Capitolo 8

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-Jackson-

- Stai bluffando. - Assottiglio gli occhi mentre mi risiedo con disinvoltura per evitare sguardi scomodi da parte degli altri ragazzi che si trovano nel pub. Non possono davvero coinvolgere tutte le persone qui dentro e bruciarle vive solo per ottenere me e Sharon anche perché, se lo facessero sul serio, neanche noi usciremmo vivi da qui. Su questo non ne sono molto sicuro però, penso che abbiano una soluzione nell'eventualità, dato che si sono organizzati fin troppo bene. Non avrebbero mai preso una tale decisione sapendo che avrebbero perso anche i motivi per cui stanno facendo tutto questo, ovvero me e la Salamandra.

- Ti puoi concedere di scoprirlo? - Replica la rossa mentre si appoggia contro lo schienale della sedia, del tutto serena. Le strapperei via dal volto quel ghigno provocatorio che sembra non avere intenzione di scomparire. Non si rendono conto della gravità della situazione, o ancora pensano che tutto questo sia uno scherzo? Stanno giocando con il fuoco, e questo ha anche bruciato uno di loro, infatti solo il diciannove settembre hanno perso Luke. Non credevo volessero altre morti, ma a quanto pare mi sbagliavo. Non accade mai quello che si immagina in fin dei conti, e dovrei saperlo bene, dati gli eventi a Ruddy Village. Essere ammaliato e tornare in Inghilterra non faceva parte dei piani. Non mi sarei mai aspettato di trovare Sharon davanti alla porta di casa a settembre e neanche che qualcuno potesse davvero perdere la vita. Si stanno spingendo oltre i limiti, e ciò non porterà a nulla di buono. Ho un brutto presentimento, e non parlo solo del fatto che è come se fossimo tenuti sotto prigionia mentre Avery e Harry sono in pericolo fuori al pub.

- Se solo succede qualcosa a mia cugina e a Harry, io... - Comincio, ma Phoebe m'interrompe con la sua risata, sebbene sembri più uno sbuffo. Una via di mezzo, forse.

- Tu cosa? Mi picchi? -

- Tra ragazze non se ne accorgerebbe nessuno. – S'intromette Sharon, riferendosi al fatto che io sia ancora vestito da donna. Poteva evitare almeno di ricordarmelo, dato che preso dal discorso non ci stavo neanche più prestando attenzione, mentre ora mi sento di nuovo ridicolo, anche più di prima. Mia cugina studia attentamente con lo sguardo l'altra prima di domandare. - Che cosa avete intenzione di fare? - Phoebe non le risponde e alza una mano, forse per chiamare la cameriera, ma le afferro il polso prima che possa attirare l'attenzione di chiunque.

- Mia cugina ti ha fatto una domanda. - La guardo con serietà negli occhi, sebbene non possa pretendere che mi prenda sul serio per il modo in cui sono conciato. Però lei sembra non curarsene, infatti mi presta di nuovo la sua attenzione.

- Ci pensa Elya a loro. Sono in buone mani, tranquilli. – Risponde. Tiro su un sopracciglio con un'espressione basita. Non stiamo di certo parlando dello stesso ragazzo se sono in "buone mani". Se il Cacciatore Oscuro è lì fuori con Avery e Harry, sicuramente non sono al sicuro, soprattutto con quel Cuegle ancora in zona controllato da loro, anche se non so dove sia di preciso. Non so neanche come Phoebe riesca a comandarlo, in verità: cioè, con un solo fischio la raggiunge, e questo è chiaro a tutti, ma deve aver usato una pozione o qualcosa affinché questo possa accadere. Sono piuttosto sicuro che arriverebbe subito da lei, anche se fosse a chilometri di distanza. Non mi preoccuperei più di tanto se ci fosse solo Elya poiché quest'ultimo cerca sempre di prendere le dovute precauzioni quando si tratta di scontrarsi con il dampiro, e quest'ultimo non ha mai problemi a far volare da qualche parte il rivale. Tra l'altro sono due contro uno e, nonostante Avery non sia forte quanto Harry, non si fa spaventare di certo da Elya. Riescono benissimo a difendersi, ma ciò che mi preoccupa davvero è quella creatura. Avery non ha mai dato una lettura ai vecchi libri della nonna sui mostri poiché odia leggere, inoltre abbiamo sempre cacciato insieme, quindi lasciava la parte teorica per identificarli a me. Harry, invece, non può conoscerlo, dato che non si è mai trovato a combatterlo. Perfino io pensavo che non esistesse davvero, o almeno non più. Non sanno che non può essere ucciso e, conoscendo entrambi, si avvicineranno per ferirlo e farlo fuori. Sono terrorizzato dall'idea che uno degli arti del Cuegle in particolare, decisamente appuntiti da quanto ho potuto osservare, possa ammazzarli quando meno se l'aspettano.

Sharon: I Cacciatori OscuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora