the school of hero

È ora di partire

Così mi ritrovai davanti all'armadio cercando qualcosa di meno schifosamente sobrio. Beh mi presento, mi chiamo Daniel Rutherford ed ho 19 anni e per farla breve dovrei avere dei poteri, vi chiederete come ho questi poteri indovinate un po';ereditati dai miei genitori che sono dei perbenisti del cazzo che sfortunatamente hanno avuto me, un ribelle, uno scansafatiche così mi definiscono ed è per questo sto andando in questo "college". Nel frattempo mi finiscono di preparare, decido di mettermi dei jeans neri strappati una maglietta bianca con scritto "Fuck You" e sopra la mia cara giacca di pelle e infine le scarpe, sto li a fissare che scarpe dovessi mettere quando sento mia madre che mi chiama.
<<Dan, hai preparato le ultime cose che dobbiamo caricarle sul furgone>>
Non do nessuna risposta e indosso un paio di anfibi, prendo uno scatole e ci butto le mie ultime cose tra cui un coltellino, la mia collezione di accendini, il mio skateboard e poi ci butto alcune scarpe; esco dalla camera e li trovo mio padre che prende lo scatolone e mi fa un sorriso quasi forzato.
<<Dai ragazzo e ora di andare>>
Faccio finta di niente, alla fine lo so che sono una delusione, sto quasi per scendere dalle scale quando mi dimentico il pacchetto di sigarette.
<<Almeno ora posso fumare senza sentire lamentele>>.
Il nostro cane un Labrador vecchiotto oramai si avvicina a me sorridendo come sempre, mi abbasso per accarezzarlo ma si butta addosso a me.
<<Alla fine sarai l'unico a cui mancherò>>
Faccio in modo che si sposti, mi pulisco dai sui peli e scendo per le scale e vado nel garage dove si trovava il mio gioiellino, una Harley Davidson 883 modello iron, uno splendore per gli occhi con un suono stupendo. Esco dal garage con la moto e vedo i miei abbracciati quasi come gli mancassi di già, mi scappa una risata. Mi affianco al furgone che trasportava tutte le mie cose pronto a partire quando mia madre si avvicina e mi bacia la guancia.
<<Buon viaggio e non dimenticarti il casco>>, il suo viso viene rigato da una lacrima ed un sorriso pieno di tristezza.
<<Non preoccuparti che non vado a morire>> dico con ironia, saluto mio padre e mi metto il casco ;
<<Pronti per l'avventura >> metto le cuffie e il telefono sul supporto, avvio la mia playlist e mi parte subito "Nuclear family" dei green day.

Che me ne pensate di questa nuova storia? Mettete le stelline :3