Capitolo 1

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Pov's Giulia

Mi svegliai appena sentii suonare la sveglia e scocciata, molto lentamente, mi diressi in bagno a farmi la doccia.

Mi vestii con un paio di leggins neri una felpa grigia più grande di me e sopra una giacchetta sempre nera, era inverno, specialmente di mattina, faceva abbastanza freddo, misi le mie converse alte bianche.
Mi guardai allo specchio e mi misi tanto mascara prima di uscire, ovviamente con lo zaino e le mie immancabili cuffiette.

Era il primo giorno e volevo letteralmente morire.

Entrai in classe, ero in anticipo di due minuti e feci per andarmi a sedere.

«Hey verginella!» disse una voce parecchio familiare, mi girai e chi mi ''salutò" scoprii fu quella puttana della Domigli.

«Ciao Sara! Comunque hai un po' di sborra qui, amo.»  mi indicai un punto tra la guancia e il mento, prendendola in giro.

Nel mentre vidi un ragazzo guardarci incuriosito, non lo conoscevo.

'Sarà nuovo.' pensai.

Lei sbarrò gli occhi e cercò di levarsela, ridacchiai come tutto il resto della classe, compreso il ragazzo di prima ed andai a sedermi.

L'unico posto era accanto a lui e mi sedetti lì.

La prof entró e svogliata mi alzai, quando si sedette mi sedetti anche io.

Il tipo accanto a me, dopo che la prof gli chiese più volte di presentarsi si alzò e disse:

«Ciao, sono Davide Mattei e sono 2001.» si risedette.

La prof inizio a spiegare e io mi misi un auricolare bluetooth, almeno non si sarebbe visto.

Ascoltai la musica tutta l'ora, la prof vedendomi distratta mi fece due domande sull'argomento, a inglese non ho mai avuto difficoltà quindi andò bene.

Era la terza ora, poi ci sarebbe stato l'intervallo.
Davide stava ascoltando la musica tranquillo con entrambi gli auricolari, lo vidi scrivere qualcosa su un pezzetto di carta che poi mi passò.

Ti va di boscarla?

C'era scritto su esso, io ci pensai un pochino per poi accettare.

A ricreazione, appena ne avemmo la possibilità scappammo da quell'inferno e ci spostammo altrove.

Nuova storia, vi sta piacendo? ✨

(Specifico: io abito a Firenze e qui si usa boscare per dire di saltare le ore di scuola.)

Angelo o diavolo, sono due in uno, cara. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora