Dietro la porta

Tu credi alla magia?

Il giorno dopo,Louis andó a svegliare Mark,ma al posto del principe trovó un semplice biglietto:Sono in giro per il castello...non cercarmi torno per pranzo diceva.Louis sospiró:<<Questi giovani....chi li capisce...>>ed uscì.

Intanto,davanti alla porta di Vinterlilije....

<<Vinterlilije?>>bussó il ragazzo<<Sono Mark!>>

Nessuna risposta.

<<Sei sveglia?>>domandó bussando un po più forte. Qualcuno si buttó contro la porta:<<Sì,sì,scusami...ero immersa nei pensieri,non ti ho sentito...>>si giustificó la ragazza.Mark tiró un sospiro di sollievo.Per un momento aveva temuto che le fosse successo qualcosa!

<<Come stai?Tutto bene?>>chiese lui immaginandosi la ragazza che stava dietro la porta.

<<Sto bene,ti ringrazio...spero tu stia meglio di me,peró...>>sospiró lei.Si sentì il rumore di qualcuno scivolare lungo la porta.Mark si incassò nelle spalle:<<Stai male?>>

<<No,sono solo un po triste>>

<<Posso sapere perché?>>

<<Mi sento sola>>

<<Non lo sei,ora.>>

Si sentì qualcuno sospirare sorpreso:<<Che intendi dire?>>chiese Vinterlilije.

<<Ci sono qui io con te>>rispose sorridendo Mark <<Vorrei tanto vederti...>>

<<Dovrai resistere.Non puoi.>>

<<Ma perché sei chiusa lì dentro?Perché non esci?>>

Nessuna risposta.Aveva toccato un tasto probabilmente TROPPO delicato.

<<Hai iniziato a leggere la mia storia?>>devió il discorso la giovane.Mark sobbalzó:<<Certo!É affascinante...anche se davvero stravagante...insomma,Pervinca possiede il potere del ghiaccio!Un potere magico!>>

<<Non essere così sorpreso...esistono persone come lei>>

<<Uhm...>>

<<Comunque,dove sei arrivato?>>

<<Quando Pervinca conosce Terence e insieme cercano i trolls per curare lei e aiutare i genitori di lui>>

<<Sei messo bene>>si fece sfuggire un risolino lei<<Molto più avanti di quanto pensassi.>>

E di nuovo un attimo di silenzio.Eppure,quel silenzio parlava per entrambi,come se fossero connessi da una specie di cavo mentale,indistruttibile.Ognuno dei due inizió ad immaginare come poteva essere l'altro,Vinterlilije immaginava un ragazzo dolce,comprensivo e anche bello,Mark sognava una ragazza stupenda,semplicemente adorabile e amabile,a cui avrebbe potuto donare tutto il suo amore.Quest'ultimo si stupì.Era semplicemente.... STRANO.Aveva visto molte,moltissime ragazze,ma mai nessuna gli aveva ispirato quei pensieri.E quella ragazza,non l'aveva nemmeno vista e...già si era infiltrata nel suo cuore,come la scaglia di ghiaccio si era cacciata nel capo di Pervinca.Appoggió una mano sulla porta.Era fredda,gelida,senza sentimenti.Dall'altra parte,anche Vinterlilije appoggió la mano sulla porta.Era calda,bollente,piena di un sentimento nuovo.

Loro non lo sapevano,ma le loro mani coincidevano e le loro temperature corporee si erano sfiorate,la connessione continuava ad aumentare.

<<Butterei giù questa maledetta porta,se potessi>>borbottó Mark senza togliere la mano dalla porta.Era diventata calda,dolce,morbida...era come se stesse sfiorando un'altra mano.Una mano angelica.

Anche Vinterlilije sentiva lo stesso.Le pareva di sfiorare una mano,non voleva allontanare le dita dall'uscio.

Ma poi tolse la mano.Quel calore aveva iniziato a ferirla,lei non aveva mai sopportato il caldo.Il caldo.Parola dolorosa,quanto ammirabile.La ragazza sospiró.

<<Vorrei tanto che questa porta cedesse...>>sussurró,tentando di non farsi sentire.Ma Mark,con la loro connessione mentale,riuscì a sentirla comunque,sorrise stupito nel sentire quella frase.Il cuore ora batteva a mille:<<Vinterlilije...>>inizió.Era così agitato!

<<Tu credi alla magia?>>lo interruppe la ragazza.Il principe si spense.Letteralmente:<<Ahm...>>e abbassó lo sguardo<<No>>

Vinterlilije sospiró:<<Fai male.>>

<<É che non ne ho mai vista una in atto>>

<<La vedrai.>>fece per aggiungere qualcosa<<Nel mio libro>>sospiró tentando di non mostrare che voleva dire altro.E Mark sapeva che non era quello che intendeva dire.

Rimase a parlare con lei tutto il giorno,senza mai andarsene,né per mangiare,né per i suoi doveri regali.Non voleva andarsene.Era troppo interessato alla vita di Vinterlilije.

Non riusciva semplicemente a fare a meno di lei.