five: My Love From The Stars

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<<Non vedi che va meglio qui con me?>>
Aveva chiesto Yoongi con dolcezza.
<<Hai ragione hyung. Con te sto sempre bene>>
Aveva poi risposto Jimin, guardandolo con amore.
<<Ora devo andare ma ti prometto, te lo giuro, che sarò qui tra al massimo un'ora.>> il maggiore lo disse con la speranza che in quel tempo in cui doveva assentarsi Jimin non avesse una ricaduta.
Di fatti quella notte, quella dannata notte, il minore non era riuscito a trattenere il dolore. Sussurrava di non essere abbastanza e man mano se ne convinceva ancora di più; le rose che lo guardavano sussurravano a loro volta che lui era bellezza e che meritava tutto l'amore possibile ma, ahimé, le voci nella sua testa erano più forti di quelle parole astratte dette al vento.
Quindi credetemi se vi dico che non ho mai visto scena più angosciante di un ragazzo che si distrugge con le sue stesse mani.
Quella notte, e ripeto: dannata notte, aveva preso la lametta che di nascosto teneva nello zainetto dei vestiti e, piano piano, sui polsi si crearono grandi e piccoli tagli, come vulcani, che facevano fuoriuscire sangue copiosamente.
Ma a lui non bastava.
Voleva di più, di più.
Vidi quelle povere lenzuola color giallo canarino macchiarsi di quel peccato e l'anima del ragazzo che scivolava via dal suo corpo.
Ma ditemi, se l'amore non ci salva, che cosa potrà mai farlo?
Se esistono delle persone che ci vogliamo bene, perché non vogliamo che ci aiutino?
E così Jimin non aveva potuto fare a meno di ricordarsi dei momenti con Yoongi, mentre guardava quelle rose arancioni, e di pensare a quanto sarebbe distrutto e come a lui, Jimin, sarebbe potuto mancare lassù.
Ed ora ditemi, siate sinceri, può essere chiamato paradiso quel posto in cui la persona piú importante della vostra vita non é accanto a voi?
Così il ragazzo aveva fatto ciò che poi gli aveva salvato la vita: schiacciò il bottone per chiamare i dottori.
<<Tranquillo Yoongi hyung. Starò bene...te lo prometto >> gli aveva sussurrato Jimin, accarezzandogli una guancia con delicatezza.
<<Okay. A tra poco>> e con questo non potei non lasciare che un'altra "lacrima" mi cadesse incontrollabilmente. Il mio tempo era agli sgoccioli.
L'ora era passata alquanto in fretta, ma a Jimin sembrarono tanti, tantissimi i giri che quel piccolo orologio appeso al muro aveva fatto.
<<Eccomi Jiminie. Cosa facciamo?>>
<<Coccole?>>
<<Mi piacciono le coccole>>
Si erano sorrisi a vicenda e Yoongi prese posto sul lettino dietro a lui.
Jimin si era seduto tra le sue gambe, appoggiandosi al suo petto, e Yoongi aveva iniziato ad abbracciarlo da dietro dandogli piccoli bacetti sul collo e sulla guancia.
<<Ti prego Jimin...non farlo mai più. Non sopporterei un mondo senza di te perché io vivo per te. Ti amo e cavolo, ti amo cosí tanto>> aveva detto il maggiore, lasciandosi andare in un piccolo pianto liberatorio.
Jimin dal canto suo lo sentiva singhiozzare ed il suo cuore non aveva mai battuto cosí velocemente.
<<Dimmelo ancora Yoon.>>
<<C-cosa?>>
<<Quello che hai detto prima...>>
<<Di non farlo piú?>>
<<No, dopo>>
<<...Che vivo per te?>>
<< Ancora dopo hyung>>
Un piccolo sorriso aveva preso possesso delle labbra del piú grande.
<<Ti amo, ti amo, ti amo>>
Jimin, che non aveva potuto trattenere le lacrime, gli chiese finalmente quello che voleva chiedergli da tempo.
<< Perché fai tutto questo per me, hyung?>>
<<Perché sei l'unica persona di cui m'importi veramente.>>
<<M-ma non sono niente di speciale...>>
<<Per me lo sei sempre stato>>
E le loro labbra si unirono in un bacio.
Quello, avevo notato, era un bacio diverso dagli altri. Era pieno di amore, si, ma anche di passione e desiderio. E mentre il piú grande accarezzava il corpo di Jimin, senza tralasciare sue ferite, il più piccolo passava la mano tra i suoi e capelli verde menta.
Sentivo sussurrare quei "ti amo" e "non ti lascerò mai" e mi ricordo che in quel momento pensai che forse l'amore che avrei tanto voluto donare non fosse qualcosa di irraggiungibile ed intoccabile.
Quella notte, la successiva della "dannata notte", i loro corpi si erano uniti e le loro anime intrecciate a formare una bellissima ghirlanda di fiori rossi e arancioni.
Fecero l'amore ed insieme si erano promessi che il tempo e le illusioni non si sarebbero presi la loro vita.
Così, stesi fra quelle lenzuola ora azzurre, con i respiri affannati e i corpo sudati, Yoongi aveva preso ancora un po' di fiato e gli aveva detto che sarebbero sempre stati insieme.
<<Ti amo tanto Yoongi>>
<<Anche io Jiminie... e ricorda, mi prenderò io cura di te>>

Che Vuoi Che Sia || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora