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Era una comune giornata scolastica: la campanella della prima ora era suonata in ritardo, i soliti compagni di classe mi avevano salutato con indifferenza e come al solito non trovavo argomenti su cui discutere in loro presenza.
Questo è un difetto che tengo stretto dalla nascita, ogni volta che qualcuno mi pone una domanda rimango immobile... quasi spaventata e le volte in cui riesco ad aprire bocca sono le peggiori poichè inizio a balbettare ogni sillaba possibile...

Entrai in classe e mi sedetti al mio posto, vicino al secchione di turno, colui che mi faceva la corte dall'inizio dell'anno.

La porta della classe era spalancata e si intravedeva una piccola parte di corridoio...

Era da un po' che vedevo passare davanti alla mia classe un ragazzo, un ragazzo splendido, dalla camminata provocante e un modo di atteggiarsi interessante e a tratti cupi.
Sapevo solo che era uno dei ragazzi più amati dalle ragazze popolari e io non avevo nessuna possibilità con lui.

Le ragazze della mia classe mi chiamavano "Sopracciglia a triangolo" a causa della confusa forma del mio arco sopracigliale. "Denti a castoro" a causa dello spazio tra i miei due denti incisivi. "Mento a culo", "Lesbica", "Cornuta" e tanti altri...

Non potevo certamente competere con le altre che sembravano essere uscite dal magazine di Victoria's secret.

Finite le noiosissime ore di lezione, mi recai verso il corridoio con dei quaderni in mano... Eccolo! Era proprio là! Era con un gruppo di amici e portava un mazzo di fiori con se... si dirigeva dal corridio verso la mia classe, non ci posso credere... è come nei film romantici! Tutti i film mentali che mi sono fatta... tutti quanti... finalmente si sono avverat-

Troppo presa dal momento non stavo facendo attenzione agli oggetti circostanti ed ero inciampata...
Mi girai verso la mia crush segreta e lo vidi ridere, ridere di gusto... il mazzo di fiori non era per me...

Sentii arrivare un gemito di dolore dal basso, ero ancora per terra... abbassai lo sguardo incuriosita...
Eh... Ah!

Appena vidi la faccia non riuscii a trattenermi, tirai un urlo di spavento e per sbaglio gli tirai un schiaffo sulla guancia destra, tatuandogli la sagoma della mia mano sopra

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Appena vidi la faccia non riuscii a trattenermi, tirai un urlo di spavento e per sbaglio gli tirai un schiaffo sulla guancia destra, tatuandogli la sagoma della mia mano sopra.

Rimase sconvolto per qualche secondo e iniziò a massaggiarsi delicatamente la guancia colpita.

Diventai immediatamente rossa e con voce flebile dissi: "Scusa."

Continuandosi a massaggiarsi la guancia sfortunata mi disse con tono confuso e un po' arrabbiato:" Am I a joke to you!?"

Ah shit... here we go again...

Chiusi gli occhi dall'imbarazzo e balbettando riuscii a richiedergli scusa...

Tirò uno sbuffo e mi disse:" Perfetto... ora riusciresti a toglierti dal leggendario cazzo di Lenard?"

Chi è Lenard? E aspetta... Sono sul suo cazzo!?

Impanicata mi guardai attorno... ed era tutto fottutamente vero!

Con tono rassicurante sussurrò:" Tranquilla se vuoi puoi starci ancora un po"

Non risposi e guardai verso il basso e vicino alla sua sporgenza vidi una scritta... o meglio... un logo...

Ma certo! Gucci! ...aspetta
Da quando la Gucci crea intimo?

La sua voce mi distrasse dai miei pensieri :"Potresti tipo smetterla?"

Sussurrai balbettando :"Oh... s-si certo"

Mi toccò la coscia desta con una mano e con l'altra mi spinse via... si alzò e mi pose la mano per aiutarmi a rimettermi in piedi :"Piacere... comunque mi chiamo Lenard"

:"Oh... I-io mi chiamo Arianna"

...

《~TUTTO QUELLO CHE MI RIMANE~》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora