stanza 406

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Una settimana dopo la mia ultima visita Brad finalmente si era svegliato. La madre di Brad aveva chiamato verso le otto di sera e fui io a rispondere al telefono. Appena mi dette la notizia scoppiai in lacrime e mi si levò dallo stomaco un peso che tenevo ormai da più di due mesi, un peso che tenevo da troppo tempo. Il giorno dopo fui, per la prima volta, felice di andare in ospedale. Questa volta però venne anche mia madre. Entrammo nella stanza e la madre di Brad stava seduta su una sedia affianco al letto. Apenna ci vide entrare ci sorrise e disse 'Vi aspettavamo, Brad amore c'è Tristan, ti è venuto a trovare'. scosse un pó la mano al ragazzo il quale aprì gli occhi, alzò leggermente la mano in segno di saluto e poi richiuse gli occhi. Dopo il coma è difficile che la persona riprenda tutte le attività motorie e fa fatica a compiere quelle poche che sa riesce a fare. -Lo dimetteranno la settimana prossima e dovrà continuare la fisioterapia a casa. Dovrà stare in sedia a rotelle e poi potrà passare ad usare le stampelle-. ci disse la madre di Brad la quale mi chiese se la settimana dopo avrei avuto voglia di passare del tempo con suo figlio e ovviamente accettai. Dopo circa 20 minuti io e mia madre tornammo a casa. Non vedevo l'ora di passare del tempo da solo con Brad e pensai che una volta che il ragazzo si fosse ripreso del tutto gli avrei rivelato i miei sentimenti per lui.

Arrivai davanti casa Simpson e suonai il campanello. Mi aprì la porta la madre di Brad la quale penso che stesse cucinando perché in casa c'era un odore buonissimo. -Ciao Tristan accomodati. Seguimi, Brad è di sotto nel letto in camera, fa ancora un pó di fatica a parlare ma si sta rimettendo piuttosto in fretta- mi disse. Scesi le scale e vidi Brad disteso nel letto con il telecomando della tv vicino ad una mano, la sedia a rotelle vicino al letto e dei libri sul suo comodino. Vicino al televisore c'era anche una bombola dell'ossigeno la quale, come ci aveva detto sua madre in aspedale, serviva solo nel casi in cui Brad si fosse sentito male. -Brad è arrivato Tristan- Brad voltò la testa. -Ehi- mi disse con un'aria stanca. -Vi lascio soli, vado a finire di cucinare - ci disse sua madre mentre risaliva le scale. -Come ti senti oggi?- chiesi mentre mi sedevo sul letto affianco a lui. -Dicono che sto migliorando- prese fiato - e non vedo l'ora di staccarmi definitivamente da quella sedia a rotelle-  -Vedrai che ritornerai identico a prima dell'incidente. Cosa stavi guardando alla tv?- gli chiesi per cambiare argomento. - 'Colpa delle stelle', ma visto che a te non piace sceglierò qualcos'altro- mi disse. -No Brad guarda quello che vuoi, a me va bene qualsiasi film tu scelga- -Sei sicuro? prima accetti di venire a casa mia e poi ti subisci anche 'Colpa delle stelle', dovrebbero farti una statua- disse il ragazzo mentre riprendeva fiato più volte -Brad sono felice di essere qua con te, credimi- gli sorrisi e lui fece lo stesso. -Mi potresti prendere la coperta che sta sopra la poltrona?- mi chiese. Presi la coperta e la misi sul suo corpo dopo di che il ragazzo mi ringraziò e aggiunsi -Non ti abituare a tutto questo lusso- -Tranquillo, non vedo l'ora di usare le mie gambe per prenderti a calci- -Allora spero proprio che tu e la sedia a rotelle diventiate migliori amici- Brad rise e di conseguenza lo feci anche io.

Mi ero sbagliato a giudicare quel film senza nemmeno averlo visto, la relazione tra i due protagonisti era bellissima; Augustus non voleva rinunciare all'amicizia di Hazel nonostante la ragazza fosse 'una bomba ad orologeria pronta ad esplodere'. Non lo posso negare, quel film da un lato mi rese triste, e mi immaginai come dovesse essere perdere Brad. In oltre mi innamorai di Brad nella stesso modo in cui Hazel si innamorò di Augustus cioè nella stessa maniera in cui ci si addormenta, piano piano e poi profondamente.

Una volta finito il film era ora di cena e dovevo tornare a casa -Devo andare, si è fatto tardi- dissi mentre mi alzavo dal letto -Tristan?- -Si Brad- -Puoi venirmi a trovare quando vuoi, mi sento solo e lo sono stato per troppo tempo- -Contaci- gli sorrisi e salii le scale. -Arrivederci signora Simpson!- dissi affacciandomi dalla porta della cucina. -Arrivederci caro e grazie per essere passato!-. Mi diressi verso la porta e uscii. Sentivo di dover recuperare tutto quel tempo perso con Brad durante il coma e avevo una voglia tremenda di farlo sentire bene il che significava far sentire bene me stesso.

☆Ecco il quarto capitolo, spero vi sia piaciuto anche questo e se volete lasciate un commento!☆

stanza 406 / tradley (the vamps)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora