3. Sei divertente🌹

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<<Bene, iniziamo.>>
Tiro fuori una lavagnetta.
<<Evviva...>>, sbuffa mia sorella.
<<Ho preparato un piano eccezionale!>> esclamo indicando la mia mappa.
<<Tu hai problemi seri. Dobbiamo solo andare a comprare la carne alla nonna.>>
<<Ma io devo spiare Filippo. Vuoi sentire il mio piano o no?>>
Okay, sto diventando una stalker.
<<No.>>
<<Innanzitutto, andiamo dal macellaio; al ritorno ci intrufoliamo dietro la siepe e farò la spia con il mio nuovo cannocchiale...>>
<<Hai detto ''cannocchiale''?>>
<<Sì, questo.>>
Glielo mostro.
<<Dove l'hai preso?>>
<<Ho rovistato tra le cose del nonno.>>
<<Okay... Ma sei sicura che troveremo questo Filippo lì?>>
<<Lo spero. Ieri era lì alle diciassette e trenta, perciò, dobbiamo essere puntuali.>>
<<Ancora mi chiedo perché ti sto aiutando a fare questa cosa.>>
<<Perché sei mia sorella e mi vuoi bene.>>
<<Sinceramente adesso vorrei darti una padellata sulla testa, sorellina.>>
Deglutisco.
<<Dicevo... Quando si alzerà e verrà dalla nostra parte, io gli andrò incontro e tu porterai la carne alla nonna. Così vivremo per sempre felici e contenti.>>
<<Sei un caso clinico.>>
<<TU NON CAPISCI!>> urlo.
Si tappa le orecchie.
<<Ed ecco che inizia...>>
<<Io devo conquistarlo, sposarlo, avere dei pargoletti e fargli respirare un po' di smog nella nostra città!>>
<<Non credi che tu stia degenerando? Nemmeno lo conosci.>>
<<NO! Questa inutile vacanza servirà per accalappiare Filippo.>>
<<E se non ci riuscirai?>>
<<Semplice: lo rapirò e gli farò il lavaggio del cervello facendogli credere che io sia la sua ragazza.>>
Inizio a fantasticare.
<<Ma te li immagini i miei figli con dei bei occhi verdi e la pelle chiarissima?>>
<<Ehm... Io vado ad aiutare la nonna a ricamare.>>

<<La nonna cosa deve fare con tutta questa carne? Il pranzo di Natale? E poi, potresti aiutarmi a portarla?>>
Mi ha dato una lista enorme.
<<No, sei stata tu a trascinarmi in...>>
<<NON. CI. POSSO. CREDERE.>>
<<Cosa c'è?>> chiede allarmata Martina.
<<Lassù c'è Filippo!>> sussurro.
<<Dove?>>
Lo indico.
<<Wow! Non posso proprio biasimarti, è veramente carino.>>
<<È bellissimo.>> Lo guardo con gli occhi a cuoricino. <<Sbrigati, dammi il cannocchiale!>>
La scuoto.
<<Aspetta... Ecco, tieni.>>
Sbuffa.
Faccio cadere il sacchetto con la carne sul suo piede.
<<Che male!>>
<<Adesso riesco a vedere la sua espressione mentre legge il libro. È così tenero.>>
Mi sto innamorando.
<<Deb?>>
Picchietta sulla mia spalla.
<<Cosa c'è? Non vedi che sto guardando Filippo?>>
<<Ti avviso che Filippo ci sta guardando.>>
<<Ah, ah.>>
<<E si sta avvicinando.>>
<<Wow, che bei occhi.>>
Me lo ritrovo davanti.
Il mio cuore ha perso un battito.
Caccio fuori un piccolo urlo e faccio cadere il cannocchiale.
Che figura di merda.
<<Hey, Deb.>>
Ho già detto che amo la sua voce?
Raccoglie il cannocchiale e me lo porge.
Lo prendo con le mani tremanti.
Dannazione!
Perché mi fa questo effetto?
Non lo conosco nemmeno.
Credo che mi abbia fottuto il cervello.
<<Hey, Filippo.>>
<<Stai bene?>> Mi tocca la fronte. <<Perché stai tremando?>>
<<Sarà il freddo.>>
Ma che dico?
Ci sono quaranta gradi all'ombra.
Teniamoci pronti per le figure di merda a raffica.
Mia sorella ridacchia.
Le dò una gomitata per farle capire che ho bisogno d'aiuto.
<<Voleva dire che dal macellaio c'era l'aria condizionata e sentiva freddo.>>
Martina, sei la mia salvezza.
<<Ti giuro che non ho fumato canne.>>
Martina si sbatte la mano sulla fronte.
Sì, devo sempre rovinare tutto.
Filippo ridacchia.
Anche ieri ridacchiava.
Faccio così ridere?
<<Che cosa osservavi con quel cannocchiale?>>
Mio caro Filippo, non avresti potuto fare una domanda migliore?
<<Stavo osservando i procioni.>>
<<Procioni? Non ci sono procioni qui.>>
Sono nella merda.
<<Cioè... Volevo dire...>>
Guardo mia sorella con uno sguardo che dice ''salvami''.
Lei alza le braccia come per dire ''adesso te la cavi tu''.
All'improvviso un cane ruba il sacchetto con la carne e scappa.
<<Merda>> sussurro.
Lo rincorro.
Perché a me?
Filippo e Martina mi aiutano a rincorrerlo.
Mi sembra di essere la protagonista di un film comico.
Da un lato, però, questa situazione mi ha salvata da un'altra figura di merda.
Adesso la carne è spappolata sull'asfalto e il cane si sta godendo la sua cena.
Ci sediamo su una panchina distrutti.
<<Perfetto, adesso la nonna ci ucciderà con il bastone>> dico.
Quaranta euro di carne buttati.
<<Ucciderà te, io non c'entro niente.>>
<<Sei stata tu a lasciare il sacchetto incustodito.>>
<<Sei stata tu a farlo cadere sul mio povero piede.>>
Povero Filippo che, essendo seduto in mezzo, deve sopportare le nostre urla.
<<Okay, okay... Adesso si risolve tutto>>, ci ferma Filippo mettendo una mano sulla mia spalla.
Sto per svenire.
E non credo per la corsa, ma per il suo tocco.
Devo controllarmi.
<<Deb, se vuoi posso accompagnarti a ricomprare la carne>> suggerisce.
<<Certo, è un'ottima idea. Non è vero, sorellina?>> risponde mia sorella.
<<Ehm... Sì, d'accordo.>>
<<Bene, io vado.>>
Mi fa l'occhiolino.

Bene, la mia paghetta se n'è andata spendendo quaranta euro di carne.
Ma ne è valsa la pena, perché sto passando del tempo con Filippo.
Diciamo che il mio piano ha funzionato (con qualche problema, però).
<<Sei sicura che non hai bisogno d'aiuto? Sembra pesante quel sacchetto.>>
<<Tranquillo, ce la faccio. E poi, ti ho già coinvolto in questa strana situazione e non vorrei crearti altri problemi.>>
<<Non ti preoccupare. Sei divertente.>>
Non so se mi stia prendendo in giro o mi abbia fatto un complimento.
<<Oh, grazie.>>
Mi cade il sacchetto sui piedi.
Impreco mentalmente.
Scuote la testa
<<Ci penso io.>>
Lo prende con facilità.
<<Sei gentile.>>
Si può ordinare su Ebay un ragazzo del genere?
È così perfetto.
<<Me l'ha insegnato mia nonna di essere gentile con le ragazze.>>
<<Mia nonna invece mi ha insegnato che se si scioglie il piombo il giorno di San Giovanni, si può prevedere il futuro marito.>>
<<Ah, davvero?>>
Sorride.
<<Non l'ho mai provato. Non mi fido tanto di mia nonna.>>
Sorride di nuovo.
Mi vuole morta.
Se continua così, dovranno portarmi a casa con l'ambulanza.
<<FILIPPO!>> urla qualcuno da dietro.
Ci voltiamo.
Un ragazzo moro corre verso di noi.
Filippo sbatte una mano sulla fronte.
<<Chissà cosa avrà combinato 'sta volta.>>
<<Lo conosci?>>
<<È il mio migliore amico e coinquilino.>>
Il ragazzo si piega in due e respira affannosamente.
<<Lori, perché sei tutto insaponato?>>
<<Ti ho cercato ovunque... Ho combinato un casino con la lavatrice. Devi aiutarmi.>>
Il moro riinizia a correre.
Filippo mi prende per mano ed iniziamo a correre dietro allo strambo amico.
Fortunatamente non sono l'unica ad essere strana.
Un momento...
Filippo mi sta tenendo per mano.
MI SENTO MALE.

<<Grazie, ragazzi. Mi avete salvato la vita.>>
<<Figurati>> rispondo.
<<Oggi ho avuto a che fare con due combinaguai>> dice Filippo prendendo delle birre.
Sorrido.
Si siede.
<<Ma come vi siete conosciuti voi due?>>, cambia discorso Lorenzo.
<<Gli sono caduta addosso>> rispondo con nonchalance.
<<Mentre dormivo>> continua Filippo.
<<Interessante...>>

Torno a casa tutta insaponata.
Simpatico l'amico di Filippo.
Credo di aver trovato il mio sosia maschio.
È davvero strambo.
Ancora mi chiedo come abbia fatto a far ''esplodere'' la lavatrice.
<<Deborah, come sei ridotta!>> esclama mia madre.
<<Cosa ti è successo?>> chiede mio padre.
<<Storia lunga... Ecco la carne.>>
Scappo di sopra seguita da mia sorella.
<<Com'è stata l'uscita?>> chiede.
<<Molto schiumosa.>>
Mi chiudo in bagno lasciando mia sorella perplessa.
Che giornata...
E pensare che avrei dovuto solo comprare la carne!

Hey.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Vi ringrazio per averlo letto.
P.S.
Come potevo non aggiungere Lorenzo?
Baci.
-M.

Niente male questa vacanza! - IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora