Capitolo 3

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Pov's Davide

Era presto per dirle del mio sogno nel cassetto, delle ancora poche views
su youtube.
Fin troppo presto per una ragazza che conoscevo da 4 ore circa.
Glielo avrei detto più avanti se ce ne fosse stata l'opportunità.
Giuro però che mi ci stavo trovando veramente bene in quella giornata.

La guardai, immersa nei suoi pensieri, che guardava il cielo mentre canticchiava una vecchia canzone di Salmo: “Il senso dell'odio.”
Per pochi.

Mi ricordai di avere roba dietro e la mia voglia di fumare dopo aver staccato prima da scuola saliva, come sempre.
Ora che ero fuori avrei potuto sentirmi più tranquillo in qualche modo.
E perché non con lei?

«Ho roba dietro, ti dà fastidio se me ne accendo una?» chiesi per assicurarmi non le desse fastidio. La conoscevo da poco e non sapevo se fumasse o meno.

«No, ma mi dà fastidio se poi non me la offri.» e sorrise.

«Te la passo, tranquilla.» e sorrisi anche io.

Era piena di sorprese e mi piaceva il fatto che oltre ad essere così dolce e gentile, però era forte come ragazza, con un lato tutto da scoprire, sembrava così angelica, ma era solo una parte di Giulia.
Mi sembrava di rivederci me in lei, cazzo.

Girai la canna con il filtro fatto da lei e me la accesi, lei appoggiò la testa sulla mia spalla, rimanemmo in silenzio con la musica a parlare al nostro posto.

Feci il primo tiro e aspirai facendo poi uscire il fumo.

A metà gliela passai come promesso.

Passammo il tempo così, a parlare, fumare e cantare, poi circa l'ora di pranzo, dovette tornare a casa così la accompagnai.

Angelo o diavolo, sono due in uno, cara. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora