Persi il conto dei bicchieri che stavo continuando a mandare giù; nessuno osò dirmi nulla a riguardo. Anzi,buttarono giù insieme a me una quantità di liquidi quasi fuori dal comune.
Mi buttai a ballare,con la testa che non smetteva di girare per mezzo secondo e mi faceva sentire leggera. Era da tanto che speravo di sentirmi così. Era illusione certamente,ma qualche minuto di spensieratezza me lo ero meritato.
"Porca puttana ma quanto hai bevuto?" qualcuno di tenne stretta per i fianchi mentre cercavo di bere dal lavandino.
Alzai gli occhi al cielo "Papà,non sono fatti tuoi." la mia voce era un mix tra l'idiozia e l'imbarazzante.
"Vieni qui,e senza cercare di opporre resistenza."
Feci quello che mi disse,senza provare a replicare. Non ci sarebbe stato verso di smuoverlo e non ero io nelle condizioni di farlo. Ero ancora piuttosto lucida ma girava tutto. Anche il pavimento sotto i miei piedi.
Mi lasciai quasi abbandonare alla sua presa che mi stringeva sui fianchi. Mi fidavo ancora,e questo era un chiaro problema.
"Cazzo,che casino." bofonchiai,senza riuscire a tenere dentro quest'affermazione.
"Che succede? Non ti senti bene?"
Mi fece sdraiare sul letto di Andrea "Sto bene e smetti di far finta di tenerci. Sei ridicolo."
"È l'alcol che sta parlando vero?" fece un sorriso che era un mix tra il divertito e il tenero.
"Se ridi ti tiro un pugno sul naso." tirai un cazzotto all'aria,rendendomi ridicola.
Mi passò una mano sulla guancia "Tu sei astemia,perché hai cominciato adesso a bere?"
"Perché qualcuno ha deciso di tradirmi e a volte bere aiuta a non pensare." ciancicai per bene le parole.
"È colpa mia?" era triste e amareggiato,lo leggevo dai suoi occhi e dal suo tono.
Risi di gusto "No no,sono io che mi sono scopata un tizio mentre ero fidanzata; la colpa è mia."
"Federica ti prego,mi taglierei una mano piuttosto che sentirmi dire che hai cominciato a bere a causa mia."
"È così." non smisi di ridere "Però ti ringrazio perché mi hai permesso di capire che persona di merda sei."
Mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Ogni mattina mi sveglio e mi odio per quello che ho fatto,credo che tu questo debba saperlo."
"E cosa mi cambia adesso che lo so? Direi nulla."
"Assolutamente niente." mi guardò negli occhi "Ma almeno sai che stiamo di merda in due."
Alzai le spalle "Tu lo hai scelto,io invece ho solo pagato le conseguenze della tua stupidità."
"Hai il diritto di odiarmi,spero tu lo sappia."
Risi,stavolta di gusto e divertita "Credimi,non mi serviva a nulla la tua benedizione."
"Mi odi così tanto dopo quella notte,vero?"
Negai con il capo "Non posso odiare qualcuno di cui non me ne frega niente."
"Fede ti prego,non dirmi certe parole. So che cosa ho fatto io ma giuro che sentirmi dire una cosa del genere è peggio di un pugno in pancia."
Mi alzai di scatto "Mi prendi per il culo vero?"
"Non te ne andare,almeno non questa volta."
"Lo vedi come funziona?" lo guardai negli occhi "Non sono io che voglio andarmene Niccolò,sei tu che mi metti sempre nelle condizioni di farlo."
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Colpa Delle Favole
ChickLit"Non mi sono mai pentito delle mie cazzate,e mi conosci abbastanza bene da saperlo. Tranne per quella notte. Per quello sì che mi sono pentito."