Mika, Bevi

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"Mika, bevi."
Il moro e il biondo si guardarono negli occhi.

"No."

"Bevi ho detto."

"No. L'ho già fatto una volta e mi è bastata, non mi serve più."
Mika non voleva ferirlo.
Non di nuovo. 

"Non mentire!"
Ma Yuichiro era testardo, non si sarebbe arreso, non voleva vederlo morire ancora.

"Non sto mentendo, Yuu-chan."

"Si, invece! I vampiri devono bere per forza del sangue umano!"

"Posso anche farne a meno."

Era una bugia.
E Yuichiro lo sapeva.

"Bevi."
Il moro si sbottonò i primi bottoni della camicia lasciando intravedere parte del collo e della spalla.

Mika deglutì.
Poteva sentire il sangue scorrere sotto quello strato sottile di pelle.

"No." Scosse la testa più volte, come per convincere anche se stesso.

Deglutì ancora.

"Mika ti prego..." il moro aveva le lacrime agli occhi. "Sai cosa ti succederà se non bevi del sangue umano... ti prego... so che ne hai bisogno... non voglio perderti di nuovo... bevi..."

Mika non poteva vederlo in quello stato, ma non poteva nemmeno bere quel delizioso, succulento, dolce sangue.
Non poteva.

Deglutì un'ennesima volta.

"Mika." Yuu lo riportò alla realtà. "Bevi."

Quando il moro cercava di avvicinarsi, il biondo si allontanava.

Mikaela deglutì di nuovo.
"Yuu-chan... io... non voglio..."

Il minore si avvicinò velocemente e con la mano sulla nuca del biondo, gli spinse la testa contro l'incavo del suo collo, proprio come la prima volta.
Il moro sentì il respiro dell'altro farsi sempre più veloce.

"Yuu-chan, io..."

"Mika, fallo."
Inclinò la testa leggermente verso destra per facilitare il compito al vampiro.

"Mi dispiace."

Il moro chiuse gli occhi quando sentì le labbra di Mika sulla pelle sensibile del collo.

Un attimo dopo, quando avvertì i canini affondare nella carne, una sensazione di piacevole calore si diffuse in tutto il corpo.

Emetteva gemiti sempre più frequenti, mentre Mika affondava di più i canini nel suo collo per poi morderlo una seconda volta.

Ma quella volta era diversa.
Mika non usava la solita delicatezza che lo caratterizza.

"M-Mika…!" Gli stava facendo male.
Gli strinse forte i capelli biondi, ma Mika continuava a bere avido.

Il moro continuava a gemere sempre più forte e la testa cominciava a girare.

Sentì le ginocchia deboli, sempre più deboli, sarebbe crollato miseramente a terra se Mika non lo avesse tenuto dolorosamente per le braccia.

Mi Dispiace, Scusami, GrazieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora