i piatti e metto il pasto di mi padre in frigo ho già il pranzo di oggi già pronto poi noto che devo fare anche la spesa perché il frigo è quasi vuoto. Mi appunto entrambi le cose sul cellulare ed esco per prendere il Bus.
Noto subito che c'è qualcosa che non va perché tutti mi guardano ma subito dopo capisco che non ero io l'oggetto di tanta attenzione ma Achille che sta dietro di me.
Io mi siedo al mio solito posto e vedo che lui fa lo stesso, lo guardo stranito mentre lui di tutta risposta tira fuori le cuffie poi me ne passa una. Fa partire la canzone "Guerriero" di Marco Mengoni (una delle mie preferite italiane ma shhh) ma neanche a metà canzone viene chiamato da dei ragazzi.
"Scusa un attimo, vado a vedere che vogliono." mi dice e io semplicemente faccio si con la testa.
Lascia semplicemente il telefono sul sedile, gli arriva un messaggio e quello che vedo mi lascia senza parole...Angolino mio:
Scusate per l'assenza. Scusate per gli eventuali errori😅😅
![](https://img.wattpad.com/cover/143630185-288-k659732.jpg)
STAI LEGGENDO
Because I love you
FanfictionPatroclo è un ragazzo sfigato, picchiato a scuola, con il padre che l'odia, vive nascosto da tutti e non parla mai. Lavora segretamente in un locale a luci rosse come cameriere ,è molto popolare con il nome d'arte di "il gufo" Achille invece è il s...