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Camila si svegliò verso le 5, la causa fu un incubo in cui era inseguita da un mostro, nero dagli occhi rossi. Esso la perseguitava fin da quando era neonata, e adesso, a l'età di sedici anni, lui era ancora presente. Decise di alzarsi per bere un bicchiere di acqua fresca, per poi cercare di dormire nuovamente. Scese al piano inferiore, vide la luce della cucina accesa, così lentamente si avvicinò alla stanza, sembrava non ci fosse nessuno, visto il silenzio, per questo decise di entrare definitivamente. Shawn, il suo fratellastro era seduto sul tavolo, in una mano aveva un bicchiere ormai vuoto, nell'altra teneva il telefono. Non appena Camila entrò nella stanza subito alzò lo sguardo, fissò la sorella e sorrise.

<Che ci fai sveglia a quest'ora?>

<Ho fatto un incubo, tu?>

<Sono appena tornato, mi stavo rinfrescando prima di andare a dormire un pochino>

<Domani abbiamo scuola, dovresti dormire di più di due ore>

Shawn sorrise appena, scese dal bancone e posò il bicchiere all'interno della lavastoviglie.

<Tu non preoccuparti per me, pensa a studiare e non saltare giorni di scuola, ne va del tuo futuro>

Diede un bacetto sulla testa della minore e andò al piano superiore. Camila prese un bicchiere e si versò dell'acqua fresca presa in frigo, Shawn era sempre stato un ragazzo gentile ma introverso, non aveva mai permesso a Camila si avvicinarsi troppo al suo mondo, nonostante il buon rapporto che avevano instaurato negli anni, lui la teneva a distanza. D'altronde anche la cubana non raccontava tutto al suo fratellastro, andavano nella stessa scuola ma lui era al quinto anno, lei al terzo. Bevve tutta l'acqua e poi tornò nella sua stanza, diede un bacio alla foto di suo padre e sua sorella posata sul comodino, e presto si addormentò.

***

Shawn come al solito era appoggiato alla sua moto mentre aspettava la cubana per andare a scuola, si stava scrivendo con la sua ragazza, o meglio, ci stava litigando dalla sera precedente. Lui si lamentava di non avere abbastanza privacy mentre lei al contrario, odiava non sapere ogni minima cosa accadesse fra Shawn e i suoi amici. Il moro era sempre stato paziente ma se c'era una cosa che non sopportava era proprio chi non si faceva gli affari suoi e ficcava il naso in argomenti che non riguardavano quella persona. Per questo era felice di avere Camila come sorellastra, poteva capitargli qualsiasi altra ragazza che voleva sapere tutto su suo fratello, lei stava per i fatti suoi e non insisteva su nulla, in più andavano davvero molto d'accordo, molte cose le facevano insieme. 

<Scusa il ritardo, mamma non finiva di stressarmi>

Shawn sorrise, Clara era la classica madre che faceva fare quasi tutto a Camila ma non senza una dose forse eccessiva di preoccupazione.

<Come mai ti stressava?>

Camila si mise il casco e salì dietro Shawn, circondandogli subito i fianchi con le braccia.

<Le ho chiesto se durante il weekend posso andare a Miami da Dinah, mi ha detto che mi farà sapere in settimana, non vuole che ci vada da sola, anche se ho l'impressione che non voglia che ci vada  proprio a Miami>

<Perché non ti ci dovrebbe mandare? Se vuoi posso accompagnarti io>

<Lo faresti? Miami è lontana, non voglio farti sprecare un weekend per un mio capriccio>

Shawn ridacchiò appena prima di parcheggiare la moto e togliersi il casco. Prese anche quello della cubana e li ripose al loro posto.

<Non è un problema Mila, sono anni che mi parli di questa Dinah, e nessuna delle volte in cui sei scesa sono potuto venire, direi che è il caso che io la conosca, no?>

Camila sorrise estasiata dall'idea di viaggiare con Shawn, soprattutto per andare dalla sua migliore amica. Annuì sorridente.

