-Sai Luke, dovresti smetterla di giocare con i sentimenti di Jude. In fondo lei ti ama davvero.- disse Grace voltando il viso verso il suo migliore amico.
Lui scrollò le spalle.
-Non è quella giusta per me, e poi non stiamo insieme, ci sono solo uscito una volta o due.-
-Be', per una ragazza le uscite valgono come appuntamenti.-
-Oddio, siete così complicate.-
Lei scoppiò a ridere e si fermò all'incrocio di Hall Avenue con le lacrime agli occhi.
-Siete voi ad avere troppi problemi- puntualizzò -Ci vediamo domani?-
-Certo, solito posto, solita ora e vedi di non tardare come stamattina.-
Lei roteò gli occhi -A domani, deficiente!-
Luke le diede un buffetto sulla guancia e si allontanò le mani sprofondate nelle tasche i capelli biondi e ricci spettinati come al solito.
Grace sorrise involontariamente prima di attraversare la strada è proseguire nella direzione opposta.
L' autunno si era insinuato con prepotenza nella sua monotona vita a Manhattan, portandole solo un nuovo anno di scuola e numerose litigate con il padre.
Percorse un paio di vicoli che usava ogni giorno come scorciatoie e sbucò finalmente sulla via principale.
Ci mise poco a capire che qualcosa non andava.
Il marciapiede era gremito di gente che vociava indicando la strada, le facce stravolte.
Una donna era stesa sull'asfalto, il corpo coperto da un telo bianco insanguinato, i capelli castani sparsi intorno alla testa come una macabra aureola.
Le braccia erano alte sopra la testa piegate in strane angolazioni, la pelle violacea.
Grace si portò una mano alla bocca senza riuscire a distogliere lo sguardo da quella figura immobile.
-Circolare!- gridava un poliziotto -Ci state intralciando dovete spostarvi! Anche tu, ragazzina!-
Lei si accorse di essere stata richiamata ed indietreggiò finché le sue spalle non urtarono qualcosa.
Si voltò di scatto e vide il suo riflesso un po' contorto sulla facciata di una vetrina.
Vi era riflessa anche la strada.
Quello spettacolo le fece venire la nausea e ancora peggio divenne il suo stato quando si accorse che vicino alla donna c'era un altra figura che galleggiava a pochi centimetri dal suolo.
Sbattè due volte le palpebre ma la figura era sempre lì.
Lentamente, tornò a girarsi.
Effettivamente c'era qualcuno o meglio qualcosa nel punto in cui Grace l'aveva visto.
Sconcertante era il fatto che la donna morta e quella affianco a lei erano... La stessa persona.
La figura alzò un braccio e le puntò un dito contro.
La sua bocca si aprì e ne uscì un grido rauco, straziante.
Grace cadde in ginocchio sul marciapiede stringendosi la testa fra le mani.
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Be', salve a tutti mi chiamo Olivia, ho 14 anni e questa è praticamente la mia prima vera storia.
So che come primo capitolo o prologo come volete chiamarlo è poco ma è solo per darvi un' idea di cosa succederà in futuro :D
Per adesso non vi rivelo nulla perché vi si rovinerebbe il divertimento.
A presto con un nuovo capitolo :)
Holly❤️
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LE ANIME DEI MORTI.
HorrorEd erano ovunque. Fantasmi bianchi e perlacei che sorgevano dal terreno, sbucavano da sottoterra simili a zombie, urtandosi, spingendo e gridando. E avrebbe voluto farlo anche lei, ma si sentiva scivolare via dal suo corpo, i pensieri le sfuggivano...