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Ricordai solo di aver fatto una lunga e interminabile dormita fino a quando non mi svegliai in una stanza, non di casa mia, e nemmeno una stanza qualcunque dato che avevo una macchinetta che faceva Bip ogni secondo e tante, ma tante, cose attaccate al mio corpo.
Appena aprì gli occhi vidi mia mamma che era seduta e con la testa appoggiata sul letto ormai persa in un sonno profondo.
<<Buongiorno>>
Solo in quel momento capì che in quella stanza non c'eravamo solo io e mamma ma anche Jonh.
<<Cos' è successo?>>
Avevo un gran mal di testa e avvolte vedevo sfocato.
<<Incidente di percorso>>
<<Non avrei dovuto fidarmi di te>>
<<Nemmeno io avrei dovuto fidarmi di me stesso sai..>>
<<Come sto?>>
<<Apparte i capelli in disordine e la faccia cadaverica dici? Bha niente male>>
<<Che vergogna>>
<<Non devi>>
Quel John iniziava a starmi simpatico.
<<Ma io cos' ho? E tu cos'hai?>> chiesi.
<<Io frattura al gionocchio e gomido.
Tu eri coma fino a ieri, poi sta notte sei uscita dal coma e ti hanno portato qui.
Sono le 5:39 am e tu hai già ripreso conoscenza>>
<<Coma? pensa i miei..>>
Mia mamma si svegliò pochi secondi dopo e sembrava non crederci
<<Oh, amore mio!>> esclamò.
<<Mamma..>>
<<Ti sei svegliata, sapevo ce l'avresti fatta>>
Perché? non era sicuro che ce la facevo?
<<Vado a chiamare tutti.>> continuò ed uscì dalla stanza.
Notai ben presto che i genitori di John non c'erano.
<<I tuoi genitori?>>
<<Oh..Eh bhe loro sono venuti prima che ti svegliavi>>
<<Ah..Capisco>>
Dopo due orette passate a chiacchierare com John e tutta la mia famiglia chiesi all'infermiera se, per la notte, poteva unire i letti da così poter vedere un film insieme, giocare a un gioco sul cellulare o parlare un po.
Così fece.
Passammo la serata a guardare la tv, giocare al cellulare e a parlare della vita fino all'1:06 di notte che io chiusi, senza nemmeno accorgermene, gli occhi.
#capitolodue >>>>> fine.
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Baciami ancora
Lãng mạn> Keyli e John. Lui: Tipico ragazzo di strada Lei: Ragazza di buona famiglia.