L'urlo si interruppe velocemente com'era iniziato.
Grace si tirò su da terra spolverandosi le ginocchia e quando alzò la testa davanti a lei c'era un ragazzo.
Indietreggiò, sussultando, poi allungò una mano e gli toccò una spalla.
Perlomeno lui era reale.
-Ciao.- le disse.
Aveva i capelli castano-dorati, abbastanza lunghi ma non troppo, la carnagione pallida e gli occhi verdi con le pupille quasi verticali come quelle dei gatti... O dei serpenti.
E Grace odiava i serpenti.
-Mi chiamo Tate.- aggiunse.
-Senti- rispose lei in malo modo -Ho avuto una giornata difficile e non ho nessuna voglia di fare conoscenza.-
Si sistemò meglio lo zaino sulle spalle e si allontanò spintonando la gente per farsi largo.
Ma non era arrivata neanche in fondo alla strada che sentì qualcuno stringerle un polso.
Era ancora il ragazzo.
-Ascoltami bene.- sussurrò -Nemmeno io voglio perdere tempo per conoscerti perché non è questo il mio scopo. Ti chiami Grace Hollow?-
Lei annuì.
Probabilmente si trovava davanti ad un maniaco con gravi problemi mentali e la cosa cominciava a spaventarla.
-Ti stavo guardando poco fa. E vorrei sapere: che cosa è successo?-
Di sicurò se Grace gli avesse raccontato la verità, Tate l'avrebbe presa per pazza.
Ma dopotutto non lo conosceva e magari l'avrebbe anche lasciata stare.
-Ho visto un fantasma, e a dire la verità li vedo da tutta la vita.- mormorò cercando di sembrare più sincera possibile. -E adesso che ti ho rivelato il mio dilemma puoi considerarmi rincoglionita.- aggiunse.
Lui scosse la testa.
-Non lo farò.- disse -Perché li vedo anche io.-
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Eccoci qui con il secondo capitolo. Vi consiglio di ascoltare la canzone allegata perchè è veramente un capolavoro e poi sta bene con la lettura.
Vi ringrazio tantissimo per i voti e i commenti, spero di guadagnarne ancora andando avanti.
A presto con il prossimo capitolo!
Holly❤️
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LE ANIME DEI MORTI.
TerrorEd erano ovunque. Fantasmi bianchi e perlacei che sorgevano dal terreno, sbucavano da sottoterra simili a zombie, urtandosi, spingendo e gridando. E avrebbe voluto farlo anche lei, ma si sentiva scivolare via dal suo corpo, i pensieri le sfuggivano...