Armata d'amore

Niente. È solo che...no, nulla

C'è una citazione che adoro. Dice così:

"Provaci.

E se va male?

Provaci di nuovo".

Ecco, è a quelle frasi che sto pensando ora. Prima mi sembrava avessero un senso, ma adesso...

Mi ripetevo sempre che quello doveva essere il mio motto. Non arrendersi per nessun motivo. Perché quando pensi che sia tutto finito, in realtà è il momento in cui tutto ha inizio. Devo dire che in questo stato d'animo deprimente non capisco il senso di quelle parole. Come faccio? Calma e sangue freddo? No, ora basta.

No, non basta ad illudermi che forse lui un giorno potrebbe ricambiarmi, ma basta ad essere triste. Devo essere solare, sorridente. Se lui un giorno capirà l'errore commesso, io ci sarò.

Starò sempre ad aspettare. So che un giorno tornerà. O almeno, è quello che spero.

Per la prima volta in vita mia, credo che sto cominciando ad odiare una persona. No, non Robin, ma quella Diamante. Se prima mi piaceva abbastanza quel nome, ora non ne sono più sicura. Però non sono l'unica a non approvare la loro unione. Anche Jay. Ed è una persona intelligente. Molto intelligente. Ovvio, non quanto le mie migliori amiche, forse quasi come loro. Quasi.

Sono letteralmente scappata da quel laghetto, e credo che non ci tornerò per un bel po'. E pensare come lo ritenevo il mio luogo preferito. Adesso? Luogo preferito: boschetto. Lì non avevo due piccioncini a tormentarmi.

Sono seduta, come sempre. Unica differenza: schiena appoggiata ad un albero. Mi manca il sottofondo dell'acqua, però.

Suppongo che le prime due ore sono passate. Ne mancano ancora tre. Cavolo, in sole due ore è successo tutto questo? Giornata fortunata, a quanto pare...

Biiiiz biiiiiz

Vibrazione del telefono. Messaggio. Sì, al liceo potevi portare il telefono fuori dalla classe(Le mie migliori amiche ed io non facciamo lo stesso liceo ma ci troviamo in un istituto che comprende tutti i diversi tipi di superiori).

Messaggio da Charlotte: "Ehi Rina, dove sei?".

Sorrido. Esiste qualcuno per cui vale la pena essere felici. E sono loro. Le mie cinque Best.

"Sono nel boschetto, ma arrivo subito da voi, tranquilla" le rispondo.

"Oki, fai presto però" accorda lei.

Fai presto? Cos' è successo di così importante? A passi svelti vado nel solito posto in cui si ritrovano le classi. Mi blocco. Non sono lì. E allora dove sono tutti?

Sento delle risate vicino al laghetto. Oh no, ancora quel coso! Io laggiù non ci voglio tornare!

"Devi" ribatte la mia voce interiore "per le tue Best".

Sospiro per la milionesima volta. Ok, lo faccio, ma solo per loro.

"Brava, così si fa!" esulta la coscienza.

Arrivata al laghetto, corro dalle mie migliori amiche.

-Ragazze, mi spiegate come mai tutti qui?- gli chiedo un po' perplessa. Loro ridono a crepapelle. Ma non per quello che ho detto. Seguo il loro sguardo e...oh mamma, non ci posso credere! Una risata irrompe sulle mie labbra, tanto che non riesco a smettere.

Lì, in mezzo al laghetto, c'era una ragazza bionda tutta fradicia, che agitava le braccia come se stesse annegando, che gridava: -Aiuto, aiuto! Questo lago mi sta risucchiando! Robin, avanti, aiutami!-

Diamante. Sembra una stupida, diamine! Possibile che abbia paura di...un misero laghetto che non è neanche di 10 metri? Mah!

E il bello era che Robin era entrato in acqua per salvare la sua bella. Una fitta colpisce il mio cuore. Ora non più divertente. Lui si sta facendo mettere i piedi in testa da quella diamantina! Al diavolo il buon senso!

Mi avvicino al lago e grido: -Attenta, una trota! Dietro di te!-.

Lei salta al collo di Robin strillando:-Un pesce, si salvi chi può! -. Robin rimane imbarazzato, con le guance rosse. Rimango ferma a guardarlo. Lui non sarà mai con quello sguardo per me, purtroppo.

Intanto le persone intorno a me continuavano a ridere come pazzi. Riderei anch'io, se solo una persona non avesse ancorato il mio sorriso.