Capitolo uno

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Sveglia alle 6:00 a.m., primo giorno della terza superiore. Ah ma non mi sono presentata, sono la classica ragazza liceale, mi chiamo Lucy, non sono italiana vengo da Washington, i miei si sono dovuti trasferire in Italia quando avevo 3 anni e da lì è cominciata la mia vita, sinceramente non ricordo nulla dell'America, i miei me ne parlano bene, un giorno ci ritornerò.

Beh dov'eravamo rimasti? Ah sì. Primo giorno della terza superiore, ero tutta truccata e felice di rivedere i miei compagni di classe, non tutti ma erano comunque sempre loro.

Ormai conoscevo i corridoi a memoria, dovevo solo trovare la mia classe ed era fatta. A passo spedito, girai l'angolo e mi scontrai in un ragazzo: era alto, capelli mori e occhi azzurri, mi ci volle un attimo per riprendermi e mi resi conto che lui mi aveva chiesto scusa, gli risposi un po' imbarazzata "tranquillo nessun problema", mi chiese se potevo aiutarlo a trovare la sua classe perché lui era nuovo e io accettai.

Scoprì che lui era di quarta, dopo avergli spiegato qualcosa sulla scuola, mi diressi verso la mia classe.

"Come iniziare bene l'anno scolastico" pensai. In classe avevano già fatto l'appello e io mi scusai con il professore che però si arrabbiò profondamente e mi ordinò di andare immediatamente dalla preside.

Cosa chiedere di meglio. Per fortuna la preside, conoscendomi, non mi disse nulla, anzi conversammo per un'ora, per poi riaccompagnarmi lei stessa in classe, comunicando al professore di non segnarmi il ritardo, "Ben ti sta prof" ho pensato.

La giornata è passata tranquillamente, il ragazzo non l'ho più visto, "spero non si sia perso" pensai ridacchiando.

Arrivata a casa mia madre mi informò di una notizia super eccitante: avevamo dei nuovi vicini e indovinate chi era il mio nuovo vicino di casa? Esatto, proprio il ragazzo di stamattina. Mia madre non stava più nella pelle, mi informò che la nuova famiglia aveva un figlio molto bello e io le raccontai quello che era successo quella stessa mattina, immaginate la sua faccia; lei è la classica madre che fantasticava su ogni ragazzo bello da poter far conoscere alla propria figlia, non avete idea di quante figure io abbia fatto per colpa sua, ma le voglio bene perché è proprio così e infondo sul mio nuovo vicino di casa non aveva tutti i torti. Non potei fare altro che sorridere.

Mi sentivo che sarebbe stato un anno pieno di sorprese.

Alle 10:30 p.m., mi affacciai alla finestra della mia camera, come mio solito, a guardare le stelle, mi piaceva tanto, mi ricordava i bei momenti passati in campagna con i miei nonni; mentre ero sovrappensiero, mi accorsi che qualcuno mi stava guardando, era lui:

Io: "Che fai? Mi spii?"
Ragazzo: "Mi stavo chiedendo cosa ci facessi seduta sulla finestra. E' tutta una scusa per spiarmi?" mi chiese ridendo
Io: "Ma che dici?" diventando tutta rossa, ero una ragazza molto timida e anche se non era vero quello che lui stava dicendo, non riuscì a replicare.
Ragazzo: "Comunque dopo lo scontro di stamattina non ci siamo presentati, io sono Jason e tu spia?"
Io: "Intanto io non ti stavo spiando e, comunque il mio nome è Lucy"
Jason: "Certo dite tutte così".

Ridemmo e scherzammo fino a notte fonda, poi ci demmo appuntamento la mattina seguente per andare a scuola insieme.

Andai a letto e mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

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SPAZIO AUTRICE

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.😇😇

E' la prima volta che pubblico qualcosa di mio.

Questo Jason, sta già dando filo da torcere a Lucy; fatemi sapere nei commenti che ne dite.

Che succederà domani? Mah

Io e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora