o. changing air

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PROLOGUE
( changing air )
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Primavera, era cominciata il giorno prima ma ancora non ve n'era traccia. Il freddo invernale era più evidente quella mattina del 22 marzo, forse per il fatto che dovesse cominciare la temperatura primaverile ma il freddo sembrava non andarsene, o forse perché tutti credevano che subito superato il ventuno marzo le temperature si sarebbero alzate facendo intuire il cambio di stagione.

Ventidue Marzo 1991, ciò significava che la scuola era ormai cominciata da sei mesi e che piombando in pieno anno scolastico dentro quell'inferno sarebbe stato tutto difficile. Questo non solo perché non sarei riuscita ad ambientarmi facilmente dato il fatto che l'anno scolastico era già iniziato da un pezzo, ma anche perché la scuola era frequentata solo ed esclusivamente da ragazzi noiosi che passavano il weekend a casa a guardare film horror oppure all'arcade a giocare ad aliens o a street fighters due.

Evidentemente a mio padre non importava com'era la scuola, l'importante era che ci fossero insegnanti e compiti per tenermi impegnata durante la settimana. Si era preoccupato solo di trovare una casa in un quartiere benestante vicino alla stazione di polizia, dove era riuscito a trovare lavoro dopo il divorzio con la mamma. Avevano divorziato a Gennaio o almeno a me e mio fratello Hutson avevano raccontato così. Dopo il divorzio la mamma decise di trasferirsi a Brooklyn con il suo nuovo compagno e papà, Hutson ed io ci trasferimmo nella città natale di mio padre: Derry.

Non avevo mai sentito parlare di Derry in vita mia, una cittadina sconosciuta del Maine vicino a Bangor. Sembrava essere completamente dissociata dal resto del mondo, non avevamo avuto contatti da nessuno di Derry prima d'ora ma sfortunatamente mio padre era riuscito a trovare un lavoro come sceriffo e quindi, visto che mia madre sembrava non voler avere più a che fare con noi, papà ci costrinse a trasferirci a Derry assieme a lui.

Mi trovavo davanti alla scuola superiore di Derry assieme a mio padre e mio fratello Hutson, che avrebbe cominciato l'ultimo anno, per fare un giro della scuola assieme al preside. Per prima cosa entrammo dentro la scuola e mio padre si diresse verso la segreteria. Guardai Hutson, cambiare scuola dopo quattro anni nel liceo più importante di New York doveva essere stato un colpo basso per lui dato che teneva la testa bassa e si guardava le scarpe.

«Qualcosa non va?» domandai sedendomi nella sedia vicino a quella di Hutson.
«Non puoi capire Millie, non provarci nemmeno a capire. E comunque va tutto bene, non vedevo l'ora di cambiare scuola per venire a vivere nella città fantasma dell'America» disse sarcasticamente alzando lo sguardo verso di me.
«Hutson avanti, papà sta solo cercando di aiutarci. Sai che ha vissuto un brutto periodo dopo che ha scoperto dell'amante della mamma, sta solo cercando di continuare a vivere la sua vita» cercavo di spiegargli come stavano le cose anche se ero d'accordo con lui, chi lascerebbe New York per andare a vivere a Derry?

Hutson non mi rispose e abbassò lo sguardo un'altra volta. Papà si avvicinò a noi sorridendo.
«Bene ragazzi, ho parlato con la segretaria e tra poco incontreremo il preside. Non dovete preoccuparvi, due compagni vi faranno fare il giro della scuola e in seguito vi porteranno nelle vostre classi» disse sedendosi subito dopo nella sedia vicino alla mia.
«Mi spieghi un'ultima volta perché non siamo rimasti a New York?» domandò Hutson tirando su la testa e guardando furioso papà.
«Hutson, ho bisogno di dimenticarmi di tua madre e non posso farlo rimanendo nella città in cui è nata la mia relazione con lei» disse papà. Aveva ripetuto quella frase il giorno che ci aveva avvisati della partenza, durante il viaggio in macchina e persino la sera prima a cena.

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