<Grazie Shawnie, ne parlerò a mamma non appena torniamo a casa>

Shawn sorrise a vedere la sua sorellina felice, le diede un bacio sulla guancia prima di vederla allontanarsi in mezzo alla folla di studenti. Si ritrovò a pensare quanta fortuna potesse avere per trovare una persona così nella sua vita, una persona così pura e bella, ma non esteticamente parlando, o  meglio non solo, proprio internamente, una persona così genuina nella sua vita, se la meritava?

<Possiamo parlare?>

Fu la voce di Taylor a riportarlo alla realtà. Taylor era la sua ragazza da ormai tre lunghi anni, si erano conosciuti per caso alla gelateria, mentre Shawn aveva accompagnato Camila che insisteva nel volere un frappè al cioccolato, dato che Carla e Manuel dovevano lavorare, l'aveva accompagnata lui. La bionda si era lasciata da poco dal suo fidanzato delle medie Austin, e la sua amica Karlie aveva deciso di andare con lei a prendere un bel gelato e a fare shopping per distrarla. Così Shawn e Taylor si conobbero, sembrò un colpo di fulmine, perché dopo sole due settimane si misero insieme.  

<Certo, entriamo nel frattempo?>

***

Camila stava cercando la sua amica Ally, gli ultimi tre giorni non era venuta a scuola per via dell'influenza, ma aveva assicurato alla cubana che oggi ci sarebbe stata, anche perché c'era il test d'inglese e non poteva saltarlo, avrebbe poi dovuto recuperarlo. La cubana e la sua amica si erano conosciute il primo giorno in questa scuola di Camila, sbadata com'è si era scontrata con Ally rovesciandole il caffè bollente addosso,la ragazza aveva creato un pandemonio visti i vestiti comprati il giorno prima. Ma lo sguardo spaventato della mora le avevano fatto cambiare idea, così notando fosse una ragazza nuova, aveva lasciato stare. Ally frequentava anche lei il quinto anno come Shawn, erano nella stessa classe e uscivano anche con gli stessi amici la maggior parte delle volte. Da sempre innamorata del moro, non si è mai fatta avanti, soprattutto da quando ha conosciuto Taylor, non si sarebbe mai permessa di mettersi in mezzo, le bastava vedere Shawn felice.

<Mila!>

Subito Camila voltò lo sguardo verso la voce della sua amica, stava all'entrata mentre parlava con una ragazza dai capelli rasati e viola, la cubana mai l'aveva vista in questa scuola, ma non si pose alcun problema, aspettò pazientemente che la sua amica la salutasse e poi raggiungesse lei, voleva raccontarle della gentilezza di Shawn nel volerla accompagnare a Miami. Poco dopo infatti, Ally salutò la sua amica, e si diresse verso Camila.

<Scusa ma Ashley vuole iscriversi in questa scuola e le ho solo dato le indicazioni del preside>

<Mica ti devi giustificare, non sono affari miei ciò di cui parli coi tuoi amici>

Sorrise la cubana.

<Lo so, ma tanto sai ti continuerò a dare spiegazioni, come stai Mila?>

<Tutto bene, volevo dirti che ho chiesto a mamma di andare a Miami per il weekend, siccome non può accompagnarmi, Shawn si è proposto!>

<E tua madre che ha detto?>

<Appena torno a casa le dirò questa idea, così sarà più tranquilla e forse mi lascerà andare>

Ally sorrise guardando la cubana felice, era davvero fortunata ad avere un'amica come lei, era sempre presente nel momento del bisogno, senza nessun problema. Alla bassa venne in mente quando decise di lasciare il suo ex Diego, essendosi resa conto di amare Shawn, comunque voleva bene a Diego e quando lui se ne andò piangendo da casa sua, subito arrivò Camila. Portò con sé dei giochi di società e insieme, ridendo e scherzando giocarono fino alle due e mezza del mattino, nonostante il giorno seguente avessero scuola. Perché a Camila piaceva aiutare gli altri nel suo piccolo, e se poteva faceva qualcosa per permettere che ciò accadesse. 



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