-Seoul.

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𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤 𝐩𝐨𝐯'𝐬

Arrivo nella nuova città molto grande e bella, ed inizio ad ammirare il bellissimo panorama che riflette dal mio finestrino finché non ci fermiamo di fronte ad una villa enorme con un cancello che,  capperina sembra quello della regina Elisabetta.
Questa villa è stranamente chiamata

-Solitary-

non capisco il perché di questo nome ma ci sta dai, entro e la prima cosa che mi attira è una scalinata scura che porta al piano di sopra poi un salone enorme con oggetti antichi ma costosi, salgo sopra per andare a vedere la mia nuova cameretta, entro e noto di aver persino un bagno tutto mio ed enorme, sé è enorme il bagno non immagino la stanza, ha un letto matrimoniale con i soliti Mobili antichi, con uno specchio che sarebbe bastato a tutta la mia famiglia, sentii bussare

-Avanti- rispondo senza esitare, a varcare quella soglia è Kya, io amo mia sorella, è più piccola e vorrei solo difenderla e lo farò.
-Wow- sono le prime parole che escono dalla sua bocca.
-ti piace piccolina?- gli chiedo guardandola felice
-troppo, poi potrò venire qualche volta a stare con te?- come potrei rifiutare una sorellina nella mia stanzetta? L'unica cosa che voglio è vederla felice e farei di tutto.
-bene piccina andiamo giù da papà, tra poco parte e questa casa sarà tutta nostra- gli sorrido e gli accarezzo i capelli accennando un sorriso

Scendiamo giù e c'era papà pronto ad aspettarci.

-allora? Vi piace questa casa? La mamma ne sarebbe stata felice- dice mio padre cercando di nascondere il dolore che tutt'ora prova
-si papà ci piace tanto, ma avrai speso una fortuna- lo abbraccio stringendolo forte a me.
-Importa solo che voi siate felici- sorrido a questa frase che suona piena di fragilità ma allo stesso tempo felicità per le mie orecchie.
-usciamo a mangiarci qualcosa, tanto ci sono i camerieri ad aggiustare il tutto- Accenno con un sorriso alla proposta di nostro padre uscendo di casa
-andiamo a mangiare pizza?- domanda mio padre essendo un amante della cucina italiana
-Siiiii- mia sorella urla talmente tanto che mi fa sobbalzare sul sedile.

Arriviamo ad una pizzeria Italiana e ci accomodiamo in un tavolo per tre ed ordiniamo tutte e tre una pizza chiamala "la margherita"

-Kookie- è il soprannome che mi ha dato mia madre a soli 9 mesi e lo guardo felice
-si papà?-

cerco di trattenere le lacrime del dolore che provo vedendolo triste ma allo stesso tempo ero orgoglioso di mio padre e di come lui abbia mandato avanti una famiglia senza mai lamentarsi facendo di tutto per noi, sono una persona molto fragile se una cosa riguarda la mia famiglia, al dì fuori della famiglia sono una persona con la mente ferma sulla musica che mia madre mi aveva fatto amare da morire.

-domani inizi la scuola, anche tu Kya, siete nella stessa scuola ma in classi diverse, ti prego di tenerla sottocontrollo- ripete accarezzando i capelli lunghi e mossi della mia sorellina
-papà non dovevi neanche chiedermelo, lo avrei fatto a prescindere è mia sorella l'unica sorella che ho ed è di mia proprietà- sorride alle mie parole stampandole un bacino sulla guancia.

Dopo aver finito di mangiare la pizza e torniamo a casa-

-ora direi di andare a dormire- salutammo papà e ci rechiamo nelle proprie camerette pronti per il giorno dopo
-buonanotte piccina-
-notte notte kookie-

Tardi sera suonò il mio cellulare mostrando una notifica di Instagram, apro e vedo un certo "Jimin" mandarmi la richiesta ed io accetto ad essi la mia amicizia, anche se non avevo nessuna intenzione di farlo ma l'ho fatto e mi risdraio sul letto a guardare la televisione più grande di quella nel salone
Un secondo squillo non esitò ad arrivare
Era sempre lui, un ragazzo dalle labbra carnose con dei capelli bianchi latte e lucidi

~ciao, sei nuovo arrivato nella nostra città?~

Non rispondo, essendo un ragazzo chiuso ed asociale non voglio amici
Un terzo squillo si risente in quella camera enorme
Stavolta è un ragazzo dai capelli rosso fuoco, immagino sia il ragazzo più popolare della scuola, ma come mai anche lui? Vedo in quanti lo seguono allora decido di non accettare e mi rimetto a guardare la televisione

È il quarto squillo sto per bestemmiare ma non so quale forza divina mi ha fermato, apro il cellulare e vedo una notifica dal ragazzo chiamato TaeTae

~A sei talmente sfigato da non voler accettare l'amicizia di un ragazzo popolare~

Essendo stanco rispondo

~E fammi capire, come mai hai mandato la richiesta pur ritenendomi "sfigato?"~

Faccio una smorfia-

~Ci vediamo domani, purtroppo dovrò farti vedere io la scuola~

Leggo il "purtroppo" tiro tutto d'un fiato

~Posso farlo anche con altre persone, non c'è bisogno che un ragazzo popolare e stronzo mi accompagni in giro per la scuola~

~Stronzo? Non osare mai più sfigato del cazzo perché potresti pentirtene~

~come vuoi, ciao~

Non risponde al mio messaggio quindi decido di andare a dormire e mi infilo  sotto le coperte aspettando che la sveglia suoni.
Nel bel mezzo della profonda notte, mi svegliano dei pianti, essi mi fanno precipitare  nella camera di Kya
"Kya soffriva di incubi riguardanti mia madre e non c'era nulla che poteva cambiare le sue notti"
almeno fino ad ora, mi sdraio accanto al suo corpicino tremolante

-Kya su ci sono io con te- gli stampo un bacino sulla fronte e ci addormentiamo aspettando il giorno seguente.

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Spazio autrice

•Ciao piccole Army, come state?Questo è il primo capitolo, spero tanto vi piaccia, cercherò di aggiornare un capitolo al giorno o magari due.•

Spero vi piaccia davvero.

-𝘐𝘭 𝘍𝘢𝘴𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘋𝘦𝘭 𝘋𝘦𝘮𝘰𝘯𝘦.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora