Lei e il mio stomaco

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Bene, sono qui nel letto con la testa che continua a frullare pensieri su pensieri, paranoie su paranoie. Mi fa male lo stomaco. Non dovevo lasciarla andare via così. Volevo andarci piano, conoscerla man mano. Come lei ha conosciuto velocemente quell'altro. Sono una persona migliore con la mia persona giusta dice lei. Cosa sono io? Sono stupido di sicuro perché non mi sono fatto avanti, sono paranoico, molto, sono strafottente perché non me ne fregava di un'altro possibile scorrere del tempo, sono troppo temporeggiatore. Ora però non sono nulla senza di lei, senza il suo sguardo, senza il suo sorriso. Per lo meno devo rialzarmi perché mi sono sporcato troppo di terra e di calpestii.

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