Un anno.
Un anno era l'arco di tempo in cui non si erano visti.
Tra le riprese di Dylan per il suo nuovo film in Australia e Thomas che si era tenuto impegnato con le foto per quella compagnia di orologi e profumi non c'era stato il tempo di organizzarsi e rivedersi.
Ma ora erano lì,uno di fronte all'altro,un bicchiere di birra in mano a festeggiare tutti insieme il compleanno del moro.
Alcuni invitati si trovavano in casa a ballare a ritmo di musica mentre altri,come loro due,si trovavano all'esterno,vicino alla piscina.
Parlavano di tutto e di niente,ridendo delle più piccole sciocchezze,l'alcool che circolava veloce.Il tempo sembrava essersi fermato attorno a loro due,le stelle splendevano in quella bella notte d'agosto,ma loro sembravano esserne totalmente ignari.Tutto quello di cui si preoccupavano era l'un l'altro.
«A volte aspettavo tue chiamate,sai? Molte volte mi sono trovato solo e avrei voluto sentire la tua voce,ma non è successo.Da quando siamo così distanti?» chiese Thomas al bruno,interrompendo gli sguardi e l'atmosfera che si era creata.
«Avevo paura di disturbare» mormorò a bassa voce il più alto
«Sai anche tu che non avresti mai disturbato» controbattè il più grande,con uno sguardo ferito.
«Perché non mi dici la verità? ».
Il moro si sentì colpito da quelle parole,come un pugno nello stomaco;lo sguardo di puro dolore del biondo era qualcosa di insopportabile per lui.
«Mi dispiace» disse Dylan a bassa voce.
«mi dispiace averti ferito,non avrei dovuto iniziare ad allontanarmi.Però Thomas,tu sai perché ho iniziato a farlo.Lo sai eccome».
Intanto gli invitati avevano iniziato ad andarsene a causa del tardo orario.
«No che non lo so Dylan! Spiegamelo perché non ci sto capendo nulla» disse Thomas disperato.
«È sempre stata lei,non capisci?» disse il bruno,allontanando lo sguardo da quello dell'altro, «chi Dylan?chi?» domandò un sempre più esasperato Thomas.
«GZI!Lei,é sempre stata lei.Avevo paura di chiamare e disturbarti sapendoti con lei.Ho visto che eri così tanto felice e ho deciso di darci un taglio.Non aveva senso sperare» disse Dylan,sull'orlo delle lacrime.
«I-io n-non è così.In realtà lei non è la mia ragazza,è una mia cara amica.Ho fatto finta di avere questa relazione per far calmare le acque,sai benissimo che non avrei potuto dimenticarmene così in fretta.Quello che sentivo e che sento è reale.» disse il biondo con le guance rigate dalle lacrime.
«Come faccio a capire se stai dicendo la verità?»
«Guardami negli occhi Dylan,guardami negli occhi e capirai se ti sto mentendo».
Gli sguardi dei due si incrociarono,il moro si perse nel pozzo scuro di stelle che erano gli occhi di Thomas.Rimasero lì,a guardarsi,nessuno dei due saprebbe dire con precisione quanto tempo passò.
«Dyl,non ho mai smesso di pensare a noi e quel che potremmo essere.Da un po' mi son reso conto che non me ne frega nulla dei pregiudizi.Non importa,nessuno mi ha mai fatto sentire come hai fatto tu;come fai tu.» il più grande aveva così tanta speranza dentro di se'.
«Non mi son dimenticato di tutte quelle notti in hotel,quando non riuscivo a dormire e tu eri disposto di venire a fumarti una sigaretta con me nel bel mezzo della notte»
«Io non dimenticherò mai il giorno in cui mi ero ritirato da quello stupido obbligo,così come non scorderò il giorno in cui ho deciso di baciarti e di come le cose sono cambiate da allora.Se solo lo avessi fatto prima magari ora non staremmo facendo questa convers-»
«Ti amo Dylan» il biondo interruppe l'altro «ti amo e le cose non cambieranno,mi ci sono volute tante notti insonni per capirlo,ora che sono pronto a dirlo non mi tirerò indietro»
«ti amo Thomas».
I loro occhi,occhi di due innamorati,erano incollati e sprigionavano tanta gioia a malapena contenibile.
Il bruno in poco tempo azzerò le distanze; labbra su labbra unite in un soffice bacio,solo uno sfiorare.
Le braccia del biondo si collocarono dietro il collo del bruno,mentre quelle di quest'ultimo si posavano sui suoi fianchi.
Le labbra soffici di Thomas si scontravano contro quelle di Dylan in modo lento e calmo,fino a quando quest'ultimo iniziò a picchiettare con la lingua sul suo labbro inferiore.Con un sospiro le sue labbra si schiusero accogliendo la lingua del moro che diventava sempre più avida nei movimenti;
spingeva con insistenza quella dell'altro facendolo ritrovare senza fiato e con le guance arrossate.
«Non sai da quanto ho voluto questo» disse Dylan depositando un calmo bacio sulle labbra dell'altro per poi spostarsi alla mandibola e al collo.
Iniziò a baciare con cura quella parte, ritrovandosi poco dopo ad iniziare a succhiare leggermente un lembo di pelle,appena sotto l'orecchio del biondo, facendolo sospirare.
«Anche io lo voglio da tanto» mormorò il più grande iniziando un altro bacio.
Cominciarono a traballare i due,portati dalla passione e dall'alcool,e ad entrare in casa,non interrompendo neanche per un secondo quel bacio.Dopo un po' di staccarono per mancanza di fiato.
Le labbra rosse dalla forza di quelle effusioni;
i capelli in disordine a causa delle mani che vi erano passate attraverso;
Il fiato corto;
Il luccichio negli occhi;
I sorrisi più grandi e luminosi si trovavano sui loro visi.
«Sei sicuro di volerlo fare?» disse Dylan interrompendo il flusso di pensieri dell'altro.
«Sicuro» rispose,esalando un respiro spezzato e sorridendo flebilmente.
Il bruno,notando il nervosismo nella voce del biondo, - [x] gli prese la mano e la strinse delicatamente,sorridendogli sereno.
«Andiamo di là» disse Dylan per sciogliere la tensione.Quella notte fu piena di passione e desidero,emozioni trattenute da troppo tempo dai due innamorati.
Il biondo si muoveva sinuoso e leggero,con una tale delicatezza da lasciare stupefatto il minore,mentre quest'ultimo accarezzava lentamente la pelle lattea del maggiore; con movimenti circolari sul suo fianco sinistro e accarezzando la sua spalla destra.
Ben presto i loro sospiri si mischiarono in un tutt'uno,l'aria che si riscaldava tutt'intorno ;
I cuori che battevano all'unisono;
Graffi che coloravano la pelle;
Succhiotti ne davano colore.
In quel momento nulla importava,se non loro due.
Quella fu la notte in cui si fusero in un unico insieme,dove menti e cuori combaciarono.
La notte in cui si confessarono vero amore,e pochi anni dopo li avrebbe visti all'altare.
E Dylan non avrebbe potuto desiderare regalo di compleanno migliore.

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•𝐏𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐍𝐞𝐰𝐭𝐦𝐚𝐬•
FanfictionAlcuni sketch romantici/humor sulla mia coppia preferita:la Newtmas! [Alcuni accenni di Dylmas] I personaggi appartengono unicamente a James Dashner Started: 18/01/2019 Finished: 26/08/2019