15 agosto 2019
23:10Ciao Alberto, come stai?
Volevo solo dirti che a Gorizia piove sempre ma oggi no.
Oggi non ha piovuto.
Oggi il cielo ha deciso di non regalarci nemmeno una goccia di pioggia.
Non c'era neanche una nuvola.
La mia famiglia era al mare.
Anche i miei amici, o almeno la maggior parte di loro ha scelto il mare, altri la montagna.
Io? Beh se te lo stai chiedendo, io sono stata a casa.
Chi l'ha detto che il 15 agosto si debba per forza far qualcosa?
Chi l'ha deciso?
Sono stata a casa tutto il giorno, con il mio zoo domestico, le mie serie tv e il mio ukulele.
Ad un certo punto, sai, ho preso anche il bloc-notes quello con i cactus dove ho scritto tutte le mie canzoni.
Te lo ricordi?
Quando eravamo all'OC ti piaceva rubarmelo per sbirciare un po' ciò che scrivevo, io poi te lo prendevo dalle mani e finivamo a far la guerra con i cuscini e poi l'amore.
Oggi ho aperto una pagina bianca e ho buttato giù qualche strofa.
Niente di che, come sempre.
Sai quanto sono perfezionista quando si tratta della mia musica.
E quindi niente, ecco tutto.
Volevo solo farti sapere che oggi 15 agosto 2019, ho dormito, ho mangiato schifezze perché mi annoiava prepararmi qualcosa di più complicato, ho suonato, ho scritto qualcosa di nuovo, ho guardato qualche puntata di Black Mirror e ti ho aspettato.Più di tutto Alberto sappi che ti ho aspettato.
Oggi 15 agosto 2019, ho aspettato che da un momento all'altro suonasse il campanello, ho sperato di essere colta di sorpresa dallo squillo del cellulare e di trovare una tua chiamata o un tuo messaggio "Testa sto arrivando".
Ma non è arrivato nulla.
Solo mia madre mi ha chiamato due volte.
Ho aspettato di vederti spuntare da qualche parte, di sentire la tua voce magari mentre chiedevi indicazioni per trovare casa mia.
Ho aspettato e sperato di sentire i tuoi passi o vedere la tua ombra dall'angolo della strada.
Di vederti con i tuoi jeans neri un po' strappati alle ginocchia, la maglia nera e il cappellino.
Magari con sulle spalle qualche zainetto pensato per la nostra gita in montagna.
Ho sperato di vederti sorridere dalla finestra aspettando che ti aprissi.
Ho sperato di sentirmi dire "Ehi Testa, sono io. Non mi sono dimenticato della promessa che ti ho fatto... sono qui. Mi porti in montagna?"
Ti ho aspettato e sono stata seduta sul davanzale della finestra a strimpellare il mio ukulele cercando di creare una sinfonia nuova per la mia canzone, ma senza le tue mani sui tasti di un pianoforte non mi sembra più possibile riuscire a comporre nulla.
Io ero il testo e tu la melodia, ricordi?
Io ero ghiaccio e tu fuoco.
Io ero neve e tu sole.
Io ero montagna e tu il mare.
Ci piaceva far combaciare gli opposti, essere l'ossimoro più bello che potesse esistere.
Ma qualcosa si è rotto.
"Sarà che passano, le cose passano"
E invano sono rimasta per tutto questo tempo ad aspettarti, perché per un uomo del sud "una promessa è una promessa" giusto?!
Mi sono aggrappata solo a questo per tutto questo tempo.
Mi sono detta "Verrà perché me l'ha promesso. Verrà anche se adesso sta con lei. Troverà una scusa e verrà da me, perché è una questione d'onore."
Ma non è successo.
Non hai mantenuto la promessa.
Non hai chiamato o lasciato un messaggio.
Non hai suonato il campanello.
Non hai percorso le stradine piccole e caratteristiche di Gorizia per arrivare a casa mia dalla stazione.
Non hai preso nessun treno, o almeno non verso la mia direzione.
E adesso sono le 23:10, per andare in montagna fa troppo freddo e io non ti aspetto più.
Volevo dirtelo Alberto.
Volevo dirtelo che ti ho aspettato per tutto questo tempo.
Volevo dirtelo che ho quasi perso un battito quando il mio vicino ha suonato il campanello per avvertirmi che avevo lasciato il cancello aperto.
E volevo dirti che il cancello aperto lo avevo lasciato per te.
Volevo dirtelo che mi sembrava quasi di impazzire perché in una Gorizia super silenziosa in questo giorno di festa ogni rumore lo associavo a te.
Volevo dirtelo che la nuova canzone parla di te, di noi e che avrei voluto leggertela non appena arrivati in montagna.
Volevo dirtelo che ieri notte mi sono messa a controllare che le strade fossero aperte, che non ci fossero imprevisti, che tutto andasse come doveva, nel modo migliore possibile.
Le strade erano aperte Alberto, avevo scelto il posto dove portarti per pranzo e avevo prenotato un tavolo.
Per due.
Mi son detta "Non si sa mai"
E invece poi va a finire che le cose si sanno sempre.
E invece poi va a finire che tutto ha una fine e che non sempre la vita ci avvisa prima.
Semplicemente accade.
Semplicemente ti ho aspettato e non sei arrivato.
Senza avvisare.
Ti ho aspettato ma adesso non ti aspetto più.
Ti sei perso una bella giornata di sole a Gorizia.
Ti sei perso una cosa piuttosto rara.
Anzi, forse le cose rare che hai perso oggi sono due.
Tutto qui.
Buon ferragosto Alberto, buon quindici agosto anche se è tardi ormai, anche se ti ho aspettato ma non sei venuto e quindi non ti aspetto più.🔮🔮🔮🔮🔮🔮
"NOTHING"cit. ho buttato giù di colpo queste parole, e visto che mi pare di capire che dopo il 12 agosto siamo nuovamente tutte cadute in un baratro.. ecco a voi. Perché soffrire da sola?!
Buon ferragosto anche a voi.
M.
💋
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Momenti.
ChickLitUn messaggio che nessuno ha mai scritto e che nessuno riceverà mai. Ma sarebbe stato bello...