cute - gguktae

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“ cute - gguktae ”
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"come sei carino jeongguk oppa!"

"sei il più cute jeongguk oppa!"

le fan non smettevano mai di gridare a jeongguk, era tra i loro preferiti.

lui era grato alle fan, per quanto lo aiutavano, sostenevano e amavano, però certe volte..

"jeongguk-ssi? ti va di prendere un gelato"  il volto di taehyung sbucò dalla fessura della porta appena aperta, ma non di troppo.

era un giorno di vacanza per i ragazzi, più o meno, un giorno di riposo più che altro.

avevano avuto impegni di mattino ma avevano deciso di lasciarli liberi per il pomeriggio, così taehyung ne approfittò per chiedere a jeongguk di fare una passeggiata.

"certo hyung! va benissimo" ricambiò il sorriso il minore, infilandosi velocemente dei pantaloncini militari e una felpa.

taehyung rimaneva sempre ammaliato dalla bellezza di jeongguk,in ogni caso.. però da quando era cresciuto così tanto?

sì ricordava ancora quando avevano debuttato e il minore era solamente un tenero bambino, mentre ora era cresciuto e diventato un uomo.

nessuno voleva pensarla così, eppure taehyung lo aveva davanti agli occhi.

era un uomo coraggioso, sicuro di sé, valoroso e talvolta tremendamente dolce.

i suoi capelli lunghi lo rendevano ancora più attraente e le sue spalle large sottolineavano quando fosse cresciuto bene.

"eccomi hyung! andiamo!" sorrise nuovamente il minore, tirando taehyung verso la porta e poi per la via che stavano percorrendo.

l'unica cosa che non era cambiata, non sempre, era il suo sguardo.

era pieno di stelle e pianeti, era pieno di tutto.

e il suo sorriso, amava con il sorriso e sorrideva con il cuore.

taehyung però doveva mantenere una maschera da duro. doveva farlo, era l'unico modo per essere amato.

a volte avrebbe voluto anche lui solo coprirsi dall'imbarazzo e diventare rosso, o stare zitto perché non sapeva cosa dire, e a volte gli scappava, ma nessuno lo voleva così.

lui doveva essere più sexy, coraggioso, figo e atteggiato che mai, nonostante non fosse lui.

oramai da anni quando si guardava allo specchio si sentiva sporco e sbagliato.

però quando era con jeongguk era diverso, non riusciva a fare a meno di essere se stesso, anche perché il ragazzo se voleva lo rendeva in silenzio e con le gambe tremanti in men che non si dica.

"hyung cosa ti va di mangiare? o di stuzzicare..se vuoi posso portarti a bere! questa volta offro io!" sì limitò a sorridere con gli occhi semi chiusi davanti a lui, portandolo, dopo aver deciso, in un bar.

passarono la serata tra i sorrisi e le chiacchiere, mentre taehyung si era lasciato andare fin troppo, si sentiva in colpa.

finito di stuzzicare qualcosa e bere fecero un giro per le strade meno conosciute di seoul, entrando in vari negozi di cianfrusaglie.

in uno di questi, jeongguk si provò un berretto, facendo sorridere taehyung.

"come sei carino!" ridacchiò il maggiore, guardando jeongguk infilargli un berretto uguale al suo di forza.

"noo~ sei più carino tu, tae, guardati!" indicò uno specchio sul muro, facendo abbassare lo sguardo a taehyung.

"yah porta rispetto al tuo hyung! io non sono carino, tu lo sei, come un bambino!" cercò di buttarla sul ridere taehyung, ridendo quasi istericamente.

quando fisso saturno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora