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Machi si guardò intorno, stordita. Era in una cella, assieme ad Atsuya. Quel luogo le sembrava terribilmente familiare. Si alzò piano e si avvicinò alle sbarre. Era come se la cella si trovasse in una cantina. Dove l'aveva già vista? Non capiva. Sospirò e provò a svegliare Atsuya, che era ancora svenuto. Non le piaceva star là. Aveva un orribile presentimento.

Pov's Ai

《KAGEYAMA REIJI LASCIA SUBITO ANDARE I RAGAZZI!!!》 continuo a gridare, ammanettata alla parete della mia camera. Gli altri sono nelle mie stesse condizioni in altre stanze da quanto ho capito. Continuo a gridare finché Kageyama non apre la porta infuriato.
«Ai Kageyama!!! Smettila immediatamente!!!» mi ordina come se facessi ancora tutto ciò che mi dice.
«Lascia andare me e gli altri, Kageyama!»
«Non mi chiami più padre?»
«Tu mi hai sempre e solo usato! Per me non sei un pa-» inizio a dire, ma mi arriva un pugno in faccia, poi un calcio sulla pancia. Sputo sangue. Lo odio.
«Non osare più parlarmi in questo modo, chiaro mocciosa?»
Non rispondo, stringo i denti e sputo sulle sue scarpe, solo per farli un dispetto. Lui mi tira un calcio in faccia, dopodiché se ne va. Diavolo! Lo odio, lo odio, lo odio!
«TI ODIO KAGEYAMA REIJI!!!» grido, così forte che dopo mi fa male la gola. Accidenti, come posso liberare gli altri?! Anzi, prima devo liberare me stessa... Diavolo, pensa Ai. Pensa...! Se non sbaglio dovrei avere una forcina in tasca... Fortunatamente le manette hanno le catene attaccate al muro abbastanza lunghe, quindi cerco di prenderla e dopo vari tentativi ci riesco. Smanetto un po come riesco e alla fine apro le manette. Esco sul balcone. Conosco questa casa come le mie tasche. So bene che tutte le stanze hanno un balcone e la distanza tra due balconi è circa 20 centimetri. Salto e mi ritrovo sul balcone di un'altra stanza. Spio dentro e noto Daisy. Spacco subito il vetro ed entro nella stanza. La mia amica mi guarda basita.
«Ai? Come hai fatto a liberarti e a venire qui??»
«Non fare domande»
La libero e le dico di aspettare sul suo balcone, io intanto salto sul prossimo e faccio la stessa cosa con gli altri componenti della mia squadra e riesco a trovare anche molti giocatori della Tekoku. Sfortunatamente non trovo Machi e Akio. Alla fine ,della mia squadra, manca solo James, ma quando ho guardato dal vetro dell'ultima stanza ho visto che non era incatenato, bensì parlava con Kageyama. Sembrava essere soddisfatto di qualcosa.  Faccio segno agli altri di saltare giù dai balconi. Siamo al primo piano e con i nostri allenamenti non è niente un salto così. Vorrei continuare a cercare i ragazzi che mancano, ma non c'è tempo. Io e gli altri corriamo verso una direzzione precisa, verso la Teikoku. Dobbiamo organizzarci

Un duro colpo ||U.T.A.T.|| #Marten Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora