Macchine sospette

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CAMILA

La finestra di camera mia, si affaccia sulla casa a fianco alla nostra.
Non ci abita nessuno da due anni, però è da qualche settimana che davanti alla casa sono parcheggiate due macchine.
È strano, perché non ho mai visto nessuno.
- Camila Cottege, scendi immediatamente! -
Sarà la quinta volta che mia madre mi chiama per andare a pranzare, ma  voglio assolutamente sapere di più sulle due macchine, quindi l'ho ignorata per tutto il tempo.
Ma ora sembra davvero infuriata, così scendo la grande scalinata e vado in sala da pranzo.
- Oh, finalmente! Ti sembra questo il modo di fare? Ti ho insegnato a non rispondere?-
Alzo gli occhi al cielo.
Ok, la mia famiglia è ricca, ma perché mi trattano come se fossi una principessa?
- Scusa, adesso mangiamo.-
La sorpasso e mi siedo.
Mia sorella, Clara, si accomoda sulla sedia al mio fianco.
Mio padre si mette a capotavola e mia madre davanti a lui.
La cameriera ci porta il pranzo che cerco di mangiare il più velocemente possibile, perché voglio tenere d'occhio le due macchine.
Sono la prima a finire di mangiare.
Mi alzo facendo scorrere indietro la sedia.
- Dove vai?-
Mi ferma mio padre.
- In camera, devo studiare per un test che ho lunedì.-
Mento.
Sia lui che mia madre, annuiscono, così mi chiudo in camera.
Mi affaccio ai vetri, ma i due veicoli sono spariti.
Sento bussare alla porta, così prendo un libro a caso dalla libreria e poi giro la chiave.
- Wow, non sapevo che avessi un test su Agatha Christie!-
Appare la figura di Clara che sghignazza.
Noto che ho preso il libro " dieci piccoli indiani", e non un libro di scuola.
- Camila, lo so che non devi studiare. Dimmi cosa stavi facendo. Lo sai che sono muta!-
Alla fine le confesso delle due macchine, tanto io e lei siamo sempre state complici!
- Da quanto ho capito da mamma, arriveranno nuovi vicini. Cami, io vado.-
Mi abbraccia ed esce dalla mia stanza.
Nuovi vicini, solo questo.
Inizio a farmi un'intera serie TV in mente, su come saranno i nuovi vicini, quando sento il motore di un'auto fermarsi.
Corro alla finestra e vedo di nuovo una delle due macchine.
Dal posto di guida, scende un ragazzo: alto, palestrato, capelli castani.
È bellissimo!
Si guarda intorno per poi alzare gli occhi e incontrare i miei.
Distolgo quasi subito lo sguardo e mi vado a sdraiare sul letto.
Uno dei miei nuovi vicini è un figo da paura e io non ne sapevo nulla?
Corro nella camera di mia sorella e col fiatone le racconto del ragazzo.
- Oh mamma! Che bello!-
Inizia a saltellare battendo le mani.
La maggiore, tra noi due è lei, ma a volte sembra una bambina.
Alzo gli occhi e poi esco.

ALEXANDER

Io e la mia famiglia stiamo traslocando.
La villa vicino alla nuova casa, è enorme!
I proprietari sono molto ricchi.
Stamattina, io e mio padre siamo venuti a portare qualche scatola.
La mia sorellina di nove anni, Bianca, e mia madre, sistemano la casa vecchia.
Ho lavorato molto in questi giorni, mi sto dando molto da fare per aiutare i miei.
Dopo pranzo, prendo la mia macchina e raggiungo la nuova casa. Da solo.
Quando scendo dal veicolo, mi guardo attorno. Poi guardo la finestra del secondo piano della villa.
Affacciata ad essa c'è una ragazza.
Ha i capelli biondi, a vederla non sembra alta, ma è davvero bella!
Lei se ne va quasi subito, ma io resto imbambolato.
Devo assolutamente rivederla, o crederò in un sogno!
Rientro, e ad ogni ora porto uno scatolone nella casa nuova.
Guardo la finestra, ma niente.
Al quinto giro, la vedo.
Sta leggendo appoggiata al davanzale della finestra.
È molto concentrata.
Il suo sguardo si sposta e mi nota.
Però io non riesco a guardare altrove.
Sorride.
Poi si allontana e non la vedo più.
Sento una porta sbattere e mi giro di scatto.
Si sta avvicinando.
Si è raccolta i capelli in una coda, è molto più bella di quanto pensassi!
- Camila.-
Allunga una mano. Gliela stringo e mi presento.
- Alexander.-
Mi sorride e mi strattona posandomi un bacio su ciascuna guancia.
Arrossisco un po'.
- Bhe, ci si vede.-
Mi saluta.
- Aspetta! Facciamo un giro?-
Le chiedo un po' imbarazzato.
Annuisce, mi affianca e iniziamo a camminare.
Mi racconta che adora i libri di Agatha Christie, che non le piace la vita che fanno i ricchi, è innamorata del cantante Shawn Mendes ma non è mai stata ad un concerto. Ha guardato un solo film horror e quella notte non aveva dormito.
Poi, tocca a me: le dico che mi piace leggere i libri gialli, che il mio gruppo preferito sono gli Imagine Dragons, e che non mi piacciono i film d'amore.
Stiamo fuori per una mezz'ora.
- Mi ha fatto piacere conoscerti.-
Mi confessa quando torniamo alla sua villa.
- Anche a me.-
Le dico.
Mi saluta, poi se ne va.
Torno a casa, più felice che mai.
- Alex!-
Bianca mi salta in braccio.
- Hey piccola! Pronta per andare?-
Le chiedo.
- Si! Non vedo l'ora!-
La poso giù, poi vado con mio padre a montare gli ultimi mobili.
Verso le nove, vado a prendere mia madre e Bianca, per portarle nella casa nuova.
Mi faccio una doccia. Quando esco, trovo mia madre in un vestito molto elegante.
- Come mai quello?-
Le domando.
- I vicini ci hanno invitati per un caffè. Vai a prepararti!-
Corro in camera.
Rivedo Camila!
Mi metto una camicia bianca, con i primi bottoni aperti, e dei jeans.
- Alex, mi aiuti?-
Mi chiede la mia sorellina porgendomi un elastico.
Annuisco.
Lei si gira e io le lego i capelli in una coda.
Poi, ovviamente mia madre gliela mette in ordine, ma io ci ho provato!
Quando arriviamo davanti alla porta della grande villa, mio padre suona il citofono. Ad accoglierci, troviamo una signora elegante che presumo sia la mamma di Camila.
Ci saluta e ci fa entrare.
Varco la soglia e finalmente la vedo scendere le scale.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti!
Ecco il primo capitolo... Spero vi piaccia!
Tutti i capitoli saranno almeno di mille parole.
Buona lettura!😘

L'amore che ci legaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora