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Fortunatamente arrivò il Venerdì, è stata una settimana piena di verifiche.
Le prime settimane di scuola sono sempre una tragedia e soprattutto, piena di ansia.

Sono arrivata presto a scuola perché sta notte non ho dormito molto bene quindi non ho chiuso occhio, decido di andare al bar della scuola a fare colazione.
Ancora addormentata vado dritta al bancone e presi posto su uno sgabello.
"Vedo che lei non ha ancora bevuto il suo caffè, la vedo addormentata." Sussultai a quella voce e mi giro di lato con la testa e vidi il caro professore Smith prendermi in giro per la mia faccia da pesce lesso, decido di stare al gioco. "In effetti non ho ancora fatto colazione" poi do tutta la mia attenzione alla barrista "Salve, posso avere un cappuccino, per favore?" Chiedo gentilmente.
"Certo, sono due euro." Apro lo zaino per cercare il portafoglio ma non lo trovo, ma dove l'ho messo, penso tra me e me. Stavo per uscire fuori di testa quando lui dice "Che fa? Non trova il portafoglio?" Fa una piccola risata 'no, sto giocando a carte con il piccolo mostriciattolo nello zaino' e lo ignoro, sono già abbastanza alterata per la situazione in cui sono, ci metteva pure lui.
"Glielo pago io." Dice deciso.
"Non importa, posso farne a meno del cappuccino." Rispondo.
"Insisto." E da i due euro alla barrista.
"Grazie..." dico timida, tutta l'alterazione che avevo prima è scomparsa. Osservo molto stupita dal suo gesto, non me l'aspettavo.
"Non fermarti all'apparenza, molte volte inganna-mi guarda serio ma subito sul suo viso compare un sorriso- le faccio i miei complimenti per il tema, non me l'aspettavo da lei...l'ho sottovalutata, anche se su certi punti non sono d'accordo con lei."
"Grazie...le devo un favore." Prese la sua ventiquattrore, mi volse un ultimo sguardo e dice "Ci vediamo dopo" e se ne va.

"Clarissa Andersson, venga." Mi dirigo verso la cattedra "Ha preso nove."
Mentre sto prendendo il tema tra le mani, sfioro la sua mano, sento varie scariche elettriche nella schiena, la pelle d'oca e un fastidio nello stomaco, ritirai subito la mano e noto, che non sono stata l'unica a sentirlo, mi giro e me ne ritorno più velocemente al mio posto, sento il suo sguardo addosso.

Rimasi al mio posto, senza dire una parola e ignorando il suo sguardo per tutte le ultime ore di lezione con lui.

Appena suona la campanella che segna la fine delle lezioni mi fiondai fuori scuola, saluta i Jen e presi l'autobus per tornare a casa.

'Che cosa mi sta succedendo? Mi sto innamorando? Spero di no, non con lui almeno.' Sospirai e appoggiai la testa al finestrino.

Spero che vi stia piacendo♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2019 ⏰

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