"I tried to write your name in the rain,
but the rain never came,
so I made with the sun,
the shade, always comes at the worst time."Con la canzone dei The Neighbourhood che trasmettevano ad alto volume le mie cuffie nelle orecchie, salì sull'autobus e mi sedetti in uno dei posti centrali e iniziai ad osservare chi c'era sull'autobus quel Lunedì mattina, i soliti ragazzini che discutevano animamente su cosa avessero fatto Sabato sera, l'ultima festa estiva prima che la scuola iniziasse.
Questa estate l'ho passata a casa tra esercizi, libri, musica e qualche uscita con una, anzi, l'unica mia migliore amica, Jennet Jennifer Lopez, ma tutti la chiamavamo J.J , Jenni o Jen...insomma, c'era una grande scelta di nomignoli, ma a lei andava bene.
È l'unica perché mi capisce e sa cos'ho passato, ci conosciamo dal primo liceo, da allora non mi ha mai mollata e io non ho mollato lei, certo, alcune volte litigavamo, ma è del tutto normale, siamo due persone completamente diverse, io sono acqua e sapone, lei è il contrario, le piace truccarsi e acconciarsi i capelli, io ho i capelli color rame, tendente al castano, lei è bionda, io ho gli occhi verdi e lei color marrone tendente al nero. È sempre stata una bella ragazza, sia esteticamente che interiormente.Arrivai nell'atrio della scuola e mi fiondai nella segreteria scolastica, per sapere dove sarebbe stata la mia classe quest'anno.
Bussai, catturando l'attenzione di chi c'era dentro."Buongiorno,-la donna di mezz'età si girò verso di me- vorrei sapere dove è stata messa la classe 4°A."
La donna mi rispose "Salve, al terzo piano, l'ultima porta a destra." Ringraziai e salì le scale, non facendo attenzione alla figura che stavo per investire con la mia fretta "Scusami" dissi prima di alzare lo sguardo e accorgendomi, a mio malgrado, che quello aveva l'aria di un professore e dandomi mentalmente della stupida mi corressi "Mi scus..." ma venni interrotta immediatamente dalla sua voce irritata "Stia più attenta e mi dia del Lei, se vuole la prossima volta le offro un caffè, sa, secondo me si deve svegliare." e mi sorpassò.
"E Lei ha bisogno di una camomilla." Dissi, nonostante lui fosse quasi arrivato all'ultimo gradino, gli è bastato per sentire la mia frase.Primo giorno di scuola, primo Lunedì del quarto anno e primo giorno andato uno schifo, se non, permettetemi, di merda.
Ciao! Sto scrivendo un nuovo libro, gli altri li ho cancellati tutti, perché erano anche incompleti.
Spero questa vi piaccia, ci metterò anima e cuore, fatemi sapere eh!
Ci vediamo al prossimo capitolo, ciao♡
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LA PARTE MIGLIORE DI TE.
RomanceClarissa Anderson è una ragazza di diciassette anni, ha un carattere apparentemente debole ma forte appena ci fai due chiacchiere, è testarda, è simpatica, spontanea, ha speranza e crede molto nell'amore...di certo non lo si può dire anche di lui, A...