Chapter 3

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La sveglia quella mattina suonò presto, perché dovevano partire per la Scozia era il primo giorno delle vacanze di primavera, infatti sarebbero rimasti lì per solo due settimane. Lucas e Helen avevano dormito nella camera degli ospiti a casa di Melissa per impiegarci di meno ad andare in aeroporto.

Mentre andavano in aeroporto Melissa continuava ad insistere per stare vicino a Lucas durante il viaggio e ad Helen la cosa dava fastidio ma pur di non sentirla più parlare accettò quindi lei fu costretta a mettersi vicino allo zio di Melissa. L’aereo era decollato avevano appena tolto le cinture quando Lucas scappò in bagno per quelli che a lui parvero dieci minuti ma che in realtà furono venti stava cercando di convincersi a dire a Melissa ciò che provava ma al momento doveva spiegare alla fila di persone fuori la porta come mai ci aveva messo così tanto, si era tornato a sedere e aveva anche trovato il coraggio che gli serviva per parlarle, iniziò a parlarle guardando però fuori dal finestrino: “ Ascolta Melissa sai sei importante per me, io ti voglio molto bene ed è dalla prima volta che ci siamo visti che volevo dirti che mi piaci e volevo diventare qualcosa di più che amici.” lei non rispose, allora lui si girò e notò che aveva su le cuffie e si diede del deficiente allora ci riprovò stavolta si assicurò che lo stesse ascoltando e ripeté: “AscoltaMelissasaiseiimportantepermeiotivogliomoltobeneedèdaunpòvoltachevolevodirtichemipiacievolevodiventarequalcosadipiùcheamici.” lo disse tutto d’un fiato e lei non capì una singola parola allora lui ci riprovò scandendo le parole di quella frase che ormai sapeva a memoria: “Ascolta Melissa sai sei importante per me, io ti voglio molto bene ed è da un po’ che volevo dirti che mi piaci e volevo diventare qualcosa di più che amici.” lei non ci pensò su molto e gli disse di sì poi lo baciò, Helen che assistette alla scena proprio perché stava andando a dirgli dei sentimenti che provava per lui erano cambiati ed era pronta ad avere una storia con lui, corse in bagno a piangere e non usci fin quando non fu il momento di atterrare solo allora Lucas si accorse di non averla vista per tutto il viaggio.

Arrivati nella villetta che avevano affittato Helen si chiuse in camera sua cercando di evitare il più possibile Lucas e Melissa. Erano tutti nelle proprie camere a farsi gli affari loro quando Raphael lo zio di Melissa li chiamò tutti giù per spiegargli il programma delle prossime due settimane, riassumendo tutto avrebbero avuto pochissimo tempo per loro stessi perché tutte le mattine si sarebbero dovuti alzare presto e continuare a cercare informazioni in biblioteca, negli archivi comunali se possibile e dagli abitanti del posto mentre Raphael avrebbe cercato nei boschi, nessuno ebbe nulla in contrario specialmente Helen. 

Le sei del mattino erano in anticipo non avrebbero trovato probabilmente nessuno in giro, ma ci vollero provare, si divisero Lucas andò a chiedere alle persone del luogo, Helen andò in biblioteca e ovviamente Melissa in municipio. Helen trovò la biblioteca chiusa, in effetti quale biblioteca apre alle sette del mattino! Stessa cosa successe a Melissa che trovò il comune chiuso, l'unico che ebbe un po’ di fortuna fu Lucas che riuscì a parlare con degli abitanti che lavorano nella campagna lì vicino. Decisero di andare tutti e tre a fare colazione anche se Helen soffriva ancora per lui. Durante la colazione Lucas raccontò loro che quei signori gli dissero che spesso la notte sentivano degli ululati provenire da sud verso il bosco, dicevano anche che erano molto lontani per quanto sembrassero piuttosto vicini "basta più di questo non mi hanno saputo dire" concluse lui. Era già qualcosa, non abbastanza ma era utile. Tra la colazione e la fine del racconto si fecero le nove quindi Helen e Melissa tornarono alla ricerca di informazioni in biblioteca e in municipio, si sarebbero rincontrati a mezzogiorno a casa per il pranzo, Lucas salutò la sua ragazza con un bacio sulla guancia e un abbraccio che fecero infuriare Helen che se ne andò via di corsa. 

Si separarono di nuovo, Lucas andò a raccontare allo zio di Melissa ciò che i paesani gli avevano detto poi andò a fare un giro dato che era davvero una bella giornata. Era quasi un'oretta che camminava nei boschi e tutto ciò che vedeva erano querce, si era perso. Mentre cercava di ritornare sulla strada di casa la sua attenzione venne catturata da un ombra che si nascondeva in un cespuglio, ci si avvicinò ma non c'era nulla poi vide la stessa ombra sul ramo di un albero provò a seguirla ma si trovò a testa in giù appeso per un piede ad un albero. L'ombra si avvicinò e cosi poté vedere che quella che fino a pochi istanti fa sembrava un ombra era un ragazzo poco più grande di lui ma comunque molto più basso, lo sentiva borbottare tra se e se ad un certo punto però il borbottio s'interruppe e il ragazzo colpì Lucas con un ramo d'albero più forte che poté e ripetutamente, svenne. Era appena rinvenuto vedeva ancora tutto sfocato, riusciva a distinguere tre sagome una delle quali apparteneva probabilmente al ragazzo biondo di prima, si era ripreso, e senza pensarci si trasformò e provò ad attaccare il ragazzo biondo che a sua volta divenne lupo, quando lo vide Lucas si bloccò di colpo perché notò che anche lui aveva gli occhi azzurri. Decise di tornare umano e di spiegargli tutta la situazione loro decisero che sarebbero andati con lui dagli altri membri del gruppo e poi avrebbero raccontato tutta la storia sui lupi dagli occhi azzurri. Lucas era incredulo, era stato troppo facile trovarli però i brutti pensieri scomparvero quasi subito dalla sue mente. Erano arrivati avevano fatto tutta la strada a piedi dai boschi fino alla villetta dove non trovarono nessuno, probabilmente erano ancora alla ricerca di qualche informazione.

Li stavano aspettando sul divano da qualche ora quando finalmente arrivarono tutti, Lucas si alzò dal divano e fece le presentazioni, poi iniziarono a discutere del perché fossero venuti in Scozia, dopo la spiegazione uno dei tre uomini che avevano incontrato nei boschi chiese:” Qualcuno sa dirmi com’è iniziata la storia dei lupi mannari?” “In verità ci sono molte versioni, ma tutte riconoscono la licantropia come una maledizione. Nel medioevo la trasformazione era volontaria per esempio.” rispose immediatamente Melissa, un secondo uomo si alzò e disse:” Non è del tutto corretto. Lasciate che vi spieghi. Allora la licantropia non è una maledizione e la trasformazione non è volontaria, la licantropia è un virus alieno arrivato sulla terra molti secoli fa, un popolo di un altro pianeta aveva contratto questo virus che si diffondeva tramite il morso, e li portava a trasformarsi in lupi durante la luna piena e per alcuni anche a loro scelta. Erano giunti sulla terra perché speravano che noi avessimo una cura, solo che a quei tempi eravamo ancora molto arretrati tecnologicamente e quindi invece che curare loro ci infettammo noi anche se tutto ciò successe in scala decisamente minore.”  Lucas, Melissa e Helen lo guardavano stupiti mentre Raphael si era appisolato sul divano, come se ne accorsero si misero a ridere sotto i baffi, quando il terzo uomo li richiamò all'attenzione dicendo:" Ed è qui che inizia la nostra storia, la storia dei mannari azzurri, il virus non faceva effetto su tutti gli umani alcuni li uccideva mentre altri venivano contagiati ma reagivano in modo diverso al virus, per prima cosa avevano gli occhi chiari, padroneggiavano meglio la trasformazione e riuscivano a non sbranare nessuno durante la notte di luna piena. Sono passati molti secoli e ancora non sappiamo perché alcune persone reagiscono così al virus e per ora qua sulla terra non si è trovata una cura, questo è tutto ciò che sappiamo. Ah una cosa che si è dimenticato di dirvi il mio amico è che spesso la licantropia è ereditaria. Domande?" tutti lo guardavano come se fosse pazzo e non dissero nulla, chiesero solo se potevano andarsene che era tardi.

Non sapevano se prendere sul serio o meno le parole di quell'uomo, ma dato che avevano scoperto abbastanza, verità o no, decisero di andare in Italia a godersi il resto della vacanza, stavolta sarebbero partiti in treno, quindi ci sarebbe voluta almeno mezza giornata.

Helen colse al volo l'occasione, prese Lucas in disparte e gli spiegò ciò che provava ora per lui, lui fu molto freddo le rispose:" Dovevi svegliarti prima. Ora sto con Melissa, e ne sono innamorato." Helen corse via piangendo e ancora non si fece vedere per il resto del viaggio. Melissa aveva sentito tutta la loro conversazione era infuriata con lui per come le aveva risposto ma allo stesso tempo era felice perché aveva dimostrato di tenerci davvero alla loro relazione. Non sapendo che fare andò a cercare Helen per parlarle e dirle che le dispiaceva, la trovò nel vagone ristorante a mangiare, sembrava l’avesse presa abbastanza bene, si avvicinò al suo tavolo e mentre si stava per sedere accanto a lei il treno si fermò di colpo, si guardarono negl’occhi poi corsero a cercare Lucas, lo trovarono svenuto per terra, quando rinvenne gli dissero che volevano andare alla locomotiva per parlare con il macchinista, entrarono nel vagone successivo Helen vide un uomo armato ed esclamò: ”Cacciatori! State attenti.” “Ci penso io, voi andate avanti.” disse Melissa. Helen e Lucas stavano sgattaiolando nell’altro vagone quando sentirono due colpi di fucile e videro melissa a terra senza vita, avevano i proiettili pieni di strozzalupo. Lucas non riuscì a trattenersi e lo uccise. Stava piangendo accanto al cadavere della sua ragazza, l’unica che avesse amato per davvero, Helen cercava di spronarlo ad andare avanti ma lui non volle e rimase lì con il corpo freddo di Melissa.

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