Sail away, sweet sister

15 agosto 1967

Abbiamo iniziato a frequentarci, abbiamo iniziato a uscire insieme.
Chrissie ed io.
La ragazza che mi piace ed io.
Sto iniziando a conoscerla, sto iniziando a capire che non c'era bisogno di essere timido con lei. Sono molto riservato, è vero, ma con lei mi sto aprendo un po': lei mi parla un po' di sé, io le parlo un po' di me. Siamo molto più simili di quanto mi aspettassi.
Lei è gentilissima, fantastica, simpatica addirittura, intelligente, curiosa, delicata nei movimenti e nelle parole. Mi ascolta attentamente, mi guarda fissa negli occhi quando parla e quando parlo io, a volte li abbassa senza un vero e proprio motivo. Non è un difetto né una cattiveria da parte sua. Forse si imbarazza mentre mi guarda, forse si sente a disagio, non lo so. Quel che, invece, so è che con me può essere tranquilla, rilassata, serena. Non le faccio del male e mai lo farò.
Io, rispetto a lei, sono un po' goffo, imbranato se vogliamo esagerare, ma sono dell'idea che neanche a lei interessi più di tanto. Non ho mai avuto una ragazza, non sono mai avuto una cotta: detto francamente, so poco e niente su come comportarmi, reagire, relazionarmi con qualcuno con cui condivido dei sentimenti.

Roger si è stupito quando, ieri sera, prima di incontrare Tim, gli ho detto che ci stiamo frequentando. "Tra poco il dottor Brian May scoperà" è ciò che ha detto a Tim quando dopo un paio d'ore ci siamo incontrati. Avrei voluto ammazzarlo, o strozzarlo, o qualcos'altro che non mi viene in mente adesso, ma sono una persona veramente gentile e non volevo sembrare uno stronzo, quindi l'ho semplicemente spinto leggermente dicendogli che è un cretino. Ma d'altra parte non gli ho dato torto, e ciò mi rende strano, diverso.
Certo, prima o poi avrei dovuto farlo, come già hanno fatto Rog e Staffel, ma... non ci avevo ancora pensato.

Comunque, vorrei che non solo ci frequentassimo. Vorrei essere il suo ragazzo, voglio convivere con lei. Vorrei chiederle di passare il resto della mia vita insieme.
E forse questa volta succederà veramente.
O almeno, ci spero. Ci spero perché sento vivamente che, pur essendo la prima volta, pur essendo lei la mia prima ragazza, succeda qualcosa di importante per me, per lei... per noi insomma.