Miraculous- Is too late to apologize

Apologize

Il cuore batte estremamente forte all'interno del mio petto, da risultare addirittura complicato ascoltare i miei pensieri.

"Spegni il cervello, chiudi gli occhi ed ascolta il tuo cuore" mi hanno sempre detto, ma come fare quando batte così forte e ad ugual modo per due persone totalmente differenti da non riuscire a comprenderlo? Quale strada prendere?

Chiudo gli occhi, lo faccio ogni volta per mettere a tacere quest'enorme casino, mi perdo ogni volta all'interno dei miei pensieri e una volta entrata non è semplice trovarne l'uscita.

La mia mente è come un labirinto ed io, in questo momento sono completamente bloccata in un bivio. Quale strada prendi se sai che entrambe ti condurranno ad un'uscita, ma differente?

«Dormici su Marinette. Vedrai, la risposta verrà da sé, il tempo risolve ogni problema e rimargina ogni ferita.» sussurra al mio orecchio la piccola Tikki perennemente costretta a subirsi i miei sermoni quotidiani. Ma non è così semplice, non lo è affatto, soprattutto non quando il rumore dei pensieri che invade la mia mente e la potenza del battito del mio cuore, mi impediscono di chiudere occhio, imponendomi di rimuginare costantemente sulla questione a cui non troverò mai risposta. Decido di dare ascolto alla piccola Tikki, nonostante io sappia perfettamente quanto ormai sia inutile, e mi sdraio nel letto supino, osservando il soffitto.

«Ho bisogno di una risposta» rimugino a quelle parole e il volto sofferente di Chat noir, ritorna alla mia mente. L'ho visto struggersi dinanzi ai miei occhi. Provare e riprovare nel suo intento fallendo miseramente, ed ora? ora cosa mi prende? perché il mio cuore disubbidisce ai miei ordini? perché fa di testa sua, impazzendo alla sua vista? Alla fine ci è riuscito, è riuscito in quello che mai avrei creduto possibile: è riuscito a rubare il mio cuore, ma non è riuscito a portarlo tutto via con sé, ne ha lasciato un pezzo, che batte ancora per quel ragazzo che ho amato sin dal primo giorno di scuola, ma che purtroppo mi ha sempre considerata una semplice amica.

Mi chiedo ancora, se quel giorno di pioggia Adrien mi avesse semplicemente ignorata al di sotto di quel portico, se non mi avesse degnata di uno sguardo proseguendo per la sua strada, ora il mio cuore apparterrebbe solo a lui, mio fidato compagno di avventure, non è così?

Lo sarebbe sicuramente, ne sono sicura.

«Per te, My Lady» un suadente e smagliante sorriso affiora sulle sue labbra, mentre si sporge in avanti, nella mia direzione, con uno sguardo ricolmo di dolcezza. Allunga la sua mano verso il mio addome e sgrano gli occhi, esterrefatta. Una semplice rosa rossa si cela al di sotto del mio naso e serro le labbra, in imbarazzo.

io vorrei, lo vorrei davvero, ma... Non posso accettare.

Abbasso il capo lasciando il suo braccio teso a vuoto, dinanzi il mio volto, e lascia cadere la rosa, comprendendo.

«Non l'accetterai mai, non è così? Non sarai mai in grado di accettare i miei sentimenti per te, non è vero?» Deglutisco a fatica mentre sento la gola, ormai secca, bruciare e reprimo le lacrime.

«ho bisogno di una risposta...»

Scuoto il capo e muovo un passo verso di lui senza alzare lo sguardo nel suo. allungo una mano, tremante, verso il suo volto e la poso, con esitazione, sulla sua guancia, accarezzandone la pelle. Lascio avvicinare i nostri volti, accorciando le distanze che li separa, e mi guarda interdetto, sorpreso dal mio gesto. Poso delicatamente le mie labbra sulla sua pelle morbida, marchiando la sua guancia con il simbolo del mio amore segreto. Lo stringo a me e avvolgo il suo collo senza lasciarlo andare, carezzo i suoi capelli e rilascio un sospiro decidendo di parlare.

«Ho bisogno di te...» sussurro al suo orecchio e lo sento irrigidirsi contro la mia pelle, incredulo.

Mi allontano dal suo volto e poso finalmente il mio sguardo, velato dalle lacrime nel suo, restando completamente in silenzio, lasciando che lui comprenda, attraverso il blu, color cielo, ormai sciapito dei miei occhi, ogni mia parola non detta.