Passato qualche anno dallultima avventura a Narnia, i fratelli Pevensie, per colpa della guerra, erano stati separati.
I più piccoli, Lucy ed Edmund, erano stati mandati a Cambridge, nella casa sicura del loro zio Albert Scrubb.
Peter, Susan ed Emily invece, erano rimasti in America.
La cosa più difficile di abitare nella casa degli Scrubb, era condividere lo spazio con il loro fastidioso cugino, Eustace.
Un ragazzino dai capelli biondi, il naso da maialino e tante lentiggini sulle guance.
Quella mattina, di ritorno dalla spesa, Lucy trovò una lettera. -Edmund! Cè una lettera da Susan!-
Così i due fratelli si chiusero in camera per leggerla.
-LAmerica è un posto strabiliante, ma niente a che vedere con le nostre avventure a Narnia. Peter ed Emily stanno preparando il matrimonio.- lesse Lucy.
-Non so se ci voglio venire.- borbottò Edmund.
-Dovresti dimenticarti di lei.- commentò laltra.
-Certo, per te è facile, non sei mai stata innamorata in vita tua.-
-Ma per ora viaggiare è troppo pericoloso per colpa dei tedeschi, spero non vi dispiaccia rimanere a Cambridge per qualche altro mese.- continuò lei. -Qualche altro mese?! Come faremo a sopravvivere?!-
Edmund sbuffò.- Tu almeno non condividi la camera con quel pesce lesso.- continuò Ed, riferendosi al cugino. -Loro sono fortunati, sono i più grandi. Noi siamo i più piccoli e ci toccano le cose peggiori.-
Lucy si mise ad osservare un quadro che stava sulla parete: rappresentava un oceano con sopra una nave regale. -Ti sembra familiare questo veliero?- domandò.
-Si, sembra un veliero di Narnia.- rispose laltro. -Proprio per ricordarci che siamo qui e non lì.-
-Cerano due orfani che annoiavano con una tiritera.- intervenne Eustace, entrando in camera. -Sulla storia di Narnia e della sua era.-
Edmund lo guardò con disprezzo.- Ti prego, posso picchiarlo?!-
Lucy continuò a guardare il quadro e iniziò a notare che lacqua stava letteralmente uscendo dalla cornice. -Edmund, guarda!-
Per Edmund e Lucy quello voleva dire che forse sarebbero tornati a Narnia, ma Eustace non capiva.- Adesso lo rompo quel coso!- esclamò, prendendo il quadro in mano.
Di conseguenza, lacqua che ne usciva pervase la stanza e tutti e tre si ritrovarono a dover nuotare in superfice.
Ma quando misero la testa fuori dallacqua, non erano più in Inghilterra.
Davanti a loro cera la stessa nave del quadro e da lì si tuffarono tre uomini.
Crebbero che fossero in pericolo, perciò cercarono di nuotare via in fretta.
Fino a che qualcuno non afferrò Lucy. -Sta tranquilla, ti ho preso.-
La ragazza riconobbe subito la sua voce.- Caspian!-
Sapendo che allora erano al sicuro, salirono tutti sulla barca, anche se Eustace faceva i capricci.
-Che bello, sono contentissima di essere tornata!- esclamò Lucy, mentre Caspian le mise una coperta sopra le spalle.
-Levatemelo di dosso! Aiuto!- gridò Eustace, mentre Ripicì cercava di farlo stare calmo. -Quel topo voleva graffiarmi la faccia!-
-Stavo solo cercando di farvi espellere lacqua, signore.- spiegò il topo.
-H-ha parlato, quel topo ha parlato, lo avete sentito?!- balbettò il bambino, evidentemente spaesato.
-Parla anche troppo.- spiegò Caspian.- Il problema è farlo stare zitto.-
-Che posto è?- chiese Lucy, riferendosi alla nave.
-Benvenuti sul Veliero dellAlba!- esclamò una voce femminile che proveniva dalla prua.
Edmund e Lucy alzarono lo sguardo e videro che il sole alto in cielo illuminava una ragazza con unalta coda di capelli castani e gli occhi azzurri.
-Emily!- esclamarono entrambi sorridendo.
La ragazza gli fece un occhiolino e scese giù aggrappandosi ad una corda. -Il soggiorno è offerto dal principe Caspian, troverete frutta esotica, un capitano un po' burbero, il bagno è ottimo, ma quando si alza la marea si balla un po'.- spiegò Emily, sarcasticamente.
Caspian ridacchiò.- Le piacciono le entrate ad effetto.-
-A proposito di entrate, fratello, hai avuto un bel tempismo a chiamarmi, ero nella vasca da bagno.-
-Oh, non sono stato io, non stavolta.- affermò il principe.
-Pretendo di sapere dove mi trovo!- esclamò Eustace, battendo i piedi a terra come un bambino capriccioso.
-Siete a Narnia.- rispose un minotauro della flotta.
Non appena il bambino vide un minotauro parlare, gli svenne proprio davanti.
-Ehm, ho detto qualcosa di male?-
-Occupati di lui.- gli disse Caspian, prima di salire sulle scalette che portavano al timone. -Soldati, accogliete i re e le regine di Narnia. Edmund il giusto e Lucy la valorosa.-
Emily si schiarì la voce, dato che il fratello si era dimenticato di nominarla.
-Oh e ovviamente la nostra regina.-
Allora tutti i presenti si inchinarono a loro.
Per Edmund e Lucy era un vero sollievo esser tornati.
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Il viaggio del Veliero. (Rivisitata)
FanfictionCONTINUO STORIA "IL PRINCIPE CASPIAN (RIVISITATA)"