Era una mattina normale, una in cui ti svegli di soprassalto perché il vicino si è messo a tagliare l' erba, una mattina in cui ti alzi, scendi le scale con l'espressione di una persona che è andata in discoteca ed è tornata alle 4.30 a casa.
Vai in bagno, ti vesti, ti lavi i denti.
Esci di casa e vai a scuola, esci presto in modo di incontrare lui, l'unica persona che ti rasserenerà la giornata, lo vedi, vai avanti veloce e gli sorridi, lui ricambia.
Entri in classe e segui 5 noiosissime lezioni.
Ecco questa è la mia tipica giornata di scuola.
Alla ricreazione mi venne l' idea di chiedere all' unica persona che mi capisce se ci potevamo incontrare nel pomeriggio. Questa persona si chiama Arianna; ed è la mia migliore amica.
Ne abbiamo passate tante, insieme, aiutandoci l'una con l'altra.
Quel pomeriggio sarebbe accaduto un evento al dir poco incredibile: mi sarei a dichiarata a John, gli scrissi il più bel messaggio mai letto da nessuno, profondo, serio, ma per ricevere poi un rifiuto e le tipiche parole; "per me sei solo una grande amica". Non mi misi a piangere, ero sconvolta e basta. Pensavo che mi sarebbe successo qualcosa di migliore o che almeno si fosse sprecato un po' di più. Lo amavo davvero tanto... più di me stessa. Agli esami di terza media venne con una sua "amica" e anche se a me non piacesse più sentivo quasi un vuoto, come se fossi stata abbandonata per la seconda volta, non c'era Arianna, avrei voluto che fosse con me.
Beh, sono passati 9 anni, e ho un' altro esame da fare, quello di legge all'università.
La mia classe era composta da una quindicina di persone ed il nostro professore di legge era mio zio. Per questo Veronika si accaniva sempre contro di me e il mio trio, composto dalle due mie migliori amiche, Nadia e Arianna.
Conosco Nadia dai tempi delle medie e come Arianna ne abbiamo passate tante, nel bene e nel male.
Veronika è la nostra nemica numero uno, seguita a ruota da Elizabeth e Anna, altre due oche senza cervello.
L'amico più stretto di John era Philip, ex di Veronika. Lui e Arianna erano migliori amici, ma lei non nutriva semplice amicizia, era seriamente innamorata di lui, anche se nemmeno Arianna ci credeva veramente. Era sempre gelosa delle sue amiche, facendo scenate inutili. Dopo un anno si dichiarò finalmente a lui, ricevendo un rifiuto che, nonostante il sollievo da un peso che provocò ad Arianna, portò anche un leggero dolore, con cui convive anche adesso, l'unica nota positiva era che finalmente si stava liberando di lui.
Arrivò la mattina dell'esame, con i suoi lati positivi e negativi, l'ansia e l'orgoglio, la paura e la felicità.
In ogni aula c'era un professore ed io e Arianna cominciammo con mio zio. Ci pose quattro semplici domande. Rispondemmo correttamente a tutte e quattro e sulla porta dissi a mio zio di complicare i quesiti a Veronika e le sue seguaci.
