A Mimi e Marts,
mi mancate tanto.
Perché a me?
Perché a te?
E poi la domanda più importante.
Perché a Noi?
Sono passati due mesi ma ti rivedo sempre affianco a me, in ogni istante delle mie giornate.
Alla mattina sei seduto sul bancone della cucina, con la tua tazza di caffè nero bollente a scaldarti le mani e un piatto di pancake pronti per me accanto.
Alla fermata dell' autobus, mentre aspetti quel bus perennemente in ritardo, picchiettando innervosito il piede a terra al ritmo di "Hey Jude".
Su quel mezzo orribile mentre cerchi di farmi sorridere prima di andare a lavoro facendo l'equilibrista attaccato ai sostegni.
Ti rivedo e mi lacera dentro, ti rivedo e spero che sia stato solo un sogno.
Ti vedo alla sera accanto a me sul divano mentre sorseggi cioccolata calda e divori i tuoi biscotti preferiti mentre vediamo un film strappalacrime.
Compari di notte ogni volta che mi sveglio e guardo la tua parte di letto.
Ti vedo ma non riesco più a sfiorarti, ti vedo e il dolore sordo nel mio petto si affievolisce un poco.
Ogni mattina mi alzo e ho la consapevolezza che probabilmente se non mi fossi svegliata tardi tu saresti ancora qui.
Che probabilmente quella macchina non ti avrebbe investito alla fermata del nostro stupido bus.
Quel mezzo sul quale ci eravamo visti, corteggiati e innamorati.
Che probabilmente ora non piangerei tutte le mie lacrime ogni sera sul divano, con la tua tazza di cioccolata tra le mani e la tua coperta a scaldarmi le gambe, e "Hey Jude" come sottofondo ai miei singhiozzi.
Mi manchi sai?
Mi manca più di tutto quando alla mattina mi svegliavi canticchiandomi piano nell'orecchio: "Hey Jude, è ora di aprire gli occhi a una nuova giornata insieme".
