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La tv era accesa su un canale per bambini.

Jimin avrebbe cambiato immediatamente canale se solo in quel momento non avesse suonato il citofono, avvisandolo dell'arrivo del tanto atteso fattorino. Quella sera si sarebbe dovuto trovare seduto in un ristorante sfarzoso gestito da un suo amico di vecchia data (evento più unico che raro visto le sue difficoltà economiche che a malapena lo facevano arrivare a fine mese) mangiando ostriche e bevendo del gustoso vino rosso mentre invece, pensò afflitto, devo consolarmi con del take away.

"Si??"  rispose al citofono frettolosamente. Aveva la testa altrove, voleva solo spegnere quel baccano che proveniva dalla televisione.

"Ristorante"
"Ah...s-si, secondo piano a destra"

Jimin aggrottò le sopracciglia sentendo una voce diversa dalla solita a cui era abituato: solitamente le consegne venivano incaricate al suo migliore amico Taehyung che pur sapendo del brutto vizio di Jimin di ordinarsi da mangiare verso l'orario di chiusura trovava sempre il modo di garantirgli la cena, trattenendosi a lavoro più a lungo del turno prestabilito. Eppure quella sera Taehyung non arrivò e ciò fece insospettire Jimin che prima del dovuto sentì il campanello della porta suonare. Ora è anche Flash, pensò ironicamente, ricordandosi che il suo condominio non aveva l'ascensore.

Con i capelli arruffati e i vestiti sporchi di residui di noccioline si avviò verso la porta che aprì rapidamente, trovandosi davanti una figura alta, vestita tutta in nero con un cappellino rosso fuoco. Con grandi occhi da cerbiatto lo guardava incuriosito dall'alto, probabilmente notando il disordine dei suoi vestiti.
Jimin si fermò un momento a ricambiare lo sguardo dello sconosciuto che intanto gli porse la busta con il cibo caldo.

"Sono 27000 won"  ruppe il silenzio distogliendo l'attenzione di Jimin dai suoi occhi al portafoglio che teneva in tasca. Gli porse il denaro che il ragazzo si curò di contare sul palmo delle sue mani soffici e grandi prima di alzare lo sguardo verso  Jimin, intento a cercare di non mordersi le labbra mentre osservava lo sconosciuto.

"Il resto puoi tenerlo" lo precedette Jimin che si appoggiò alla porta senza distogliere lo sguardo dal fattorino che confuso si chiese perchè quel ragazzo così trasandato lo stesse trattenendo più del dovuto sull'uscio.
"Posso aiutarti?" chiese sottovoce il ragazzo che iniziò a sentire l'imbarazzo del silenzio crescere. Ancora una volta Jimin tornò sulla Terra e quasi non si strozzò dopo essersi reso conto di star studiando il fattorino da troppo tempo.

"No ecco...di solito...a quest'ora c'è il mio migliore amico di turno..."
"Intendi Taehyung? Credo non stia molto bene, per un po' ci sarò io"
"Capisco..." dondolò sui talloni, guardandosi intorno.
"Come ti chiami?"
"Jungkook"
"Jungkook..." ripeté Jimin che finalmente si decise ad indietreggiare per lasciar andare il ragazzo.
"Allora...buona serata" si chinò per salutarlo e poco dopo lo seguì anche Jungkook, che gli rivolse un sorriso.
"Anche a te...posso darti del tu?"
"Si certo! A proposito, io sono Jimin" rispose alzando involontariamente la voce. Jungkook si limitò a sorridere di nuovo, si chinò per l'ultima volta e si diresse verso le scale. Jimin accostò la porta e quando fu sicuro che Jungkook fosse sceso di qualche piano si affacciò per continuare a seguirlo con lo sguardo fino a quando la sua figura non uscì dal portone. Jimin indietreggiò per poi chiudersi la porta dietro, si chinò per terra passandosi una mano fra i capelli poggiando la busta col cibo accanto a lui, sospirando.



Jungkook accarezzò con i polpastrelli i fianchi di Jimin che con un brivido inspirò profondamente, sentendo le sue mani affondare lentamente nelle gambe che istintivamente allargò per potersi trovare confortevolmente sopra Jungkook. Lui lo guardava mentre si toglieva la maglietta, buttandola non si sa dove a terra facendo sorridere il ragazzo sotto di lui che improvvisamente si avvicinò al viso di Jimin per lasciargli un bacio casto sulle labbra, trasformatosi poco dopo in un bacio affamato e bagnato. Giocavano con le mani, strusciandole sui propri corpi a vicenda fino a soffermarsi sul rigonfiamento nei boxers.

𝒅𝒆𝒍𝒊𝒗𝒆𝒓𝒚! ー jikook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora