Iniziò così il sabato mattina, che doveva apparire perfetto agli occhi di Nicole. È il suo compleanno.
Non aveva intenzione di uscire di casa, sarebbe stata subito soffermata da parenti e vicini di quartiere, solo per dei banali auguri. L'unica persona che avrebbe voluto vedere sarebbe stata Sophie, ma non era giorno di scuola.. come avrebbe potuto incontrarla? Con la scusa del suo compleanno? No,no assolutamente no, troppo egocentrico.
"E.. ora cosa faccio? Faccio i compiti e poi..?"
Riflettè Nicole, mettendosi le mani fra i capelli. Andò verso lo zaino, lo aprì in modo svogliato, scorrendo la mano fra i libri.
Coltrollò il diario, notando una materia in particolare, da finire entro lunedì. Ricontrollò i libri, più e più volte, poi si accorse di aver dimenticato una materia scuola. Ciò le rompeva, doveva uscire, sopportare gli auguri, prendere il libro, ritornare a casa e sopportare i saluti di ritorno dei vicini. Questo era così noioso.
Nicole, nonostante il sole cocente, si mise una grande felpa nera. Il trucco era abbinato a essa, aveva solo paura che la matita si sciogliesse prima o poi, dato il sudore che l'afa le stava procurando.
Uscita di casa si diresse verso una vietta, spesso poco 'vissuta' durante i week-end, causa che tutti erano a godersi questo grande giorno in piscina o sicuramente al mare.
Camminò con passi veloci. La felpa si stava surriscaldando, il sole batteva e l'aria mancava. Il viso di Nicole divenne sempre più sudato, più bagnato e sicuramente più appiccicoso del solito. Non sopportava la sporcizia, nemmeno i laghi che le si creavano sotto le ascelle. Con il sospiro sempre più corto, entrò nella scuola. Erano restati solo alcuni studenti che facevano parte del corso recupero di latino. Si tolse la felpa prendendo un respiro, aveva gli occhi lucidi e le palpebre nere per colpa della matita sciolta.
Si diresse verso gli spogliatoi, si tolse tutto in modo liberatorio, il reggiseno lasciato sulla panchina, gli slip appesi e il resto dei vestiti buttato lí, senza cura.
Si guardo allo specchio più volte, sciacquandosi il viso.
Lasciò l'acqua del lavandino scorrere, quando poi quell'unico rumore fù accompagnato dai passi di una persona, che si stava avvicinando allo spogliatoio. Nicole si girò, e a quell'occhiata intravide la bidella, che la guardò ridacchiando.
-Nicole, tanti auguri. Scusa il disturbo ma stavo passando a pulire, ma dato che ci sei tu passo più tardi. Approposito, una persona ti vuole vedere, sempre se non ti dà imbarazzo.-
Disse la bidella sorridendo per poi guardare il pavimento bagnato e sporco. Nicole annuì accettando la proposta, rimanendo immobile, con le mani strette, segno noto di nervoso e tensione. La bidella si avviò verso la segreteria, lasciando l'entrata libera a Sophie, che sbucò da dietro l'angolo.
-Nicole io..-
Si soffermò ad osservare il corpo nudo dinanzi a sè. Aveva un corpo che suscettiva eccitazione. Le curve erano dolci, erano molto più ampie sul sedere e sul seno, che tendevano a risaltare in primis. A differenza di molte quindicenni non sviluppate, Nicole aveva un seno maturo, fortunatamente più piccolo di quello di Sophie, che lei stessa lo riteneva troppo ingombrante.
Il rossore si fece sempre più visibile sulle gote di Sophie, che deglutendo strinse le mani al pacco che teneva in mano. Era il regalo che aveva preso per Nicole, lo aveva preso con amore ma nonostante ciò tremava fra le mani di Sophie. Era emozione, eccitazione, o tensione? Forse un mix di tutto questo.
Sophie accennò un sorrisino, esitando alla vista di tutto quello splendore.
-T-tanti auguri!-
Balbettò Sophie, porgendo in avanti il pacco, contenente un pensierino.
Nicole indietreggiò, il cuore le stava per esplodere, eppure nonostante la rinfrescata continuava a sentirsi sempre più accaldata ed emozionata. Nemmeno provava imbarazzo perché oramai, ne aveva fatti di sogni segreti su lei e Sophie nude, in più era uno dei suoi grandi desideri sessuali.
Stavano lì a fissarsi, le due ragazze prese da questo sentimento, che cercavano di nascondere.
Sophie prendendo iniziativa, scoprí il pacco, di cui poi il contenuto ha fatto spalancare gli occhi a Nicole. Erano dolcetti, o meglio, specie di dolciumi al solo caramello, che emanavano un nauseante e dolce profumo. Sembrava di essere in uno di quei baracconi, dove assordati dall musica, giravi giostra per giostra, seguendo il profumo che veniva da ogni bancarella. Il profumo era sempre proveniente da shifezze colossali, altamente dolci e zuccherose, che solo alla troppa presenza di quel dolce nell'aria ti saliva una nausea perenne, che ti faceva odiare ogni dolciume alla sola vista per una settimana.
Quella stessa dolcezza, ora era nell'atmosfera dello spogliatoio. A differenza dei baracconi, lí potevi esser assordato dall'imbarazzo che si celava fra Sophie e Nicole. Non si riusciva a sentire una parola spiccata, una frase compiuta, nulla di ciò. Solo qualche esito, qualche iniziale di vocale, ma nulla più.
Il ghiaccio venne rotto, Nicole coprendosi il seno s'avvicinò alla bionda che la stava guardando, con espressione sognante ed intimidita.
-Grazie per gli auguri e.. il regalo! Non dovevi..già.-
Erano parole sospese quelle di Nicole, quasi spezzate dalla saliva che continuava ad inghiottire, per la tensione che le stava appallottolando lo stomaco.
Indossó un accappatoio, ormai incominciava a sentire freschetto, e sicuramente era più educato stare coperte, anche perché i regali non si consumano mica da nudi.
La bionda Sophie appoggiò il vassoio di dolciumi sulla panchina, ne prese uno di caramello, e lo avvicinò alla bocca di Nicole, che stava quel poco distante da lei.
-Dimmi se ti piace! Fai aaaahmm..-
Quella tonalità scherzosa di Sophie, serviva solo a staccare la tensione che si era creata. Non serviva a molto, ma giusto quel poco per riattivare una conversazione.
Ci fosse stata paura, terrore, agitazione, allegria, tristezza o come adesso tensione, Sophie avrebbe lo stesso continuato a ridere, in qualunque atmosfera. Quel sorriso era sempre stampato sul suo volto, una specie di chiave per il cuore di Nicole.
-Quel sorriso, può ammaliare molte persone, ma può solo essere mio. Perché questa mia chiave, non può mica esser visibile a tutti. Forse da adesso lo sarà.. Perché andrà a finire così, lo so.-
Le parole confuse e dirette di Nicole impallarono Sophie, che farfugliò parole incomprensibili persino a se stessa.
I passi si fecero sempre più lenti, piccoli all'avvicinarsi dei loro corpi. Tutte e due avevano il cuore che stava per esplodere. Tutte e due avevano il viso in pieno rossore e in pieno calore, come se fossero state in cucina davanti a pentole bollenti per ben 3 ore.
Infatti era così, perché allo spalancare delle labbra di Nicole, Sophie strizzò gli occhi. Eppure.. eppure non era successo ancora quel peccato mortale, che le avrebbe accompagnate per tutta quella giornata.
Esatto, non era ancora successo. Le labbra di Nicole afferrarono il caramello, e con lui assaporò anche le dita di Sohpie, che non volevano mollare il dolciume.
La saliva stava sciogliendo in piccole gocciole appiccicose il caramello. Colavano dalle dita, lungo tutta la mano della bionda, mentre alcune scorrevano dalle labbra di Nicole sino al mento, per poi giungere al collo. Afferrò con i denti il caramello, lo staccò dalle dita di lei, e lo lasciò scogliere in bocca.
Si squagliò completamente, lasciando un dolce sapore nella lingua di Nicole.
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Aveva il nauseante sapore del caramello
RomanceNicole, liceale lesbica, pronta a tutto per conquistare il cuore di Sophie. La vita scolastica ormai diventata noiosa per la protagonista, presto assumerà il dolce e nauseante sapore del caramello.