2° capitolo

5 0 0
                                    

Eccomi. Finalmente sono arrivata al monte Nanarra. Io e la mia mamma abitavamo proprio qui, sulle pendici di questo monte. Ci divertivamo così tanto.
Ricordo l'episodio in cui, da piccola (potevo avere tra i 6 e i 7 anni), salvai una piccola volpe dal manto d'argento da una trappola per orsi. Era così carina quella volpe... magari si trova ancora qui. Era davvero particolare perchè oltre ad essere argentata, in questo monte non c'è ne sono così tante, aveva gli occhi d'orati.

?:" Ciao signorina. Come mai da queste parti?"

Un signore piuttosto anziano mi ferma e mi saluta. Decido di salutarlo, anche se mi sembra abbastanza strano che un vecchio signore abiti qui.

" Salve signore."
?:" Hai intenzione di arrampicarti per le montagne per fotografare delle volpi vero?"

Come diamine fa a saper che fotograferò delle volpi? (Oh, beh Rose, hai una maglietta con delle volpi e porti al collo una fotocamera. Non ci vuole una laurea per capire cosa farai.)

" Si, signore."
?:" Bene bene. Però devi fare attenzione figlia mia. In queste montagne dimorano molti spiriti, sia benevoli che malvagi. Perciò non prendere nulla di ciò che trovi interessante sulle montagne. Mi raccomando."

Ciò mi sembra alquanto ridicolo, però decido di stare al gioco.( Mi ricorda molto le storie di mia madre).

" Va bene, signore. Lo terrò a mente."

Mentre continuo a incamminarmi decido di girarmi indietro e noto che... quel vecchio non c'è più! Vi è un solo sentiero su cui proseguire e mi sembrava davvero troppo vecchio per correre.

Tutto ciò mi inquieta.

Però cerco di non pensarci e decido di fare delle foto al paesaggio, nel frattempo. Ad un tratto sento dei fruscii provenire da alcuni cespugli. È una volpe dal manto giallo e gli occhi blu! Che carina! Tempo di togliere il tappo dalla fotocamera che già la volpe si è messa a correre.

" Aspetta!"

La rincorro finchè inciampo in una trappola per animali e cado a terra facendomi molto male alla testa e alle gambe. L'ultima cosa che ho visto prima di svenire è stata la stessa volpe di prima che si avvicina a me e mi scruta preoccupata.

?:" Io lo avevo detto che era una cattiva idea."
???:" E hai intenzione di lasciarla qui a morire? Per fortuna che l'ho trovata per prima."
??:"Già. Alex ha ragione."

Che cos...
Apro gli occhi e vedo tre uomini, più o meno della mia stessa età, che discutono.
Quello che sembra più grande e autoritario rispetto agli altri due ha una camicia bianca, i capelli arancioni e glui occhi davvero brillanti e sembra freddo e distaccato. Gli altri cercano di discutere con lui.

Mi spaventano... e anche parecchio.

Alex(?):" Allora Daniel, hai portato ciò che ti avevo chiesto?"
Daniel(?):" Si, eccolo qui."

Cosa diamine vogliono fare?

Il ragazzo con la giacca nera,i capelli d'argento e gli occhi d'orati ha appena tirato fuori... un coltello tascabile?!

Oddio... Oddio...
Mi vogliono uccidere?!

Indietreggio stando ancora a terra.

Daniel(?):" Fermati! Stai calma."

L'uomo dalla giacca nera mi afferra e mi libera dalla trappola in cui ero caduta.

Daniel(?):" Ecco fatto. Sei libera adesso."

(Eh? Mi hanno liberato?)

E:" V...Vi ringrazio."

Provo a rialzarmi ma cado a causa delle mie gambe ferite. Il ragazzo, credo il più giovane dei tre,con felpa gialla, capelli biondi e occhi blu riesce a prendermi prima che io cada del tutto.

Alex(?):" Ehi, sei ferita! Ti tengo io per il momento."

Che gentile e carino!
Tutto un tratto questi tre ragazzi mi sembrano innocui.

Alex:" Piacere, Io sono Alex!"

Mi dedica un sorriso timido mentre cerca di aiutarmi a ritrovare l'equilibrio.

Daniel:" Io sono Daniel. Quell'idiota laggiù è Michael."

Dice ridendo.

Michael:" Tsk..."

Michael ruota gli occhi verso l'alto.

"Piacere, io sono Rose."

Sorrido a loro. Alex e Daniel mi rispondono dandomi un grande sorriso mentre Michael si gira. A quanto pare non gli sto simpatica.

Cerco di muovermi ma nel mio viso si forma una smorfia di dolore che fa preoccupare Alex e Daniel.
Questa volta a sostenermi è stato Daniel.

A:" Senti, ti va di venire da noi? Abitiamo qui vicino. Ti porterà Michael dato che non riesci a camminare bene..."

Michael interrompe Alex.

M:" Non se ne parla Alex!"
D:" Michael è ferita! E tra l'altro non possiamo accompagnarla alle pendici. Si farebbe notte!"
M:" Lo capisco, ma..."
A:" E poi noi aiutiamo la gente, ricordi? Oltre ciò, tu sei il più forte tra noi."

Michael sembra esitare per un momento e poi mi prende in braccio di scatto.
Cavoli che riflessi!

M:" Va bene."

Gli altri due sembrano contenti che Michael abbia accettato.

A:" Ti portiamo a casa nostra così possiamo medicarti le ferite!"

Mentre cammininano riesco a sentire il petto scolpito di Michael. Mi fa leggermente balzare il cuore...(che strano effetto...)

Tra me e me mi chiedo come sia possibile come in un luogo così isolato ci abitino delle persone. Ma chi sono questi ragazzi?

Cuore di volpiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora