Qualcosa schizzava velocemente fra gli alberi verdeggianti della foresta. Si trattava di Naruto. A prima vista poteva sembrare un semplice ragazzino biondo dagli occhi celesti, ma dietro quell’apparenza innocente si nascondeva il mostro che aveva terrorizzato il villaggio.
Tre persone gli stavano alle calcagna: un uomo, Kakashi, una ragazzina dai capelli rosa, Sakura, e un altro ragazzo dalla chioma corvina, Sasuke. Facevano tutti parte del gruppo 7, e sembravano intenzionati a riacciuffare Naruto a qualunque costo.
Pov Naruto
Devo andare più veloce. Devo scappare. Devo andare lontano. La volpe a nove code, l’assassina del quarto hokage, alberga dentro di me! Sono un mostro!
Voglio andare via. Starmene da solo. Eppure, Kakashi, Sakura e Sasuke continuano ad inseguirmi.
«NARUTO!» chiama Kakashi. Alla sua voce stentorea si aggiunge anche quella stridula di Sakura. Nonostante Sasuke non dica nulla, so che c’è; ho scorto la sua zazzera nera fra gli alberi, poco fa.
Le gambe mi bruciano, barcollano, rischiando di farmi rovinare a terra. Ma non posso fermarmi. Devo resistere.
Una mano mi abbranca il braccio. Stringe forte. Mi fa urlare di dolore e di sorpresa. Le mie gambe cedono. Sono in piedi solo grazie alla stretta che mi attanaglia l’arto.
«Sasuke…» sibilo sollevando lo sguardo verso il ragazzo, che mi squadra con aria di sufficienza con i suoi occhi sottili e vermigli.
«Dove pensavi di andare?» domanda lui con voce roca.
«Lasciami!»
«Dove pensavi di andare?»
«Non sono affari tuoi. Lasciami! Ora!» provo a svincolare dalla sua stretta, ma lui mi storce il polso facendolo scrocchiare.
«Parla.»
Rantolo dallo sconforto.
«Sai, Sasuke, non tutti hanno la fortuna di essere ammirati ed accettati come te. Tu non hai idea di come ci si senta a essere giudicati per ogni azione. Dimmi, sai cosa vuol dire sentirsi responsabili della morte di una persona? No, non lo sai. Qui l’unico mostro…sono io.»
La sua stretta si è indebolita, e io ne approfitto: me ne libero e scatto in avanti, proseguendo la mia fuga.
